*CAPITOLO 10

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Sono in una stanza buia e molto angusta
Penso di essere da sola ma un rumore di scarpe mi fa ricredere subito.

《Ti posso tormentare anche nei sogni se solo avessi voglia, anche ogni notte》 mi sussurra Michael ad un orecchio.
《Lasciami stare...non ti e bastato rapirmi e rompermi un braccio, senza considerare che hai bevuto da me due volte senza il mio permesso? 》

Lui deve rovinare tutto e intromettersi nella mia vita.
《Dai piccola ti propongo un gioco.》
Il suo ghigno sul volto non promette nulla buono ma la sua faccia non ammette repliche.
Perché dovrei giocare con te?》 Lo sfido guardandolo negli occhi.
《Bene... se non vuoi avere risposte alle tue tante domande che ti girano per la testata fa come vuoi ?》 E ora che faccio? Accettò o no? Sono troppo curiosa e voglio sapere di più da lui.

《D'accordo hai vinto. 》 sussurro con la testa bassa vergognandomi di quello che ho fatto.

《Bene. Ogni sera io verrò nella tua stanza e tu potrai farmi tre domande. Ti risponderò sinceramente, ma mi dovrai dare qualcosa in cambio!》

Mi guarda in un modo malefico e dopo tre secondi me lo ritrovo dietro che mi tiene dai capelli. Mi tira i capelli in modo da farmi piegare il collo a destra. Fa malissimo ma devo resistere.

《Penso hai capito di che cosa sto parlando》mi accarezza il collo dolcemente e mi fa venire i brividi lungo la schiena.

Non dirmi che è quello che penso...
《Vuoi il mio sangue, vero?》 Sussurro sapendo che con l'udito che si ritrova mi può sentire
《Ragazza intelligente.》 Ormai ho accettato e non posso tirarmi indietro.

Ci rifletto un po' ma la curiosità e troppo e senza accorgermi annuisco.
Comincia a baciarmi il collo ed alla fine lascia che i canini trapassano la mia pelle. Il dolore, anche se è in un sogno, é reale.

Mi sveglio per il dolore e una fitta al collo mi blocca sul letto.
Mi alzo lentamente con una mano che preme sul collo e mi dirigo verso lo specchio notando subito i due buchi sul collo.

Allora non era solo un sogno. Quel bastardo era veramente qui.
Vado in bagno a sciacquarmi con dell'acqua le ferite, togliendo il sangue secco dal collo.

Comincio a togliere la benda dal braccio visto che non mi fa più male. Anche la ferita di ieri non c'è più. Come è possibile!?!?

Mi guardo ancora allo specchio e vedendo anche il sangue che ho sui polsi da quando mi hanno rapita in strada e decido di farmi una doccia

Apro l'armadio e al suo interno ci sono tutti i miei vestiti e intimi. Prendo un intimo nero di pizzo, un leggins e una felpa lunga

Vado in bagno e mi butto sotto la doccia. È più di una settimana che non ne faccio una come si deve.
Lascio scorrere l'acqua sul mio corpo e gli faccio trasportare tutto il sangue e lo sporco che mi si è appiccicato addosso.

Esco dal bagno gia vestita. Con i capelli legati in un asciugamano per non bagnare in giro. Metto un cerotto sul collo e esco dal bagno.

Entro nella stanza e vedo Tyler con un vassoio seduto sul letto. Lui mi guarda il braccio e nota che non ho più le ferite ma non dice niente. Invece il cerotto sul collo non lo può vedere perché lo coperto con i capelli.

Ora che lo guardo bene non è brutto come ragazzo. È alto, forte, ha gli occhi azzurri e i capelli biondi. Indossa una t-shirt che non lascia niente all'immaginazione  e un paio di jeans neri strappati.

Mi siedo accanto a lui e aspetto che sia lui a parlarmi.
《Tieni. Mangia, devi recuperare le energie.》

Mi offre il vassoio e io lo accettò senza problemi... Sono giorni che non mangio e che non mi rimetto in forze. Sul vassoio c'è una brioche, dei biscotti e una tazza di latte con una cannuccia.
Comincio a mangiare il cornetto mentre guardo Tyler che è preoccupato per qualcosa.
《Che cosa succede?》 Chiedo ma lui mi ignora e guarda un punto indefinito davanti a lui.

Non so perché ma metto la mia mano sulla sua e la stringo come per assicurarlo è confortarlo.

Anche lui mi stringe la mano e restiamo così per un po' ,o almeno fino a quando un rumore fuori dalla porta ci fa spaventare e staccare. Ricomincio a mangiare e a bere il mio latte.

Non appena ho finito, Riconsegno il vassoio a Tyler e lui lo porta fuori dalla stanza.
Subito dopo entra Michael e come d'istinto metto una mano sul collo e porto le gambe al petto.

《Alex avvicinati a me!》
Il suo tono non ammette repliche ma non voglio che pensi che mi può controllare così..
Non mi muovo da dove sono

《Alex ho detto di venire qui!》la sua voce é dura e spaventosa.
Mi alzo titubante e vado verso di lui
Mi guarda con uno sguardo compiaciuto e mi fa segno di girarmi di schiena

《Cosa vuoi fare?》 La mia voce è tremolante
《Voglio fare colazione...perché 》
Solo ora mi accorgo che mi ha già spostato i capelli ed è pronto ad addentarmi il collo
《ASPETTA!non voglio cadere a terra priva di forze. Ti dispiace se mi siedo sul letto? almeno cado sul morbido》
In realtà sto temporeggiando. Lui ci pensa un attimo e poi mi fa segno di andare sul letto.
《D'accordo piccola ora fammi fare colazione》

Ci sediamo sul letto e sta volta gli Sposto io i capelli a sinistra e aspetto che arrivi il dolore. Si avvicina al mio collo e comincia a lasciare baci delicati, poi cerca con la mano una vena e ci infila i canini.

Perché fa così... prima mi bacia e poi mi fa soffrire. Ad ogni suo tocco la mia pelle reagisce in modo strano... Mi fa venire i brividi.

Questa volta é meno doloroso delle altre volte ma probabilmente è solo un impressione, magari mi sto abituando. Sento di nuovo le energie mancarmi e non so per quanto riuscirò a stare cosciente. Comincio a vedere nero

《Michael... f-fermati》 sussurro con un filo di voce, ma questa basta per farlo fermare. Michael si stacca dal mio collo e io crollo sul letto priva di forze. Ma prima di toccare con la testa il cuscino

Mi prende tra le sue braccia e prima di svenire sento le sue braccia muscolose che mi afferrano e mi posano delicatamente sul letto.

Si morde il polso e fa uscire del sangue da esso.
《Bevi! Ti sentirai meglio. 》 mi ordina ma io scuoto la testa leggermente.

《Dannazzione Alex bevi!》 Mi ordina più arrabbiato e più serio
Mi porge il suo polso e io di malavoglia lo prendo tra le mani e lo appoggio alle mie labbra.

Comincio a sentire il sapore metallico e dolce del suo sangue... aspetta!? Ho detto dolce? Non ci credo io trovo il sangue di un vampiro dolce?

Mi sento strana, ma anche in piene forze.
《Non era poi così male vero?》 Mi chiede Michael non appena vede che mi sono ripresa.  

《Perché l'hai fatto?》gli chiedo con la testa bassa.

《Non voglio che tu muoia... semplice》
Mi dice con tranquillità.
《E poi ora sei in debito con me》 mi sussurra ad un orecchio giocerellando con una mia ciocca di capelli.









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