ANGEL or DEVIL

*CAPITOLO 12

Finalmente sono fuori da quella stanza lugubre.

La mia stanza è alla fine di un lunghissimo corridoio su cui si affacciano molte porte.

《Quella con la porta bianca é la mia stanza. La porta nera è la stanza di Michael e quella con la porta blu è la stanza di Derek.
Su questo piano ci sono solo camere.》
Mi indica ogni porta e mi accorgo che sono molto vicini alla mia stanza...

A metà corridoio si affaccia una balconata con una scalinata enorme che porta al piano di sotto.
I corrimano in legno laccato e le scale ricoperte da un tappeto rosso sono fantastiche... sembra di essere in un palazzo reale e d'altro canto é così.

Il piano di sotto ha meno stanze ma sono comunque enormi. Ha l'ingresso difronte alla scalinata, una cucina, una sala da pranzo per i ricevimenti, una pista da ballo per le feste, e due salotti enormi.
Continuo a guardarmi intorno e a guardare ogni minimo dettaglio di quel luogo.

《Bene siamo arrivati.》 Tyler apre le porte del salotto e resto immobile a fissarlo.
Le pareti sono di un bianco panna e su di esse ci sono appesi una miriade di quadri. Sul lato destro c'è un camino in pietra che illumina appena l'ambiente. Non ci sono finestre ma molte candele appoggiate su dei candelabri in oro.
Al centro della sala ci sono due divani, uno difronte all'altro di pelle nera e tre poltroncine anche esse di pelle nera. Tra un divano e l'altro c'è un tavolino in vetro fatto di ferro battuto. Sul lato sinistro c'è una libreria che occupa tutta la parete.

Su uno dei divani ci sono tre persone sedute. Riconosco solo Michael. Accanto a lui c'è un uomo molto elegante con i capelli neri e gli occhi verdi. Il viso ha dei lineamenti duri e decisi e la sua espressione è seria. Ha una camicia bianca con sopra una giacca nera è una cravatta del medesimo colore, abbinata ad un pantalone nero elegante.

Accanto all'uomo c'è una donna, capelli biondi e occhi azzurri. Il suo viso è delicato e molto aggraziato. Ha un leggero trucco composto da ombretto nero sfumato mascara e rossetto rosso fuoco. Ha un fisico da modella anche se deve avere più di trent'anni e veste con un tubino rosso fuoco che le mettono in risalto le curve.
Sulla poltrona invece c'è Derek.

Io e Tyler ci avviciniamo e ci sediamo sul divano difronte a loro. Continuano a fissarmi  intensamente, come se volessero leggere la mia anima.

《Benvenuta IBRIDA! Io sono il re dei vampiri Dracula Vladimir in persona e lei è la mia splendida moglie katerina.
Siamo contenti di averti qui.》
Non ci credo sto parlando veramente con Dracula in persona?

《Vi dispiace chiamarmi Alexandra per favore? Ho scoperto da poco di essere un Ibrida e ancora non lo accettò completamente. 》 Chiedo gentilmente a Dracula e sospiro dopo che ho ripensato a come ha reagito mia madre nel leggere la lettera.

《Certamente Alexandra, è un bellissimo nome.》 Mi risponde sorridendo Katerina.

Mentre mi guardo ancora un Po in giro noto subito che Michael mi fissa intensamente con sguardo duro e serio.
Mi sta facendo innervosire... fortunatamente Dracula interrompe il nostro scontro e mi pone una pergamena molto antica.

《Tu sai già che il tuo vero nome è PESTIFERA, e sai già che sei stata concepita da Lucifero e da un angelo, giusto?》 Dracula mi fissa e cerca risposta nel mio sguardo

《Si. So che sono nata da Lucifero e Petunia. So che mio padre ha fatto un accordo con voi e che io faccio parte di questo accordo. So che ai miei 17 anni avverrà la trasformazione completa ma dovrò scegliere se seguire la mia parte angelica o se seguire il mio demone interiore. 》 dico tutto ad un fiato cercando di ricordarmi tutto quello che diceva la lettera.

《Si. Esatto
Ma come fai a sapere che tua madre si chiama Petunia?》 Mi domanda Dracula con un aria preoccupata.

《Quando mia madre mi ha abbandonato davanti alla porta di una famiglia benestante mi ha lasciato una lettera a me e una ai miei nuovi genitori. Sulla lettera per i miei genitori c'era scritto che avrebbero dovuto darmi la lettera al compimento dei sedici anni. Ma mia madre adottiva non voleva perdermi così ha aspettato.
Me l'ha data il giorno prima che voi mi rapiste e lo stesso giorno mi ha ripugnato come figlia perché sono la figlia di Lucifero e lei è una donna di chiesa.》 Rispondo tutto ad un fiato con le lacrime che minacciano di uscire.

I due signori sembrano sorpresi della mia storia. Una lacrima fugge al mio controllo, ma mi affretto ad asciugarla col dorso della mano.

《Comunque cosa prevedeva l'accordo che mio padre ha fatto con voi?》
Chiedo curiosa del mio destino, più che curiosa preoccupata di quello che mi accadrà.

《Bene allora l'accordo prevede che tu sia la schiava di uno dei miei figli. Visto che Michael è il primogenito e mio erede sarai la sua schiava.
Questo fino a che non riuscirai a controllare bene i tuoi poteri. Quando riuscirai a dominarli prenderai il posto di tuo padre.》 Chiarisce le mie idee.

Quindi io sarò schiava fino a che non controllerò i miei poteri? Che poteri?
Ed ecco che nel momento meno opportuno arriva il dolore alla schiena.
Mi piego in due dal dolore e stringo i denti per cercare di non urlare.
Il dolore è sempre più forte. É come se la pelle mi andasse a fuoco e la schiena è come se qualcosa cercasse di uscire e per farlo deve rompermi le ossa e la pelle. I miei occhi pizzicano e le orecchie fischiano.
Sta volta anche le mani e i piedi mi fanno male, come se mi strappassero le unghie una ad una.

Resisti Alex sta per finire tutto.
Meno male che ci sei tu angelo, ma non ce la farai a distrarmi. Il dolore è troppo forte. Sto per crollare non reggerò a lungo.

"Alexandra resisti, combatti alzati in piedi."

"Chi sei? Esci dalla mia testa!"

"Alexandra sono Dracula, combatti non lasciarti piegare così.
Apri gli occhi e tirati su."

"Non ci riesco il dolore è troppo forte."

"Dove senti dolore Alexandra?"
Che cosa senti?"

"Sento la pelle andare a fuoco e sulla schiena sento due lame che cercano di uscire lacerandomi la pelle, sento come se qualcuno mi strappasse via le unghie e nelle orecchie sento solo un fischio assordante. "

"Quando è il tuo compleanno Alexandra?"

"Non lo so... io l'ho sempre festeggiato il 31 dicembre ma non è il giorno giusto."

" Stai calma Alexandra e combatti tirati su in piedi. Sono davanti a te e ti aiuterò, ma ti devi tirare su."