CAPITOLO 15

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Fortunatamente riesco a strappare il lenzuolo e a liberarmi i polsi. Sfrutto questo momento di distrazione per buttare giù Michael e scappare via da quel incubo. Comincio a correre e a scappare il più in fretta possibile. Ho un malditesta terribile penso sia per il fatto che Michael è dentro la mia testa con la forza..

《E no... Non mi scappi!》 Urla lui.... È dietro di me... lo sento è sempre più vicino.
All'improvviso mi sento afferrare da dietro e una forza sovrumana mi spinge contro ad un muro. Batto talmente forte la testa che mi provoca un capogiro fortissimo e sono costretta a restare seduta per terra.

《Te l'ho detto, da me non scappi.
Ma giusto per essere sicuri...》 lascia la frase in sospeso e si avvicina alla mia gamba sinistra.
Mi afferra il piede e me lo gira talmente forte da far sentire l'osso che si spezza.

《Sei un bastardo!!》 Urlo in preda al dolore atroce della gamba.

《Cucciola ti ho detto che non devi mai chiamarmi in quel modo.》 Sbotta con fare arrabbiato e stringendo la mia caviglia procurandomi una fitta dolorosissima alla gamba.

《D'accordo!!! Non ti chiamerò più così, ma ti prego smettila...》urlo un ultima volta per cercare di far finire le mie sofferenze.

《Vuoi già smettere di giocare?d'accordo ma domani notte tornerò in camera tua e riprenderemo da dove abbiamo terminato...》 mi dice a due centimetri dal viso.《buona notte cucciola!》 Detto questo sparisce dalla mia vista.

Mi sveglio all'improvviso esausta, come se avessi trattenuto il fiato per troppo tempo. Sono affaticata e stanca, ma ho paura ad addormentarmi.
Sono sdraiata sul letto e guardo il soffitto mentre rivivo tutto il sogno che mi ha fatto fare quello psicopatico di Michael.

Il dolore alla gamba era reale, ma non appena ho controllato la gamba  era a posto e non mi faceva male. Invece per i graffi non ne sono sicura... sento uno strano dolore alla schiena, ma non penso siano loro.

Sono troppo curiosa di vedere se i graffi sono veri o finti. Mi avvicino allo specchio, mi levo la maglietta e guardo la mia schiena. I graffi ci sono veramente e non sono messi a caso, quel succhiasangue ha scritto il suo nome sulla mia schiena. Però è strano perchè è rimasta solo la cicatrice di essi. Questa non gliela perdonerò mai, ora ha esagerato.

Non è passata neanche una settimana dall'inizio della scuola e già la mia vita fa schifo. Non voglio piegarmi al volere di quel Coglione. Devo fuggire da qui, ma come faccio?

Un rumore mi risvegli da mio stato di trans e mi riporta alla realtà. Il rumore proveniva dalla porta che sbatteva contro al muro.
Michael è davanti ad essa e mi fissa.

《Cosa vuoi ancora? Non ti è bastato marchiarmi?》 Sbotto arrabbiata per le sue apparizioni nei miei sogni e per il suo nome sulla mia schiena.

《Lo sai benissimo cucciola voglio il tuo sangue è comunque io non ti ho marchiato.》 Mi dice con fare ovvio mentre si avvicina al mio letto

Ma è stupido o cosa?
《Allora i segni sulla mia schiena sono allucinazioni?》 Urlo irritata. Lui resta fermo a guardarmi stupito? Non lo so.

Mi giro di schiena e tolgo la maglietta.
《Almeno ora capiscono che sei di mia proprietà.》 Dice come se niente fosse.

Mi arrendo meglio dargli quello che vuole ma non smetterò di lottare per la mia libertà.

《Fa infretta.》 Le mie parole sono apatiche e distaccate. Lui è dietro di me e sento il suo respiro gelido sulla mia pelle.

ANGEL or DEVILDove le storie prendono vita. Scoprilo ora