SCENE VIOLENTE E LINGUAGGIO VOLGARE. SE VI DA FASTIDIO NON LEGGETELA!
Lei è Alexandra. Una ragazza che crede di essere normale di 16 anni.
La sua vita cambierà grazie ad una busta bianca.
Si ritroverà a lottare per essere libera e soprattutto si ri...
Ci dirigiamo fuori dal cancello scolastico e vedo che Jordan si dirige verso una moto nera molto elegante... 《Jordan, ma è tua?》 Domando stupita dalla carrozzeria della moto.
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《Si... è una Yamaha del 2009 perché non ti piace?》 Chiede con faccia dispiaciuta.
《No. Al contrario è fantastica, stupenda, meravigliosa-》
《Ok, ok ho capito ti piace》 cerca di fermarmi ma sono troppo incantata a guardare la moto.
《Dai prendi il casco e monta in sella!》 Mi passa un casco rosso e lui si mette un casco nero con una cresta finta verde smeraldo.
Salto in sella e solo ora mi rendo conto che mi devo stringere a lui per non cadere.
《Se vuoi evitare di cadere ti tocca stringerti a me!》 Mi sussurra ad un orecchio mentre fa un sorriso malizioso.
《Non farti venire strane idee in testa!》gli urlo girandogli uno schiaffo sul casco. Gli stringo le braccia attorno alla vita e aspetto che parta.
Di la verità è bello stare sulla sua schiena muscolosa e stringere i suoi addominali scolpiti nel marmo, eh? Sta zitta! Comunque hai ragione!
Lo so...
Partiamo a tutta velocità e per poco non cadevo per la velocità. Il silenzio che c'è durante il viaggio non è imbarazzante anzi è rilassante.
Guardo la strada che sta prendendo e mi accorgo subito che non è la strada giusta per casa mia 《Hey, ma questa non è la strada giusta. Dove mi stai portando?》
Cerco di avere la sua attenzione ma non mi ascolta e continua ad andare per queste strane strade che non ho mai visto. 《Jordan, dove mi stai portando!》Urlo arrabbiata e preoccupata.
《Ti porto in un posto speciale》mi urla cercando di superare il rumore della moto. Annuisco titubante e mi stringo a lui.
Gradualmente la moto si ferma e mi lascia scendere dal veicolo. Mi guardo intorno cercando di capire dove sono ma quel che vedo sono solo boschi 《Perché mi hai portato all'ingresso del bosco?》
Lui non mi risponde, ma mi fa cenno di seguirlo all'interno del bosco. Gli vado dietro e lo affianco percorrendo il sentiero in mezzo agli alberi.
Sono talmente impegnata a guardare in giro che non mi accorgo di una radice che sporge dal terreno e per poco non cadevo con la faccia per terra. Prima di picchiare però due braccia forti mi prendono al volo e mi impediscono di cadere. Sono tra le braccia di Jordan e guardo i suoi magnetici occhi color caffelatte.
Anche lui ha lo sguardo puntato nel mio e mi fissa ardentemente. Alla fine poso il mio sguardo sulle sue labbra rosse schiuse e lui fa lo stesso. Siamo a meno di 5 centimetri l'uno dall'altra e se non faccio qualcosa rischio di baciarlo
Questo non è rischiare, questa è una benedizione. È bello, è intelligente, è palestrato, ha i capelli biondi...ecc Quante altre ragioni vuoi per poterlo baciare? Pensiero mio cosa farei senza di te?
Riposo il mio sguardo sui suoi occhi marr- ROSSI!!?? Com'è possibile! Ha gli occhi rossi con dei filamenti d'oro.
《 ti voglio!!》 ringhia jordan contro di me e subito dopo mi bacia. Un bacio possessivo, rude, senza sentimento.
Lo spingo via e mi allontano da lui, appoggiandomi contro ad un tronco con la schiena. Lo guardo spaventata, non so casa fare. Ha gli occhi rossi e continua a respirare pesantemente.
《C-cosa...h-hai...J-jord-dan?》 La mia voce è rotta per la paura e non so come aiutare il mio amico.
Jordan mi guarda negli occhi e non appena vede che sono terrorizzata si gira dalla parte opposta e comincia a correre sbattendo contro agli alberi.
Che cosa gli sarà accaduto?? Bella domanda...
Resto imbambolata per qualche minuto, ma la mia attenzione viene presto attirata dal mio cellulare che vibra nella tasca. MAMMA
-Tesoro dove sei? Ha telefonato la scuola e anno detto che sei andata via perché non ti sentivi bene. Dove sei finita? Ci stai facendo preoccupare. -
E mo cosa gli dico??
-Scusa mamma ma sono passata a casa di un mio amico per prendere un aspirina per il malditesta... ti ricordo che sono andata a piedi a scuola e non me la sentivo di camminare fino a casa in quelle condizioni. Comunque sto arrivando... sono per strada.-
-Ok tesoro ti aspetto... ricordati che dobbiamo parlare noi oggi. Ci vediamo a casa. Baci- e dopo questo saluto mi chiude la chiamata. Meno male che se l'è bevuta.
Torno sulla strade e mi accorgo che la moto non c'è più.
Che stronzo! Ci ha lasciate in mezzo al bosco per fare da pasto ai lupi. D'ora in poidevo stargli alla larga! Sono d'accordo con te coscienza.
Accendo google maps sul cellulare e subito il mio indirizzo di casa. CAZZO!! ci vuole un ora a piedi. Speriamo di trovare un autobus o ruberò una bicicletta.
Mi incammino verso la direzione indicata con ancora il mio zaino sulle spalle. Mi guardo attorno cercando di capire dove mi trovo ma leggendo i cartelli mi sento solo più confusa.
Dopo dieci minuti che cammino in questo dannato paese comincio a riconoscere qualche negozio. Continuo per la mia strada fino a che non vedo la stessa moto di Jordan "parcheggiata" per meglio dire buttata vicino al marciapiede di un palazzo.
Facciamogliela pagare per averci lasciate li in mezzo al nulla! Da quando sei diventata così cattiva vocina, però hai ragione
Mi avvicino di soppiatto alla moto e con un pezzo di vetro trovato li vicino gli buco le gomme. Comincio a correre per cercare di fuggire e di tornare a casa mia.
Dopo 40 minuti intravedo la mia casetta e per la gioia corro verso di essa. Finalmente sono davanti al portone principale ed entro in casa.
《Sono tornata mamma!》cerco di farmi sentire in modo da non farla preoccupare ancora.
《Bentornata tesoro! vieni in salotto che ti devo parlare di una cosa importante insieme a tuo padre. 》 ha una voce triste e spezzata.
Che cosa mi dovrà dire?
《D'accordo arrivo》 Corro in camera mia e poso lo zaino sulla scrivania e corri di nuovo in salotto pronta per ascoltare i miei genitori.