CAPITOLO 46

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Pov Alex.

Ormai è un mese che sto con mio padre. L'inferno non è poi così male.
È come se ci trovassimo in una caverna sotterranea con le pareti scure ma allo stesso tempo con i riflessi del fuochi che le fanno diventare rosse.

È un ambiente caldo e ogni tanto intravedo qualche anima dannata che vaga.

La casa di Lucifero è sempre quella. E i miei allenamenti si svolgono al suo interno.
Ora padroneggio bene il fuoco, l'acqua, l'aria è la terra. I tatuaggi sono fantastici. Ora ho quello dell'acqua sulla gamba destra e quello dell'aria sulla sinistra.

In più ho imparato ad unirli e a creare gli altri elementi. Per esempio i fulmini oppure il ghiaccio. Per ogni nuovo elemento il mio corpo crea un tatuaggio.
Per esempio ho un fiocco di neve vero sulla spalla destra e un fulmine sulla sinistra.

Ho imparato a vedere il passato di una persona.
È in più ho scoperto che possiedo la velocità da vampiro è la forza da licantropo.

So schermarmi in modo da bloccare i poteri degli altro vampiri e posso far sparire i miei tatuaggi grazie al potere dell'invisibilità.
Per scoprire questo potere ho dovuto vedere mio padre mentre girava nudo per la casa e in per la vergogna di non voler essere vista ho creato questo scudo che mi ha reso invisibile.

Purtroppo io vedevo tutto.

Mio padre dice che ho anche altri poteri ma si manifesteranno al momento del bisogno.

《Tesoro vieni... è pronto il pranzo》 urla mio padre dalla cucina.
Mi alzo dal mio letto e vado in cucina.
La cucina è enorme anche se siamo solo in due persone.

Mio padre è un ottimo cuoco. E sa cucinare cose fantastiche.
《Cosa hai preparato di buono? E soprattutto perché indossi quel grembiule con i fiori?!》 Dico scoppiando a ridere per l'abbigliamento di mio padre.

《Attenta che se continui così oggi non mangi.》 A sentire quelle parole mi blocco e mi siedo a tavola con una faccia seria.

《Comunque ho fatto la pasta allo scoglio》 dice entusiasta per il piatto preparato.

Gli rivolgo un sorriso felice e mi butto sul piatto ingozzandomi di pasta.

《Allora tesoro oggi è passato un mese da quando sei qui. Fino ad ora ti sei concentrata sui tuoi poteri mentali ma devi rafforzare il tuo fisico.
Quindi oggi ritornerai nel tuo corpo e ti allenerà con un mio vecchio amico.
Lui è un licantropo speciale lo vedrei.》

Sono felice di poter tornare a casa ma sono anche triste perché li cè Michael ad aspettarmi.
Non sono riuscita a dimenticarmi di lui è neanche a smettere di amarlo.

La mia parte vampira piange ogni giorno e la mia lupa pure. Lui non mi vuole però.
Volendo potrei spegnere le mie emozioni ma poi non riconoscere più i miei amici e questo mi porterebbe a fargli del male.

《D'accordo papà. Non vedo l'ora di allenarmi.》rispondo felice e mio padre mi fa un sorriso orgoglioso di me.

《Comunque il mio amico si chiama Drake e sta attenta ai suoi figli. Sono dei cascamorti con tutte le ragazze.》 Detto questo mi fa un sorriso malizioso.

《Quindi padre lui mi insegnerà a combattere?》 Chiedo incerta

《Esatto tesoro. Ora va! Il viaggio è lungo》.

Mi incammino nella mia stanza ma prima di arrivare alla porta mi ricordo che non ho chiesto come farò a riconoscere Drake.

Ritorno in cucina ma non lo trovo. Comincio ad annusare l'aria e lo cerco.
Continuo a seguire la sua scia e mi ritrovo davanti alle segrete del palazzo.

Mi rendo invisibile e avanzo verso il suo odore fino a che non vedo una cella semichiusa e un luce al suo interno.
Da essa escono fuori dei lamenti e grazie al mio super udito capisco che è una donna.

Mi incammino verso di essa è mi affaccio all'interno.
Quello che vedo mi sconvolge.

Una stanza semi illuminata da una lampada la stanza è piccola.
Alla parete sulla destra ci sono dei coltelli di ogni misura. Sulla sinistra ci sono fruste e frustini ed infine difronte alla porta cè una struttura in legno rotonda a cui è attaccato il corpo di una donna martoriato.

Sembra la rappresentazione dell'uomo vitruviano e se si muove troppo la corda che immobilizza il collo le si stringe e la strozza.

Dietro di lei mio padre che la frusta ripetutamente. La donna ormai non regge più. Non si muove, non si lamenta e non si ribella.

L'unica cosa che vedo di lei sono i capelli bianchi come i miei quando mi trasformo in angelo ma i suoi sono incrostati di sporco e sangue.

All'improvviso mio padre parla e quello che dice mi confonde le idee e mi fa capire che tipo di uomo è.
《Sei una puttana. Sei fortunata che io abbia rimediato ai tuoi errori.
Se fosse stato per te ora saremo in lotta con i vampiri ma a quanto pare nostra figlia ha preso da me quindi si è riunita alla famiglia. Sai lei crede che tu l'abbia abbandonata. Io invece non l'ho mai lasciata sola e ora si fida di me.》
Urla mentre continua a picchiare il corpo della donna

La donna all'improvviso alza lo sguardo verso di me e mi fissa negli occhi.
I suoi occhi sono azzurri come l'acqua.
Mi sorride e lascia cadere calde lacrime.

Lei riesce a vedermi e io vedo il suo sguardo spento e pieno di lacrime.

Piccola mia non ci credo sei tu pestifera?
Mi chiede una voce dentro di me. Io mi guardo in giro ma poi capisco che è stata la donna.
Annuisco nella sua direzione e dei ricordi mi assalgono la mente.

Io piccola che nasco e la felicità dei miei genitori.

Il patto con i vampiri

Mia madre che mi lascia davanti alla casa dei miei exgenitori

Lei che viene rapita da Lucifero e ogni sua tortura subita fino ad adesso.

Quando mi riprendo da quei ricordi mi accorgo di star piangendo e senza rendermene conto mi trasformo nella mia forma IBRIDA metà angelo e metà demone.

Abbasso lo scudo e mi scagliò contro mio padre. Che per la sorpresa non reagisce e io riesco ad atterrarlo e a farlo svenire. Corro dalla donna che dovrebbe essere mia madre.

《Non ti farà più del male》

ANGEL or DEVILDove le storie prendono vita. Scoprilo ora