1. Una brutta notizia.

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Seattle è la mia città.

Corro con il mio skate in mano verso lo skatepark per incontrare i miei amici.

Il vento mi fa volare i capelli lunghi e la brezza mi accarezza le guance mentre mi mordo il labbro nervosa.

Appoggio il mio skate per terra e ci salgo su andando più veloce che mai verso la mia destinazione.

Arrivata allo skatepark saluto i miei amici.

<<Ehi ragazzi>> dico io sorridente.
<<Ciao Ally>> dicono in coro.

I miei due migliori amici, Mark ed Enn.

Mark Daniels, 18 anni, alto, biondo con gli occhi azzurri e il ciuffo all'indietro.
Il solito ragazzo amato dalle ragazze ma con me ed Enn è bravo.
Infatti mi dimostra sempre di tenerci a me. Sono legata a lui dalle elementari, ci siamo conosciuti il mio primo giorno, io e lui, l'anno successivo con Enn.

Enn Brown, 17 anni, alta come me, bionda con gli occhi verdi smeraldo. Fisico uguale al mio ma lei ha un fondoschiena da urlo.
Siamo subito diventate amiche quando ci siamo conosciute il primo giorno.

Ho raccontato a loro tutto il mio passato e tutti i miei segreti.

Sono come miei fratelli, li considero parte della mia famiglia, ci siamo sempre aiutati, voluti bene e non abbiamo mai litigato.

Li adoro tantissimo.

<<Allison, ci sei?>> chiede Mark avvicinandosi a me.
<<Si si, facciamo due salti?>> dico e loro annuiscono.

Prendiamo i nostri skate e facciamo tanti salti ed acrobazie.

Siamo qui ogni giorno, la scuola è finita, il prossimo anno devo andare al college e loro due ci vengono con me perché lo hanno deciso loro e perché gli studi che devono frequentare sono nel mio, così staremo tutti e 3 insieme.

Non potrei essere più felice di così.

Dopo tanti salti e acrobazie ci sediamo sul cemento di una rampa e iniziamo a parlare del più e del meno.

Ad un tratto sento il mio telefono squillare così lo prendo dal mio zaino e leggo sul dispositivo "Papà".

<<Ragazzi, arrivo, è mio padre, ci metto pochi minuti>> dico e loro annuiscono.

Prendo il mio skate, scendo dalla rampa e mi vado a sedere su una panchina.

<<Pronto?>> dico io.
<<Ehi, Allison, puoi tornare a casa prima oggi? Dovrei parlarti di una cosa importante>> dice ed io inarco un sopracciglio.
<<Va bene papà, a dopo>> dico.
<<A dopo figlia mia>> dice e attacco.

Mi alzo e cammino verso i miei amici.

<<Che succede?>> chiede Enn.
<<Mio padre mi ha detto che devo tornare a casa prima oggi, deve parlarmi di una cosa importante>> dico io.
<<Dobbiamo preoccuparci?>> chiede questa volta Mark.
<<No, cioè, non credo. Non lo so nemmeno io>> dico.
<<Bon, allora vai così sai di cosa si tratta>> dice Enn.
<<Si, ora vado>> dico e mi avvicino per salutarli.

Do un bacio sulla guancia a tutti e due e mi avvio verso casa.

Chissà cosa deve dirmi papà.

Spero non una brutta notizia.

Arrivo a casa e apro la porta entrando dentro.

<<Papà, sono a casa>> urlo da farmi sentire.
<<Vieni, sono in soggiorno>> dice e lo raggiungo.
<<Eccomi qui, dimmi tutto>> dico e mi siedo accanto a lui dandogli un bacio sulla guancia.
<<Tesoro mio, la cosa che devo dirti però non credo che ti piacerà, ma preferisco dirtela io qui che fartelo sapere da qualcun'altro>> dice ed io mi faccio seria.
<<Dimmi papà>> dico io.
<<Ecco...mi hanno chiamato da New York e mi hanno offerto un lavoro in banca, dovremmo però trasferirci lì>> dice ed io lo guardo a bocca aperta.
<<Cosa?!>> dico io alzandomi.
<<È una grande opportunità, pensa, New York, potrai andare al college lì tesoro mio, so che sarà difficile per te, ti sei abituata tantissimo qui però io quel lavoro lo voglio accettare, dopo tutto verranno i tuoi amici a trovarti e tu loro. Avrai amici anche lì>> dice e al solo pensiero di separarmi da Mark ed Enn mi scende una lacrima.
<<Va bene, so che per te è una cosa importante, quindi si, quando partiamo?>> chiedo io con un groppo alla gola.

Il mio coinquilino / Cameron Dallas Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora