Il mio coinquilino / Cameron Dallas

28. Shopping.

Non riesco a credere a quello che ho sentito.

<<Cosa?>> chiedo ancora sconvolta.
<<Sei sicura?>> chiedo ancora avvicinandomi a lei.
<<Beh, non ne sono sicura, ma ho dubbi sul nostro rapporto>> dice lei triste.
<<E non sai altro, non hai pensato di chiedere ai ragazzi se lo hanno visto con qualche ragazza in giro o robe simili?>> chiedo.
<<Si, ma dicono che a volte esce per conto suo e nemmeno lo dice agli altri>> dice con voce spezzata e sento che sta per scoppiare a piangere.

La abbraccio forte e le accarezzo la schiena lentamente.

Povera.

Spero per Matt che non sia vero, lo ammazzerei.

Caroline non merita di stare così, ed io so cosa fare per farle tornare il buonumore.

Shopping!!!

Esatto, lei adora fare shopping.

Infatti la porto con me che devo fare anche io delle compere, vediamo anche se le ragazze vogliono aggiungersi a noi.

Mando un messaggio sul nostro gruppo di sole ragazze e pochi minuti dopo ho la conferma che verranno anche loro.

Ci raggiungono in camera e si siedono con noi.

<<Che succede?>> chiede Amy.
<<Dillo anche a loro, intanto io mi preparo che non posso uscire così>> dico io guardandomi allo specchio poi e realizzando che sembro uno zombie.

Vado in bagno e mi lavo la faccia, poi inizio a truccarmi.

Finisco in pochi minuti e poi esco dal bagno per andare a prendere i vestiti e vedo le ragazze ridere e scherzare guardando i loro telefoni.

Che bello, sta ridendo.

Prendo dei jeans bianchi a vita alta e un top rosso, li indosso e infilo le vans nere.

<<Andiamo ragazze?!>> chiedo io e loro si alzano subito.
<<Dai dai, non vedo l'ora>> esulta Kelly.

Ci prepariamo e salutiamo i ragazzi.

Ho notato che Cameron non c'era con tutti noi.

Chissà cosa starà facendo ora?!

Cameron's pov.

Oggi tutto il gruppo è andato a casa di Allison, ma io non ci sono andato.

Ormai mi sono allontanato da lei.

Ma non perché non me ne frega di lei, anzi, io ho iniziato a provare qualcosa per lei, ma se finisco ad innamorarmi di lei finirà male.

La farò solo soffrire e lei non lo merita.

Non dopo tutto quello che è successo.

Sarei solo un'egoista se mi riavvicinassi di nuovo a lei e se la facessi innamorare di me per poi farla stare male.

Perché sono convinto che combinerò sempre qualche disastro.

Sono fatto così io.

Sempre nei guai.

Non posso permettere che anche lei ci si metta in mezzo.

Tra l'altro, tutti mi crederanno falso, nel senso che non mi crederanno e la allontanerebbero da me per paura che la facessi soffrire, giustamente.

Infatti, è per questo che ora la evito.

Me la spasso con le altre per dimenticarla, ma non ci riesco.

Allison's pov.

Siamo a fare shopping da due ore ormai, ed io non ce la faccio più, avrò preso più di venti vestiti, sei o sette paia di scarpe e più di cinque o sei paia di jeans e intimi anche, e non ricordo nemmeno quanto ho pagato.

So solo che ho dato la mia carta di credito alla cassiera e lei ha fatto tutto.

Non ho guardato lo scontrino e ho paura a vederlo.

E finché mio papà non mi chiama e mi dice qualcosa sono con l'anima in pace.

E in quel esatto istante il telefono mi squilla.

Leggo il blocco schermo e c'è scritto Papà.

Cazzo.

<<Pronto papino, tutto bene?>> gli chiedo io da finta tonta.
<<Allison, quanto cazzo hai speso oggi per lo shopping?>> mi chiede lui incredulo.
<<Beh, in realtà non ho guardato neanche lo scontrino, perché?!>> dico io e prego dio che ora non mi tagli i conti dalla carta di credito.
<<Beh, comprarmi qualcosa, almeno quello l'hai fatto?>> mi chiede ed io spalanco sia la bocca che gli occhi.
<<Sto scherzando tesoro, quando mai ti ho chiesto qualcosa>> dice lui e lo sento ridere.
<<Dai papà, mi hai fatto spaventare, pensavo eri arrabbiato con me per aver speso così tanto>> dico io.
<<Beh, non nego che hai speso ben mille e trecento dollari siano pochi sol...>> dice ma io lo interrompo.
<<Cosaaa? Ho speso così tanto?>> Chiedo io scioccata e vado alla ricerca dello scontrino.

Metto in viva voce il telefono e lo cerco tra le borse.

Eccolo.

Leggo la cifra finale e infatti c'è scritto che ho speso mille e trecento dollari.

Caspiterina però.

Sono un po' di soldi, ma ne è valsa la pena.

Oh si.

Saluto mio papà scusandomi per aver speso così tanto e lui mi tranquillizza che non ci sono problemi e che quei soldi spesi in realtà non ci pesano nella vita.

Io ringrazio cielo per avergli dato questa possibilità di lavoro così da permetterci una bella vita economica da non preoccuparci per nulla.

Senza quel lavoro prima era molto difficile per noi gestire tutto dal punto di vista economico.

Ora stiamo da dio insieme.

E non potrebbe andare meglio.

Anzi, non potrei chiedere di meglio.

Vedere mio papà felice solo con me, e non con un'alta donna accanto a parte la mamma, mi riempie il cuore di gioia.

Si sono gelosa del mio stesso padre.

Voi no?

Mi ha fatto anche da mamma in un certo senso, e gli devo tutto.

Perché mi ha dato tutto.

Non ce la farei senza di lui, a fare nulla.

Mi risveglio dai miei pensieri e noto che le altre stanno parlando tra di loro e in lontananza vedo una figura che riesco subito a riconoscere.

CAPITOLO CORRETTO.

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ANGOLO AUTRICE

Ciaooooooo, lo so che vi sono mancata con questa storiaaaaaa, infatti eccomiiii.

Si ok Anna stai calma però.

Ci sono, sono sveglia e carica, andrà tutto bene.

Spero vi piaccia il capitolo.

I prossimi saranno un po' più corti, voglio che questa storia abbi tanti capitoli.

In modo da rivederlo per bene, e magari un giorno pubblicarlo per davvero realmente nei negozi...

Ditemi i vostri pareri...

Vi ascolto.

-Anna💕