35. Nash e le sue idee.

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<<Che ci fai tu qui?>> chiedo io.
<<Ma come? Non posso venire a trovare una vecchia amica?!>> dice Jason.

Si, proprio lui, il mio ex è proprio qui davanti a me.

<<Jason, perché sei qui?>> chiedo di nuovo.
<<Posso entrare?>> chiede.

Non so se è veramente buona idea ma se non lo faccio entrare crederà che ho ancora paura di lui, invece ora so badare a me stessa.

<<Entra>> dico e lui entra.

Chiudo la porta e mi appoggio ad essa con la schiena mentre lui si siede sul mio letto.

<<Che ci fai qui?>> chiedo io.
<<Volevo vedere come stavi>> dice lui.

Che idiota.

<<Si sto bene, grazie della visita, ora se non ti dispiace...>> dico ma vengo interrotta.
<<Ma che fretta c'è? Sono appena arrivato>> dice lui.
<<Che cosa vuoi Jason?>> chiedo io.
<<Ma perché pensi che voglia qualcosa da te?>> chiede a sua volta.
<<Perché ti conosco bene, forza parla>> dico io incrociando le braccia.
<<Oh a quanto pare ti ricordi bene di me, non ti sei scordata niente eh?!> dice e io in tutta risposta sospiro.
<<Bene, io e la mia ragazza ci siamo trasferiti qui a New York, e frequenteremo questa scuola, quindi volevo solo avvisarti che mi vedrai molto spesso d'ora in poi>> dice ed io sbarro gli occhi.
<<Cosa? Perché?>> chiedo io subito.
<<Perché no?>> chiede lui.
<<Con tutte le città di sto mondo proprio qui dovevi venire?>> chiedo io alzando la voce.
<<Ehi ehi abbassa il tono bella, io faccio ciò che mi pare>> dice lui alzandosi.
<<Certo, ma non hai il diritto di venirmi a dire ste cose, fatti la tua vita e io la mia, basta importunarmi, non ti è bastato quello che mi hai fatto in passato?>> chiedo io
<<A dire il vero non ero ancora arrivato al mio scopo, quindi no non mi basta>> dice e io non ci vedo più dalla rabbia.
<<Fuori di qui, subito>> urlo io e lo spingo fuori dalla porta.

Lui a malapena si muove ma alla fine esce.

<<Non venire mai più qui>> dico io e gli punto un dito contro.
<<Oh ma che paura>> dice lui e ridacchia.

Mi avvicino a lui in modo minaccioso.

<<Senti, ora non mi fai più paura, ho i miei amici e la mia famiglia, non puoi farmi più nulla, basta, e cresci un po' dai, ciao>> dico e gli chiudo la porta in faccia senza lasciarlo ribattere.

Sospiro e sento il rumore dei passi da dietro la porta sempre più lontani.

Se ne andato.

Non ci posso credere veramente.

Questo ragazzo ha qualche problema.

Mi dirigo in bagno per farmi questa doccia finalmente.

Devo rilassarmi un po'.

Cameron's pov.

Sono ancora scioccato dopo tutto quello che è successo.

Sta sera tutti vanno ad una festa, anche Allison, ma io non posso perché ho ancora il gesso, devo tenerlo ancora una settimana.

Sta sera infatti giocherò alla play con George, un compagno di classe.

Visto che Allison starà fino a tardi, possiamo giocare quanto vogliamo.

Sono ancora con sto gesso del cavolo, non vedo l'ora di toglierlo.

In teoria dovrei toglierlo la prossima settimana.

Il mio coinquilino / Cameron Dallas Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora