23. Solo lei mi fa questo effetto.

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Allison's pov.

Qualcuno suona alla porta.

Stavo cenando a casa con papà perché aveva chiesto un permesso di farmi stare a casa per qualche giorno.

Menomale che l'ha fatto, volevo riposare un po' da tutti.

Mi alzo dalla sedia e inarco un sopracciglio.

Ma chi sarà a quest'ora?

Se è Cameron giuro che lo ribalto.

Non ha di meglio da fare.

Arrivo davanti alla porta e la apro.

<<Sopresa>> urlano due voci che appena vedo rimango a bocca aperta.

Sorrido a trentadue denti e salto addosso ad entrambi abbracciandoli.

<<Che ci fate qui??? Mi siete mancati così tanto?>> dico io sul momento di scoppiare a piangere.
<<Amo, non piangere, ci siamo messi d'accordo con tuo papà, volevamo farti una sorpresa>> dice Mark.

Li faccio entrare e si siedono a tavola con noi.

<<Papà perché non mi hai detto nulla?>> gli chiedo.
<<Perché sennò non sarebbe più stata una sorpresa>> dice sorridendo.
<<Ecco perché hai chiesto questo permesso speciale di farmi stare a casa questi giorni>> dico io.
<<In realtà l'ho fatto anche per vederti un po' qui con me in casa, perché non ti vedo mai, e le videochiamate non possono essere paragonate, lo sai>> dice lui ed io annuisco.
<<Allora, com'è andato il viaggio?>> chiedo ad Enn.
<<Bene, abbiamo dormito durante tutto il viaggio>> dice ridendo.
<<Sii, comunque ho saputo che questa casa è enorme, ci fai da guida Ally?>> chiede Mark.
<<Certo, andiamo ragazzi>> dico e ci alziamo tutti e tre mentre mio papà continua a mangiare.

Prendo una delle valigie e faccio strada a loro.

Sono felice.

Non potevano farmi sorpresa migliore.

Scoppio a piangere dalla felicità e loro si uniscono a me.

<<Ragazzi, veramente vi adoro, non potevate farmi sorpresa migliore>> dico io ancora tra le lacrime.
<<Sono felice che ti sia piaciuta la sorpresa, tuo papà ci ha aiutato a fare tutto>> dice Mark.
<<Eh già>> dice Enn.
<<Ma tu guarda che furbacchioni>> dico e scoppiamo tutti e tre a ridere.

Quanto mi sono mancati solo dio sa.

Una volta sistemati i due, mi hanno chiesto di fargli da giuda qui in città.

Ovviamente ho accettato e ho chiesto ai ragazzi se venivano a farci compagnia così si conoscono tutti.

Anche i ragazzi hanno accettato e così ci siamo tutti riuniti per andare in spiaggia.

Siamo in corriera che porta direttamente in spiaggia e Matt sta guidando.

Si i ragazzi hanno in possesso una corriera tutta per loro, ma non solo quella: un'aereo, una villa al mare, una villa in montagna, una crociera e anche uno yacht.

Rendetevi conto.

Fa caldissimo e siamo a gennaio.

Qui a New York si muore sempre di caldo.

Mi tolgo la felpa rimanendo in canottiera e sotto rimango con i leggings neri.

<<Ma ehi ehi>> dice una voce maschile.

Ogni volta quando mi spoglio per poco, oppure inizio ad avere caldo, casualmente qualcuno deve venire da me e scassarmi sempre le palle.

Vi è famigliare un certo Cameron Dallas?!

Il mio coinquilino / Cameron Dallas Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora