29. Un bacio sbagliato.

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<<Ehi Allison, che ci fai qui?>> chiede sorpreso.
<<Non vedi? Sono a fare shopping con le ragazze, tu che ci fai qui?>> chiedo io inespressiva.

Tutte le ragazze mi guardano storto ma io sospiro e basta.

<<Volevo dire, ciao Cameron, come ti va la vita?>> chiedo io di nuovo con un finto sorriso stampato in faccia.

Lui mi guarda confuso ma poi risponde.

<<Va tutto bene, e tu?>> chiede a sua volta.
<<Benissimo, da dio direi>> dico subito senza dilungarmi troppo e facendo capire a tutti che non voglio parlare con lui.

Amy mi calpesta leggermente un piede ed io la guardo interrogativa.

<<Perché non ti unisci a noi Cam?>> chiede Caroline.

Io ora la strozzo.

<<Cosa? Cioè, perché? No, emh mi sono appena ricordata che devo fare una cosa... da una parte, quindi vado>> dico mentre mi alzo velocemente e raccolgo le mie borse di spese.
<<Aspetta Ally, me ne vado, non posso rimanere qui con voi per tua fortuna>> dice lui in tono triste.
<<Ma no tranquillo>> dico io ma l'espressione che ha sul volto mi sta facendo male.
<<No no, ciao ragazze, ciao a te Allison>> saluta tutte e se ne va.

Mi siedo sulla sedia di nuovo a peso morto e mi prendo la testa tra le mani.

Ma che ho fatto di sbagliato nella vita per meritarmi questo?!

Cameron's pov.

Okay, quello che è appena successo è stato strano.

Mi manca però.

Che hai detto?

Che mi manca, si hai sentito bene coscienza.

Non so che fare, l'ho persa ormai.

È finita male tra noi.

Ritorno sulla terra, torno in macchina e mi dirigo verso casa mia.

Quanto vorrei che le cose fossero andate in un altro modo.

Quello migliore ovviamente.

Mi ha totalmente stravolto la vita quella ragazza, ma l'ho fatta stare male troppo, sono un coglione e non la merito.

Sono geloso di qualsiasi ragazzo quando la abbracciano, la baciano o semplicemente le stanno vicini.

Mi sento inutile ogni volta che sta male, a prescindere che io le abbiano no fatto quel male.

Non sono in grado di consolare una persona, sono fatto così io.

Per adesso, meglio calmare le acque.

In futuro magari, se si ricorderà ancora di me, perché a stento si ricorda chi sono dopo ciò che è successo, la riconquisterò.

****

A interrompere i miei sogni è il mio telefono che squilla.

Non ci credo, è lei.

Prendo un respiro profondo e accetto la chiamata.

<<Pronto?>> dico io e sento musica alta dall'altra parte del telefono.
<<Cameeeeron, vero che mi ami siiiii?>> dice lei.

Okay è ubriaca e noto che sono le tre del mattino.

<<Allison, dove sei?>> le chiedo e mi alzo subito.

La vado a prendere, non mi interessa se domani non vorrà vedermi ecc, so già che mi urlerà addosso.

La sento ridere.

<<Mandami la tua posizione che è meglio>> dico lei fa un mugolio con la voce per dire "va bene" e attacca.

Questa è veramente pazza.

Mi vesto velocemente, mi metto le scarpe, prendo le chiavi della macchina e il portafoglio poi esco di casa.

Questo lo faccio solo per lei, non l'ho mai fatto per nessuna ragazza.

Entro in macchina e nel giro di una decina di minuti arrivo davanti alla discoteca.

Parcheggio veloce ed esco chiudendola.

Mi faccio spazio tra la gente e per poco non urlo per ciò che ho appena visto.

È il piedi su un tavolo lo che sta ballando e sta facendo roteare in mano una maglietta a quanto vedo.

Ci sono tanti ragazzi che la circondano e li picchierei uno a uno, però sono da solo, non vedo nessuno dei ragazzi qui, con chi è venuta?

La raggiungo velocemente, lei quando mi vede fa un sorriso e con la mano mi fa segno di avvicinarmi a lei.

Così faccio, lei appoggia le sue mani sulle mie spalle e si siede sul tavolo, circondando le mie gambe con le sue.

Cosa vuole fare?

<<Che vuoi fare Allison, sei ubriaca, dai andiamo, ti porto a casa>> le dico e cerco di farla scendere ma lei mi intrappola diciamo con le sue gambe vicinissimo a lei.

Sento il suo respiro su di me, la guardo negli occhi, lei sorride e basta.

<<Mi eri mancato, scusa per oggi, non volevo mandarti via, dovevo fare questo>> dice, non mi fa nemmeno rispondere che ha messo la sue labbra sulle mie.

È sbagliato, sto approfittando di lei che non è sobria ma non posso non ricambiare.

Mi sono mancate così tanto queste labbra cazzo.

La prendo per i fianchi e la avvicino a me ancora di più.

Lei mugola qualcosa e stringe ancora di più la presa.

Sento veramente tanto caldo, ma continuo a stringerla a me.

Chiedo l'accesso a lei con la lingua e lei me lo acconsente.

Un limone duro così che non vorrei mai staccarmi, però devo.

CAPITOLO CORRETTO.

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ANGOLO AUTRICE

Ci sono ragazze, come avevo già avvertito, andrò avanti con sta storia alla fine, perché ho visto che comunque sta piacendo.

Spero che continuerete a leggerla...

Vi voglio bene, nonostante non vi conoscessi.

Al prossimo capitolo.

-Anna💕

Il mio coinquilino / Cameron Dallas Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora