False apparenze

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'C'è quindi voi due avete parlato nella stessa stanza per più di un'ora?' dice Vittoria strabuzzando gli occhi. Dopo l'accaduto di oggi pomeriggio sono tornata in camera ed ho raccontato tutto a Vittoria, che ormai si può definire la mia migliore amica. Inutile dire che è al quanto sorpresa.

'Si ed è stato strano' dico ancora scossa dalle ore scorse.

'E non hai avuto paura? ' dice finendo di incrociarsi i capelli in una treccia. Avrei voluto di dirle che all'inizio si ma poi mi ha incuriosito talmente tanto da rincorrerlo due volte per farlo restare con me.

'No.' dico cercando di essere credibile. Alcuni dettagli preferisco tenerli per me ancora per un po'.

A lei nasce un cipiglio sul volto. Come fa ad essere carina anche con le sopracciglia aggrottate e la tripla fronte?

'Allora perché tutti si allontanano? ' dice con tono interrogativo.

'Me lo sto chiedendo anche io...' rispondo sinceramente. Ogni volta che provavo a chiedergli di lui non mi rispondeva mai.

Zoe sembrava al quanto preoccupata quando ha visto che lo stavo fissando. Le sue parole mi tornano in mente ogni volta che la curiosità prende la meglio su di me. Eppure perché ogni volta che guardo Riccardo non provo paura ma solo.... Attrazione. Penso e ripenso insieme a Vittoria, ognuna immersa nei propri pensieri e poi, un colpo di genio.

'E se noi avessimo paura solo di quello che pensa la gente e non di Riccardo? ' dico puntando un dito contro di lei.

'Riccardo? ' dice accigliata. Alzo gli occhi al cielo, mi ero dimenticata di dirle il nome.

'Si chiama così. ' dico un po' scocciata.

'Oh mio Dio ti ha detto anche il suo nome? ' dice alzandosi, con uno scatto felino, dal letto. Sbracciando, aspetta una risposta.

'Di solito ci si presenta così' dico con tono ovvio sollevando le mani e le spalle all'altezza delle orecchie, per pochi secondi. Per poi rilassare i muscoli e tornare normale.

'Si ma lui non è 'il solito'! Voglio dire...'

La fermo prima che possa iniziare un discorso troppo lungo da ascoltare.

'Concentrati su quello che ho detto prima! Forse noi non abbiamo paura di Riccardo stesso ma di quello che dice la gente su di lui. ' Vittoria si calma e si risiede sul letto accanto a me. Mi guarda ma non dice niente. Ha capito?

'Credo di non avere compreso bene' dice imbarazzata grattandosi la nuca. Sorrido e cerco di essere più chiara.

'Voglio dire: Zoe ci ha spaventato dicendo che è pericoloso e che non bisogna fissarlo troppo. Ma non solo lei ci ha spaventato! Anche gli atteggiamenti che avevano tutti quando lui passava. Però se guardi i suoi amici non sembravano affatto preoccupati della sua presenza. '

'Eh certo! Sono suoi amici! ' dice come se quello che avessi appena detto fosse scontato.

'Esatto, magari sanno qualcosa che gli altri non sanno! Magari girano storie false su di lui e magari gli unici a conoscere la verità sono solo il Riccio è il Biondo. Che, guarda caso, non hanno paura di lui. '

Vittoria annuisce piano capendo il mio punto di vista. Una fitta sui tagli mi ricorda che è ora di pagare per i miei peccati. Sto per andare in bagno quando mi ricordo che Vittoria è ancora nella mia stanza. Aspetta... ma perché quando sono entrata l'ho trovata nella mia stanza? L'unica femminile nel piano maschile?

'Vittoria... perché eri in camera mia? ' dico incrociando le braccia al petto.

'Ehm, sono in stanza con Zoe ed entra spesso un ragazzo moro. Non voglio fare il terzo incomodo. ' dice guardandomi negli occhi. Quasi sperando che la perdoni. Annuisco. Una domanda però mi sorge spontanea nella mente.

'Dato che sei in stanza con Zoe, perché non le chiedi di Riccardo? Magari sa qualcosa. '

'Ok va bene, lo farò. ' dice. Qualcosa, nel suo sguardo, mi dice che non è l'unica cosa che vuole dirmi. Così decido di spronarla a farlo.

'C'è altro che devi dirmi? ' dico con tono soffice. Lei abbassa la testa per un attimo ma poi la rialza guardandomi negli occhi preoccupata.

'So che sei una ragazza con la testa e che sa il fatto suo ma... stai attenta ok? Riccardo non è un ragazzo di cui ci si può fidare. '

Annuisco alle sue parole ma non so per quale motivo sento il bisogno di difenderlo.

'Ancora non sappiamo quello che ha fatto. Magari non è così pericoloso' dico speranzosa. Non ho mai usato questo tono, ho smesso di provare speranza già da un po' ma... quando si tratta di lui è diverso. Vittoria appoggia delicatamente una mano sul mio braccio e si avvicina a me.

'Potresti anche aver ragione ma non credo che tutta la scuola sia così spaventata solo per stupide dicerie. Fede non ti sto dicendo di non frequentarlo. Solo... Sta attenta ok? '

Annuisco senza controbattere. È l'unica che si sta prendendo cura di me in questo momento e lo apprezzo. Mi abbraccia e ci salutiamo, ormai è ora di andare a dormire. Appena Vittoria chiude la porta sistemo i libri nello zaino per domani. Per ingannare il tempo, per assicurarmi che siano tutti nelle loro stanze, inizio a lavarmi i denti e a mettere il pigiama. Mi guardo allo specchio. Sono sempre la solita Federica. Capelli lunghi e lisci che ricadono sulla schiena, occhi da cerbiatto e un sorriso uguale a quello di tutti gli altri. Tolgo le bende e prendo la lametta. Incido il primo taglio e serro gli occhi per il bruciore. Il sangue sgocciola nel lavandino e alcune lacrime ricadono sulle guance, ripensando al grande errore che ho fatto giusto qualche anno fa.

LOST- L'unico ostacolo sei tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora