Il braccio intorno alla mia vita, il respiro regolare e caldo sul mio lobo. Le gambe intrecciate alle mie e il battito cardiaco in sincronia con il mio. È colpa di tutto questo se ho dormito con tranquillità per tutta la notte. Sono già sveglia da cinque minuti ma Riccardo dorme ancora. Dubito di riuscire a non svegliarlo quando vorrò alzarmi. Siamo un groviglio di anime che non hanno la minima intenzione di staccarsi. Guardo il muro di fronte a me, è di un colore blu intenso. In realtà ogni camera ha un colore diverso. La camera di Vittoria e Nicolò è rossa, la nostra è blu e quella di Mike e Zoe è nera. Dopo una discussione, durata 10 minuti buoni, abbiamo deciso che Lorenzo doveva dormire con qualcuno di noi. Quindi abbiamo spostato il materasso del suo letto nella camera di Harry e Vittoria. L'unica coppia che ancora non sta insieme. Con un movimento di gambe Riccardo mi toglie una parte di coperta. Sorrido. Questi piccoli momenti, questi piccoli gesti involontari sono le parti più belle di una relazione. So che solo io posso vedere Riccardo in questo modo e pensare che anche altre ragazze forse lo hanno visto come lo vedo io, mi rattristisce. In una stanza con tutte quelle ragazze lui guarderebbe ancora me?
Alcuni brividi mi ricoprono la parte scoperta dal lenzuolo. Mi giro verso Riccardo e mi accoccolo dentro le sue braccia. La mia fronte combacia con l'inizio del suo petto.
'Freddo?' Dice Riccardo con una voce più roca del solito.
'Un po' Alla mia affermazione mi stringe di più a se e mi culla tra le sue braccia. Mi addormento in poco tempo sentendo l'odore di vaniglia di cui mi sono innamorata.
*****
Una mano accarezza i miei capelli. Mugolo qualcosa di insensato. Ho ancora sonno, vorrei dormire in eterno.
'Fede guarda che lo so che sei sveglia'Dice Riccardo baciandomi la fronte. Apro gli occhi e ne trovo due blu a fissarmi. Si accende un sorriso e i denti bianchi uscono dalle sue labbra. Sorrido anche io di rimando.
'Buongiorno'
'Buongiorno' dico stiracchiandomi e strofinandomi l'occhio destro con una mano.
'Sembri una bimba' dice Riccardo ridendo.
'Lo sono' rispondo con un sorriso.
'Non con tutti' dice inclinando la testa di lato.
Lo attiro a me e lo abbraccio. Mi stringo a lui sperando che questo lato fragile di me rimanga incastrato tra i nostri corpi e nascosto dentro di noi, così che nessuno possa vederlo, toccarlo o rovinarlo.
'Andiamo a fare colazione, ci aspettano tutti' Dice allontanandosi.
Si alza dal letto e recupera i suoi pantaloni e la sua maglia. Non pensavamo di rimanere chiusi qui dentro quindi nessuno ha un pigiama, ne tanto meno vestiti di ricambio. Io ho dormito con la mia maglia e le mutande. È stato imbarazzante ma lui non ha fatto battutine perverse che avrebbero peggiorato la situazione, quindi in fondo non è stato così male. Il problema si pone ora. Non posso di certo uscire in mutande e una classica maglietta che finisce poco sotto i fianchi. E dato che i miei pantaloni sono sporchi non posso nemmeno usare i pantaloni con macchie di sugo al pomodoro. L'unica opzione è la maglia di Riki. Abbastanza lunga da coprire il sedere, pulita e soprattutto piena del suo odore.
'Emh, Riki...io..' dico imbarazzata. appena si volta verso di me nascondo il mio corpo con le coperte. Lui corruga le sopracciglia.
'che stai facendo?' chiede.
'Non posso uscire così. Ho bisogno di vestiti' dico sussurrando come se qualcuno potesse sentirci. Lui ridacchia.
'Per me puoi uscire anche così' dice con un sorriso giocoso alzando le sopracciglia. Scuoto la testa e alzo gli occhi al cielo.
'Forse c'è qualcosa nell'armadio' dice avvicinandosi ad esso. Lo apre e rimaniamo senza parole.
'è pieno..' dice lui un stupito. Mi alzo dal letto e mi avvicino a lui. L'armadio è pieno di vestiti semplici, senza etichette o marche. Ci deve essere per forza qualcuno che ha architettato tutto questo.
'Beh scegli qualcosa, ti aspetto in cucina' dice schioccandomi un bacio. Colta di sorpresa non faccio in tempo a rispondere che è già uscito dalla stanza.
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LOST- L'unico ostacolo sei tu
FanfictionCredevo di non avere via di uscita. Temevo di essermi persa. Di essere affogata nelle mie stesse paure e in quelle degli altri. Avevo paura che la solitudine, la via di fuga che stavo cercando, mi stesse portando verso un vicolo buio. In quel posto...