Nuove stanze

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'Dove possiamo trovare un martello?' Dice Nicolò cercando di rendersi utile.

Io, Riki, Mike e Zoe siamo alla ricerca di pareti da distruggere ma sembra proprio che quella sia l'unica. Nel frattempo Nicolò, Lorenzo e Vittoria stanno rompendo quella parete.

'Ragazzi venite a vedere!' Dice Nicolò dopo un grande tonfo. Corriamo tutti da lui e ci troviamo davanti ad un enorme stanza da letto. Entro curiosa per guardarla meglio. E' identica a quella già esistente, se non per i colori. Guardo i muri e vedo nella parete laterale e quella opposta al letto i due simboli.

'Dovete tirare giù anche quelle' Dico indicandole.

Annuiscono e Vittoria dice un dettaglio che conferma la mia ipotesi precedente.

'Queste pareti sono facili da smontare. Sembra quasi fatto apposta. Peró anche se buttiamo giù quelle pareti manca comunque la quarta.'

Ha ragione ma non abbiamo molto tempo da perdere a pensare.

Ormai e notte fonda e abbiamo tutti fame, così decido di cucinare qualcosa. Vado verso la cucina e prendo un po' di pasta. In questa cucina non manca nulla ed è molto inquietante il fatto che qualcuno abbia davvero architettato tutto questo nei minimi dettagli. L'acqua è sul fuoco e mentre bolle decido di fare un po' di pane tostato con pomodori e aglio. Mia madre me lo faceva sempre da piccola. Ho nostalgia di casa, la mia vera casa. Devo ancora sentire mia madre e mi sento un po' in colpa ma se sapesse tutto quello che sta succedendo, di sicuro si preoccuperebbe e non voglio darle altri pensieri. Tiro fuori una pentola e taglio il pane a fette prima di farlo tostare. Mi è dispiaciuto anche dire di no a mia sorella, avere un famigliare pronto ad ascoltarti come un amica è sempre bello. Le bruschette ormai sono pronte e le metto in tavola, solo ora mi accorgo che è già apparecchiata. Affianco ad essa trovo Riccardo che mi fissa con un sorrisetto stampato in faccia. A che cosa sta pensando? Mi rigiro, l'acqua bolle e metto le penne dentro.

'Mi piace guardarti cucinare' dice la voce scherzosa di Riccardo.

'Lo vedo' dico ridacchiando. Sento il suo sguardo su tutto il mio corpo e devo dire che la cosa è meno fastidiosa di quanto pensassi. Sento che si avvicina ma faccio finta di nulla continuo a tostare il fuoco.

Sto mescolando la pasta quando due braccia mi circondano la vita. I capelli di Riccardo mi solleticano l'orecchio mentre lascia dolci baci sul mio collo. Una domanda mi sorge spontanea.

'Che cosa siamo noi?'

'Rispondi prima tu' dice.

Sorrido e lui bacia la mia gota. Sorrido ancora di più.

'Più che amici' rispondo.

'Fidanzati?' chiede incuriosito.

'Non me lo hai ancora chiesto' rispondo.

Le sue mani guidano i miei fianchi a voltarsi verso di lui. I nostri nasi quasi si sfiorano. con un sorriso mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

'Vuoi essere la mia fidanzata Federica Vitali?' chiede mordendosi il labbro inferiore in attesa di risposta. Sorrido e rispondo

'Si' dico mentre metto le mie mani dietro al suo collo. Chino la testa di lato e mi avvicino alle sue labbra. Le sue mani vanno su e giù per la mia schiena mentre le nostre labbra si toccano. Quando si bacia una persona si chiudono sempre gli occhi. Gli unici momenti in cui si chiudono gli occhi è o per paura o per abbandono di se. Quando si bacia una persona ti abbandoni a lei sapendo che in quel momento sei al sicuro, ma ciò che fa diventare unico ogni singolo bacio è la consapevolezza che potrebbe essere l'ultimo. La paura di perdere la persona che ami. Se sapessimo tutti quale sarebbe il nostro ultimo bacio, tutti gli altri sarebbero quasi inutili.

Un colpo di tosse ci fa staccare. Appena Riki vede chi è alza gli occhi al cielo.

'Nicolò proprio adesso?' dice Riki poco garbatamente.

'Ho fame!' si giustifica Nic.

Rido vedendo la sua faccia. Sopracciglia congiunte verso l'alto e occhi disperati con tanto di bocca aperta. Povero.

'Chiama gli altri e prendi posto, è pronto!' dico sorridendo.

Saltella di gioia verso il salotto e in un lampo siamo tutti a tavola a mangiare. che pasto è? cena? colazione? Dovrebbero inventare un nome per i pasti delle 3 di mattina.

Adesso noto che quasi tutti mangiano con gusto tranne Zoe. Perché non mangia? Ha lavorato tanto quanto gli altri.

Vorrei chiederle se ciò che ho cucinato non le piace ma mi trattengo. E se il problema andasse più a fondo? Lancio un occhiata a Vittoria che invece ha finito tutto il cibo. Lei mi guarda di rimando e capisco che sta pensando la stessa cosa. Scuote leggermente la testa verso di me cercando di non farsi notare. Anche lei pensa che non dovremmo chiedere nulla. Ci pensa Riccardo al posto nostro.

'Zoe stai bene?' chiede preoccupato.

Lei alza la testa di scatto come se fosse appena tornata nel mondo reale. Fa un sorriso verso di lui. Un sorriso falsissimo.

'Si certo, solo che non ho fame.'

Riki annuisce e lascia cadere la conversazione alzandosi per sparecchiare il suo piatto. Tutti lo seguiamo a ruota e dopo circa 30 minuti la cucina è lavata e pulita. Ci sediamo tutti in cerchio sul divano e solo ora noto che hanno abbattuto solo una parte della parete, giusto per farci passare delle persone, come se fosse una porta. Decisero di montare delle tende dato che le porte non ci sono. Ora stiamo decidendo con chi dormire. Vittoria propone la cosa più logica da fare, ma quando ci sono dei sentimenti in mezzo dubito che la logica funzioni.

'Noi ragazze potremmo dormire insieme in una stanza e voi ragazzi vi suddividete a coppie'

All'inizio nessuno protesta. Di sicuro non mi metto a dire di voler dormire con Riccardo davanti a tutti!

Anche se non me lo aspettavo, Zoe prende parola.

'Io vorrei stare con Mike...'

Paurosa di offendere noi ragazze le si incrina la voce proprio verso la parola 'Mike'. Lei non sa che mi sta facendo un grande favore. Come sospettavo già da prima il piano di Vittoria è stato cambiato.

'Ok quindi facciamo a coppie. Io e Fede, Zoe e Mike, Vittoria ed Nicolò, Lorenzo e..'

A Riccardo gli si fermano le parole in gola. Non ha paura di dire che dormirà con me ma non ha intenzione di dire con chi dormirà il suo amico. Fissa Lorenzo con uno sguardo che non riesco a descrivere e lui lo fissa di rimando. Sono io a completare la frase.

'Lorenzo con Giulia.'

LOST- L'unico ostacolo sei tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora