Bruciore

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con le lacrime agli occhi vado verso la mia stanza.

Apro la porte e la richiudo dietro di me. Cammino velocemente verso il bagno. Apro un cassetto e prendo un rasoglio, tolgo la lametta interna e la appoggio sul lavandino. Mi tolgo la felpa e guardo il mio braccio sinistro mentre un singhiozzo scappa dalle mie labbra. Mi chino per afferrare la lametta e la chiave penzola dal mio collo. Decido di togliermela, mi ricorda Riccardo. Prendo la lametta e appoggio la chiave sul lavandino. Incido un taglio lungo il polso e un flusso di sangue più grosso del previsto esce. Un po' spaventata faccio un' altro taglio un po' più in alto.

'Che diavolo stai facendo?!' urla Nicolò davanti alla porta del bagno.

Mi volto spaventata con le lacrime che corrono sulle mie guance. Tento di coprire le ferie mentre Nicolò si affretta a prendere un asciugamano.

'Tieni premuto qui e siediti' dice Nicolò accompagnandomi nei movimenti. Mi siedo sul Water e guardo Nic di fronte a lei che mi fissa con i suoi occhi verdi. Il ragazzo scuote la testa corrugando le sopracciglia mentre si siede di fronte a lei. Il bagno sembra essere diventato più piccolo. A volte ci si ritaglia dei momenti per se in determinate stanze. Io mi nascondo in bagno e quando vengo sorpresa a farlo mi sento più piccola.

'Mi dispiace' dico. Perché quando vieni smascherato non c'è nient'altro da dire.

'Dovresti dirlo a te stessa, non a me' mi risponde Nicolò in tono dolce. Abbasso lo sguardo e i miei capelli lunghi mi coprono il viso. Non piango. Quando si abituati a sentire il dolore le lacrime non scendono più. Nic mi sposta una ciocca di capelli dietro all'orecchio. Non mi muovo. Sono stanca.

'Ti va di dirmi perché lo fai?' chiede il ragazzo mentre si alza per cercare qualcosa con il quale disinfettarmi e curarmi.

'No' rispondo. Certi segreti sono più grandi di noi. Nicolò mi toglie l'asciugamano sporco dal braccio e inizia a medicare le ferite.

'Dimmi se ti faccio male' dice maneggiando un batuffolo di cotone impregnato di quel disinfettante che solitamente brucia. A tutti ricorda le sbucciature alle ginocchia che di solito si facevano di piccoli. Sembra che siano un rito di passaggio. A Federica però ricorda altro.

'Ci sono abituata.' rispondo guardando le mosse del riccio. Sembra fin troppo esperto nel fare questa cosa. è delicato e preciso, ma allo stesso tempo veloce e abile. Qualità che, messe insieme, possono essere date solo dall'esperienza. In pochi minuti le garze ricoprono le ferite e guardo Nic incuriosita.

'Perchè sembri così esperto nel fare questo?' chiedo lui si accomoda di fronte a me. Nic alza lo sguardo e incontra i miei occhi. Un riccio si sposta indietro mentre lui sorride amaramente. Questa volta niente fossette.

'Anche io ci sono abituato' risponde guardandomi negli occhi.

'lo fai anche tu?' chiedo sorpresa.

'no' disse lui ridendo amaramente.

'se ti dico un segreto poi tu mi dici il tuo?' chiede lui tornando serio. Ci penso su e il silenzio ci avvolge mentre ci scrutiamo gli occhi a vicenda. Come sapere se puoi fidarti di una persona? Beh non lo saprai mai se non lo metti alla prova. 'ormai un segreto lo ha già scoperto' penso. La curiosità è più forte di me così annuisco e le labbra di Nicolò iniziano a muoversi.

'Non ho mai fatto quello che hai fatto tu, ma so medicare le ferite perché l'ho sempre fatto con mia madre' dice lui sorridendo.

'Era una donna bellissima. Lunghi capelli castani e labbra sottili. Era gentile con tutti, adorava aiutare gli altri. Era coraggiosa e amava con tutto il cuore'

LOST- L'unico ostacolo sei tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora