Lo sai cosa vuol dire?

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La mattina arriva presto e inizio a cambiarmi per la colazione. Vedo il mio riflesso nello specchio proprio davanti al lavandino. Capelli lunghi e lisci mi coprono le spalle. Ho le solite labbra morbide e la carnagione sempre troppo chiara. Gli occhi sono contornati da una striscia di matita nera e le ciglia sono allungate da un tocco di mascara.

Distolgo lo sguardo dalla mia figura ed esco dalla stanza. Mi fermo in tempo prima di schiantarmi contro un ragazzo con solo un asciugamano in vita. Lui tira dritto senza neanche accorgersi di me. Loro sono così, sempre di corsa e sempre imprevedibili. Così vivi.

Arrivata alla mensa un odore di caffè mi avvolge. Prendo la mia colazione e mi siedo nel tavolo in fondo. Dopo poco i tre ragazzi entrano nella mensa e si siedono nel mio stesso tavolo. Lorenzo mi sorride e mi rivolge la parola.

'Ora ti siedi anche nel nostro tavolo?'

Solo ora mi ricordo della prima volta che li ho visti nella mensa. Si sedevano esattamente su questo tavolo quindi faccio per andarmene ma Nicolò mi ferma.

'Resta, non dai fastidio.'

Riccardo si siede al tavolo e mi guarda storto.

'te ne devi andare' mi dice guardandomi con gli occhi socchiusi. Rimango sorpresa dalle sue parole, così come gli altri due ragazzi al tavolo con noi. Il brusio della mensa diminuisce e sento qualche paia di occhi su di noi.

'Perchè?' gli chiedo ferita.

'Non ti voglio qui' dice serio. Lorenzo guarda la sua colazione ammutolito mentre Nicolò uccide Riccardo con lo sguardo. Ma io non ho nessuna intenzione di alzarmi.

'Se non vuoi stare con me puoi anche andare via' dico non staccando i miei occhi dai suoi. Tutta la mensa, compresi Nic e Lorenzo ci guardano sorpresi e incuriositi. Riccardo si alza dal tavolo ed esce dalla mensa. Una votla fuori il silenzio circonda la mensa.

'Non avete nient'altro da fare?' dico alterata alzando la voce. Le persone nella mensa riprendono a parlare tra di loro mentre i due ragazzi davanti a me sorridono.

'Però! Ha grinta eh?' dice Lorenzo rivolgendosi a Nicolò che scuotendo la testa torna a mangiare la sua colazione. Non capisco perchè Riccardo si sia comportato così con me. dovrei sentirmi fiera di me per avergli tenuto testa ma la verità è che sono delusa da lui. Ho come l' impressione che lui non mi creda abbastanza forte per affrontare questa storia. Per spostare l'attenzione su di me decido di cambiare discorso.

'Nic, che cosa significano quei segni sui vostri fascicoli?' chiedo finendo il mio caffè.

'Non abbiamo ancora capito il significato, il primo a trovarli è stato Riccardo.'

'Noi li abbiamo usati per 'marchiare' il nostro gruppo.' Completa Lorenzo.

'Quindi non significano nulla?' chiedo un po' scettica.

'Sinceramente non penso che siano stati disegnati a caso... insomma chi è che mette un passaggio segreto in una scuola?' risponde Lollo.

'Con solo 8 chiavi a disposizione' aggiunge Harry.

Rifletto su un possibile significato. Guardo gli altri gruppi di ragazzi che mangiano e chiacchierano animatamente e mi chiedo perché anche io non possa avere un semplice gruppo di amici, che non siano omicidi o stronzi. Il suono di una voce metallica che riempie la stanza mi distrae dai miei pensieri.

'Federica Vitale in presidenza per favore'

Dopo aver ascoltato il messaggio Lorenzo si mette a ridere.

'Uuh ma allora sei proprio una cattiva ragazza' dice ridendo. Mentre prende un sorso di caffè, Nic gli tira una pacca sul collo. Rido mentre Lollo sta quasi per affogarsi.

LOST- L'unico ostacolo sei tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora