Capitolo 29

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Scusate scusate scusate se in questi mesi non ho aggiornato ma ho iniziato l'università e sono stata impegnatissima. Scusate ancora e buona lettura
BOOM!
-Cazzo!-

Sentii sussurrare dopo un improvviso botto che mi fece svegliare di soprassalto. Non capivo da dove provenisse so solo che ci misi qualche istante per capire dov'ero.
Chiusi gli occhi passandomi una mano sul viso cercando magicamente di sgonfiare gli occhi che sentivo pesanti.
La sera prima avevo pianto a dirotto fra le braccia di Ryan e sapevo che quella mattina i miei occhi sarebbero stati orribili.

Sentii trafficare al piano di sotto ma non riuscivo a capire cosa stava succedendo.
Mi girai per vedere se Ryan stava ancora dormendo ma non c'era nessuno accanto a me.
Così scostai le coperte e mi alzai.
Mi diressi al piano di sotto dove trovai un Ryan intento a cercare qualcosa in una scatola che sembrava contenere degli attrezzi.
-Che stai facendo?-chiesi strofinandomi gli occhi.
Alzó di scatto la testa e potevo vedere che in mano aveva un foglio.
-Buongiorno!-disse sorridendo -Sto cercando una chiave inglese-
Mi avvicinai per cercare di aiutarlo.
-Che chiave ti serve?-
Lo vidi fare un espressione così concentrata che mi venne quasi da ridere.
-Una da 8-
Abbassai lo sguardo e la trovai subito, la presi e gliela porsi senza dire niente.
Lui guardó prima me poi la chiave e infine la scatola.
-Come hai fatto?-
Alzai le spalle -Le riconosco-
La prese in mano e mi scrutó attentamente
-Sei sicura di essere una studentessa universitaria e non una serial killer?-
Feci una piccola risata -Sicura!-
Mi alzai e lui fece lo stesso
-Vieni ti ho fatto del caffè-
Lo seguii in cucina dove mi sedetti su uno sgabello mentre mi passava una tazza fumante.
-Grazie-dissi rigirandomi il bicchiere fra le mani.
-Come ti senti?-
Si mise seduto vicino a me e io annuì
-Meglio. A parte gli occhi a palla-
-Hai dormito?-
-Si abbastanza-
Lo vidi annuire per poi giocherellare con le mani.
-Senti so che forse non è il momento ma...vorrei fare una cosa insieme a te-
Oh oh.
Mi girai per fissarlo e in lui vidi solo imbarazzo
-Riguarda il sesso?-sussurrai
-No no! Anche se mi piacerebbe ma tu non sei nelle condizioni. Quello che voglio fare è un'altra cosa-
-Cosa?-
Ero troppo curiosa! Ma una parte di me non lo voleva sapere.
-Vorrei rifare la staccionata con te-
Abbassai lo sguardo al solo pensiero di quanto ci avevo messo a farla la prima volta e come l'avevo ritrovata al mio ritorno.
Ancora avevo i brividi.
-Ryan...-iniziai ma fui subito interrotta.
-Lo so che non te la senti ma vorrei rifarla insieme a te. Sento che lo devo fare, ne ho bisogno.-spiegó
Buttai fuori un po' d'aria che si era incastrata nei polmoni e mi girai verso di lui con tutto il corpo.
Mancava solo una settimana alla mia partenza e rifare la staccionata non era nei miei programmi. Però dai suoi occhi vedevo il bisogno.
-Perché?-gli chiesi posando le mani sulle ginocchia.
-Perché ho già spezzato due cose e almeno una vorrei aggiustarla-
Aggrottai la fronte non capendo il senso della sua frase.
-Cos'altro hai spezzato?-
Lo vidi fare una risata amara -Il tuo cuore con la mia confessione-
Rimasi in silenzio non sapendo cosa rispondere.
Non avevo ancora il cuore spezzato ma conoscendomi sapevo che quando me ne sarei andata quella piccola scatoletta in cui avevo rinchiuso un sacco di cose si sarebbe rotta.
-Ok va bene, facciamola-
E lui rispose con un sorriso a trentadue denti.

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