Capitolo 36

1.2K 45 0
                                    

Svegliarsi sentendo le braccia di un uomo avvolgerti in modo delicato ma allo stesso deciso credo che sia la cosa più bella del mondo.
Ti fa sentire protetta, sicura, amata e importante.
Ripenso continuamente a quello che abbiamo fatto stanotte e non riesco a trattenere un sorriso. Non mi sembra ancora vero che Ryan è di nuovo qui, nel mio letto con me.

Mi giro piano cercando di non svegliarlo e incomincio a guardarlo incantata, dorme beatamente e credo che sia il ragazzo più bello del mondo. Sono passati due anni da quando ci siamo visti l'ultima volta e lui non è cambiato affatto se non per un filo di barba. Ha sempre i suoi lineamenti decisi ma allo stesso tempo dolci. Le sue labbra...dio che labbra.
Cerco di alzarmi senza fare rumore, mi metto la sua maglia e mi affaccio alla finestra per vedere l'oceano di fronte a me.
Sembra ieri che me ne sono andata da qui e invece...
-Erin!- sento chiamarmi dal letto da una voce assonnata.
Mi volto e lo vedo che con il braccio sta toccando lo spazio vuoto lasciato da me, ha il lenzuolo che gli copre fino ai fianchi mentre la sua schiena è completamente scoperta se non per un tatuaggio che non sono ancora riuscita a vedere bene.
-Ehi- mi avvicino rimettendomi di fianco a lui che ne approfitta per tirarmi di più vicino a lui.
-Sei molto sexy con la mia maglia addosso- anche di prima mattina riesce ad avere un tono così sensuale.
Faccio una piccola risata accarezzandogli una guancia e vedo che chiude gli occhi beandosi del mio tocco.
-Pensavo che te ne fossi andata- disse riaprendo gli occhi
Aggrotto la fronte -Perché?-
Fece un alzata di spalle -Perché pensavo che ti fossi pentita per stanotte-
Scuoto la testa -No non mi sono pentita anzi...-
Fece un sorriso malizioso e lo vidi appoggiare la testa su un gomito.
-È stato fantastico-sussurró dandomi un piccolo bacio sul l'angolo della bocca.
Annuì.
-Quindi starai qui per tutta l'estate?-
Annuì cercando di trattenere una piccola risata, non sapevo come avrebbe preso quello che volevo dirgli e volevo aspettare un attimo giusto per capire cosa ci poteva essere tra di noi, ma la mia espressione mi tradì.
-Cosa c'è che mi nascondi?-chiese facendomi il solletico su un fianco e risi di cuore avvicinandomi di più a lui.
-Sai che ti ho detto che mi avevano assunto in un ospedale?-
-Si certo-
-Però non ti ho detto in quale e dove-
Vidi i suoi occhi illuminarsi -Che cosa mi stai dicendo?-
-L'ospedale è qui in California-dissi mordendomi il labbro.
Sgranó gli occhi e vidi le sue rotelle nel cervello elaborare quello che gli avevo appena detto.
-Vuoi...vuoi dire che verrai a stare qui?-sussurró emozionato
Annuì -Si devo sistemare solo delle cose per la casa ma...- non riuscì a terminare la frase che si fiondò sulle mie labbra e mi bació.
-Dimmi che non è uno scherzo?-chiese continuando a baciarmi.
-Non lo è-sussurrai accarezzandogli la schiena.
Lo vidi staccarsi di botto e mi allarmai ma quando vidi sul suo viso un sorriso a trentadue denti mi rilassai.
-Non ci posso credere-disse abbracciandomi forte.
Risi di cuore. Non potevo crederci neanche io.

-Sono così felice per voi due! Ancora non ci credo che non me lo hai detto prima!-disse tutta felice Cleve al telefono.
Feci una piccola risata -Lo so volevo che fosse una sorpresa ma sai che non riesco a stare zitta più di tanto-
-Si lo so! E adesso con Ryan cosa pensi di fare?-mi chiese
Mi affacciai sul porticato per vederlo aspettare sulla tavola da surf l'onda perfetta.
-Spero che possa funzionare, ho aspettato così tanto e ora che siamo entrambi qui...non so spero che vada tutto bene-
-Erin, Ryan ti ama da morire! Funzionerà! Stai tranquilla-
-Lo spero..-
-Ora ti lascio vado a fare un bagno. Ci sentiamo presto-
-Va bene mi raccomando divertitevi e salutami Tommy-
-Sarà fatto-
E riattaccai.
Feci un respiro profondo e scesi gli scalini in direzione della spiaggia, mi sedetti sulla sabbia e chiusi gli occhi beandomi della brezza dell'oceano.
Dio come mi era mancato questo posto.
-Piccola tutto bene?-
Aprii gli occhi e vidi Ryan avvicinarsi a petto nudo tutto bagnato e con la tavolo da surf in mano. Mamma mia quanto era figo!
-Si tutto bene- dissi facendo un sorriso.
Si sedette vicino a me e mi diede un bacio sulle labbra.
-Hai sentito Cleve?-
Annuì -Si, ha detto che si stanno divertendo un mondo e ti saluta-
-Sono contento per loro-
Mi voltai per guardarlo e non potei non notare il tatuaggio sulla sua scapola sinistra.
-Ti piace quello che vedi?-chiese girandosi a guardarmi.
Arrossì -Si molto...però stavo guardando quello-indicai il tatuaggio e lo vidi fare una piccola risata
-Cosa significa?-chiesi
Lo vidi alzare un sopracciglio -Davvero non lo hai capito?-
Scossi la testa -Non mi sono concentrata molto nel capirlo-
Lo vidi darmi la schiena -Concentrati e dimmi cos'è- disse.
Lo fissai attentamente e vidi una piccola staccionata circondare un cuore.
Aggrottai la fronte non capendo ma quando notai i dettagli perfetti sgranai gli occhi.
-L'hai capito?-
-È la nostra staccionata-sussurrai
Si voltó verso di me e annuì
-L'ho fatto il giorno dopo che ci siamo visti nella tua stanza a Yale. Ero a pezzi per quello che stava accadendo tra noi ma non ho mai smesso di crederci. In quella staccionata abbiamo messo entrambi amore e dolore-
Feci una smorfia ricordandomi del giorno in cui ritornai qui e vidi il mio lavoro amato distrutto da lui.
-...Non ho mai smesso di sperare che un giorno ci saremo rincontrati. E mi promisi che se quel giorno fosse arrivato non ti avrei più lasciato-confessó appoggiando il mento sulla sua spalla.
-Non so che dire...-dissi cercando di trattenere le lacrime.
Alzó una mano accarezzandomi una guancia
-Non servono parole, basta che mi dici che ci sei, che rimarrai qui, che resterai con me, che sarai la mia ragazza, la mia migliore amica, che sarai il mio tutto-
Ok...le lacrime mi stavano già rigando il viso.
Come potevo non amare l'uomo che era davanti a me?!
-Ryan ho sempre voluto essere il tuo tutto come tu lo sei per me- dissi con voce tremante.
Fece un grande sorriso e lo vidi alzarsi per poi prendermi dalle braccia e abbracciarmi facendo tante giravolte che mi fecero ridere.
Finalmente ci eravamo ritrovati.

Distance HeartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora