Capitolo 33

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Dopo due mesi
-Cleve non ricominciare! Sai che non posso venire adesso, devo preparare gli esami!-spiegai alla mia amica tenendo il telefono incastrato tra l' orecchio e la spalla, mentre cercavo disperatamente le chiavi della mia camera.
-Ma andiamo Erin! Gli esami sono a gennaio, è solo ottobre, hai tutto il tempo per prepararti e poi si tratta solo di una settimana-
Sospirai mentre aprivo la porta della camera e buttai velocemente i libri e la borsa sul letto.
-Te l'ho detto Cleve ora non posso permettermelo, neanche economicamente- dissi sedendomi sul letto.
-Ok va bene...però appena riesci vieni! Così ci vediamo e parliamo!-
-Potresti venire anche tu qualche volta!-
-Lo so, ora devo andare ci sentiamo. Un bacio-
E riattaccó.
Chiusi la chiamata e buttai il telefono sul letto.
Feci un respiro profondo e posai il mio sguardo fuori dalla finestra della mia camera.
Erano passati circa due mesi da quando ero ritornata a Yale, due mesi da quando avevo visto per l'ultima volta Cleve e quasi un mese da quando io e Ryan avevamo chiuso.
Dopo quasi un mese di sole chiamate cercai di fare mente locale e pensare bene a quello che mi aspettava... avere un fidanzato militare non era semplice e in quel momento non avevo le forze per mandare avanti una relazione così difficile sopratutto a distanza.
Sia che lui era in caserma o che era in California chilometri e chilometri ci avrebbero diviso sempre.
Non stavo bene..per niente! Specialmente quando sentivo Cleve felice al telefono che mi raccontava che il suo lavoro all'asilo andava a gonfie vele e la sua relazione con Tommy anche.
Ero felice per lei, davvero...ma quando sarebbe stato il mio turno per essere serena?!

POV's Ryan
-Sei sicuro che è l'indirizzo giusto amico?-chiesi a Tommy mentre preparavo per l'ennesima volta le valigie.
-Sicuro, se non ti fidi puoi chiedere a Cleve!-
-Qualcuno mi ha chiamato?-entró in camera Cleve con il telefono in mano.
Le feci cenno verso il cellulare e la vidi stringere le labbra.
-L'hai sentita?-chiesi fermandomi nel piegare i vestiti.
Annuì tristemente -Si, ma dice che non può venire, non se lo può permettere economicamente. Sta aiutando con il suo lavoro sua madre e sapete come è fatta! Preferisce vedere sereni gli altri piuttosto che lei stessa-
Disse tutto quello con un velo di tristezza.
Aveva dannatamente ragione, non conoscevo alla perfezione Erin ma per quel poco che potevo sapevo che aveva un cuore enorme, era altruista e si spaccava in quattro per far felici tutti, eccetto me.
Mi ricordo come se fosse stato ieri il giorno in cui ha deciso di interrompere la nostra relazione. Quel giorno avevo appena finito il turno e ogni sera vedere il suo nome sul display mi faceva ritornare il sorriso ma non quella sera.
Mi disse che si conosceva e sapeva che non sarebbe stata capace di mandare avanti una relazione a distanza sopratutto con un militare.
A quelle parole qualcosa dentro di me si era rotto e si spezzó del tutto quando mi disse
" mi dispiace Ryan io ti amo davvero ma tu meriti qualcuno migliore di me che ti stia sempre vicino e non una sfigata che non sa gestire niente nella sua vita."
E con quelle parole chiuse la chiamata.
Ero rimasto a fissare il telefono per non so quanto tempo quella notte, volevo chiamarla e dirle che avrei preso il primo volo e sarei corso da lei ma non potevo...

-Ryan? Ryan?- Mi richiamó dai miei pensieri Tommy
Scossi la testa e mi girai verso Cleve
-Allora in che camera alloggia?-

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