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Dust's pov

Ma che cazzo avevo fatto, avevo baciato Blue... mi sentivo così in imbarazzo. Ma lui aveva ricambiato... sentivo ancora il suo sapore: tacos. Proprio così, Blueberry sapeva di tacos. Mi chiusi in camera mia, mi lasciai cadere a terra. Avevo la testa fra le ginocchia, ero così confuso...

Papyrus: Quindi le cose vanno così... tu che hai fatto fuori tutti quelli del nostro mondo, senza la minima pietà; ti sei innamorato di quel coso tutto eh qual è la parola... carino... coccoloso... ah si, bellissimo giusto?  Lui è così per te o mi sbaglio?

Io: Basta Papyrus, io non ho mai detto questo!

Lui rise con la sua voce stridula per poi tornare a guardarmi.

Papyrus: ne sei sicuro? Io sono dentro la tua testa, io vedo tutti i tuoi pensieri. Vorresti proteggerlo vero?

Io annuii, volevo proteggerlo a tutti i costi, anche se ciò poteva significare farmi del male.

Papyrus: Allora è meglio che lo allontani da te, tu stesso sei un pericolo!

Lui rise ma aveva ragione, ero troppo pericoloso per quel piccolo scheletro dagli occhi blu. Probabilmente la Mob lo avrebbe torturato e lui non sarebbe sopravvissuto o ne sarebbe uscito traumatizzato. Non potevo permetterlo! Uscii dalla camera e andai a controllare a Blueberry. Era in camera sua, guardava il soffitto, chissà cosa pensava.

Io: Blue, ti piacerebbe...tornare ad Underswap?

Lui mi guardò, era perplesso ma poi lui sorrise. Si alzò e venne da me prendendomi per le mani.

Blue: Solo se anche tu verrai co me! Voglio farti conoscere il mio mondo!

Così piccolo ed innocente, era possibile che si era affezionato a me?

Io: Ma Blue... io...

Blueberry: Dust, so che anche tu hai del buono, forza, vieni con me ma prima... dobbiamo salvare i miei amici!

Era euforico, quel piccoletto riusciva a mettere allegria ed ottimismo anche a me.

Io: Ok... ma tu cerca di non ferirti ok?

Lui annuì e mi abbracciò così forte che fra poco mi spezzava anche le ossa. Stranamente ricambiai l'abbraccio . Stavo cambiando, lui mi stava cambiando in meglio.

Blueberry: grazie mille Dust, non saprò mai come ringraziarti! Non vedo l'ora di rivedere Papy e di salvare i miei due amici!

Prbabilmente dopo aver salvato i suoi due amici e averlo riportato nel suo mondo, sarei tornato nel mio mondo, dopotutto, lui dopo essere tornato a casa sua, si sarebbe dimenticato di me visto che avrebbe potuto rivedere chi gli era caro. Non avrebbe più pensato a me. Perché mai lui che era pieno di amici, doveva stare con uno come me? E pensare che io ci speravo, sperare che lui scegliesse di stare con me? Sicuramente lui avrebbe preferito vivere la sua vita normalmente, la vita che aveva prima che io lo catturassi. Sospirai, ormai quel che era fatto era fatto. Sicuramente la Mob mi avrebbe cacciato dalla squadra, prima mi avrebbe picchiato per la mia "infedeltà" e poi mi avrebbe lasciato solo a marcire nel mio Au senza nessun'altra forma di vita a parte me, se ovviamente mi avrebbero lasciato in vita.Sciolsi l'abbraccio fra me e il piccoletto e lo guardai nei suoi occhioni blu.

Io: Domani partiremo presto, ti conviene andare a dormire.

Blueberry: Dust... vorrei... che tu dormissi con me...

Era così dolce, come potevo dirgli di no, sorrisi.

Io: ok.

Blueberry: Yeee! Mi leggi anche una storia? Papyrus me ne leggeva sempre una prima di andare a dormire!

Io: Ok, mettiti nel letto che io ti prendo un libro.

Proprio come pensavo, lui mi avrebbe dimenticato una volta finito il viaggio. Lui pensava sempre a suo fratello, si vedeva lontano un miglio che gli mancava. Presi un libro, Fluffy Bunny, il preferito di mio fratello. Mi sedetti accanto a lui ed iniziai a leggere. Finalmente dopo un po' s'addormentò. Era bellissimo anche quando dormiva. Scesi le scale ed andai in soggiorno. C'era un pianoforte: era di Undyne prima ma l'avevo voluto portare a casa mia. Era rilassante suonarlo. Mi sedetti ed iniziai a suonarlo. (Vi consiglio di sentire ora la canzone del video sopra) Le mie dita scorrevano lente ed aggraziate nella tastiera. Pian piano acceleravo ma facevo pur sempre una melodia dolce. Mi sentivo calmo, la musica mi calmava, soprattutto quella classica. Mi faceva venire in mente tanti ricordi. Alcuni felici, altri tristi altri tragici e folli. Ma quella volta no. Pensavo a lui. La sinfonia era dolce, come lui. Ma era anche molto triste, come me. Era un mix fra me e lui. L'inizio era dolce ma pian piano, diventava più triste. Ma all'ultimo, diventava come prima, dolce e calma ma si abbassava pian piano il tono. Un tempo usavo un trombone. Ma decisi di non usarlo più molto tempo prima. Cercavo qualcosa di calmo, con un tono più dolce e pacato. Il pianoforte. Bello, elegante e con quel suono melodioso che ti calmava l'animo in pochi istanti con la giusta melodia. Avevo sentito dire che i suoni esterni potevano influenare i sogni, Blue stava sognando. Magari sentendo ciò che stavo suonando, avrebbe sognato qualcosa di bello e dolce come lui, magari il suo mondo, la sua casa, i suoi amici e tutto ciò che gli piaceva. Io non avevo sogni. Ormai il mio unico sogno era lui, stava con me da pochi giorni ma non mi importava, mi ero affezionato a lui. Mi aveva trasformato in qualcuno che non ero da così tanto tempo: me stesso. Il me stesso che ci teneva a suo fratello, il me stesso che ci teneva ai suoi amici e che avrebbe fatto di tutto per proteggerli, il me stesso innocuo. Il vecchio me. Il me che ora grazie a lui si stava risvegliando, quello che era stato sommerso dall'odio e che affogato in esso; grazie a quell'esserino, stava riemergendo. Forse ora quel mare d'odio si sarebbe dileguato. Quel bambino, mi aveva rovinato la vita, mi aveva reso quello che non sarei mai voluto essere. Ma in quei giorni, stavo ritornando a vivere. Ma sapevo perfettamente che presto, sarei ritornato ad essere quel mostro insensibile e che chi ero veramente, sarebbe tornato ad annegare nell'oceano d'odio che avevo dentro. Finii di suonare quella candida musica, mi alzai dal piano forte, mi voltai verso le scale e davanti a me c'era Blueberry. Mi sorrideva dolcemente, come solo lui sapeva fare.

Blueberry: Dust, non sapevo sapessi suonare il piano... sei così bravo! Potresti... continuare a suonare...

Io annuii, mi risedetti me anche lui si sedette accanto a me. Iniziai a suonare mentre lui, mi guardava con aria sognante. Continuammo così per molto, lui si addormentò sulla mia spalla. Smisi di suonare, lo presi in braccio a mo' di sposa e lo poggiai sul divano. Tornai al pianoforte e continuai a suonare. A volte gli lanciavo qualche sguardo fugace ed inviolivo. Forse era vero, mi ero veramente innamorato di quel piccoletto che mi stava riempendo la vita di sentimenti ed emozioni che non provavo da anni e alcune che mi erano nuove fino a quel momento. Finii di suonare, mi alzai, presi Blue e lo portai in camera sua. Lo coricai nel letto e mi misi insieme a lui. Gli presi una mano e mi addormentai anch'io, sperando di poter dormire senza fare incubi su quei giorni fatali di tanti anni fa.

Angolo autrice (leggete per favore)

Salve a tutti! Scusatemi per il ritardo nella pubblicazione del capitolo ma ho avuto diversi impegni. Spero che questo capitolo pieni di feelings vi sia piaciuto e se è così, lasciate un commento e una stellina! Ci vediamo al prossimo capitolo che molto probabilmente sarà incentrata sull'Errorink! (ammettiamolo, più o meno tutti voi aspettavate proprio la parte Errorink) Poi scrivete nei commenti con chi volete che venga shippato Dream in questa storia e la ship con più commenti, sarà inserita nella storia. Detto questo, al prossimo capitolo!


DustBerry: amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora