capitolo 9

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Ink's pov

Ero nella buia cantina di Fell, si poteva perfettamente sentire la puzza di muffa; che schifo! Mi sedetti a terra, dovevo pensare ad un modo per fuggire da quella orribile cantina infestata dai topi e dalla sporcizia. E dovevo anche trovare un modo per salvare i miei due amici. Dream era con Nightmare e sicuramente il re degli incubi l'avrebbe torturato a causo dell'odio che provava per il fratello e dovevo salvare anche Blue che era fra le grinfie dello spietato e sadico Dust che sicuramente, avrebbe ridotto in polvere il povero piccolo ed innocente Blueberry. D'un tratto un portale glitchato s'aprì da cui uscì il mio più grande nemico: Error. Lo scheletro nero venne verso di me, aveva un sorriso compiaciuto: mi faceva salire il nervoso.

Error: Guarda chi si rivede, Ink. Ma che ci fai in questa cantina?

Io:Sono qui in vacanza...Cretino mi hanno catturato!

Error : senti coso, se vuoi ti posso portare con me...

Io: e perché faresti questo?

Error: Perché diciamocelo, non c'è tanto gusto a distruggere Au se non posso combattere contro te e se qualcuno dovesse distruggerti, preferirei essere io; invece che quella banda di alcolisti narcisisti anonimi che diciamocelo, tanto anonimi non sono. Concordi con me?

Io: Non per cosa ma penso che hai ragione, meglio essere distrutto da te che da loro!

Perfetto, Error mi avrebbe portato fuori da questa topaia, sarei scappato da lui e avrei salvato i miei amici. Quello si che si poteva considerare una botta di fortuna! O almeno credevo.

Error: Ok Ink...

Error mi prese con i suoi fili e ci teletrasportammo in un Au che avevo visto da lontamo molte volte: Errortale. Ok, ero pienamente nei guai: mi trovavo ad Errortale senza il mio pennello e per di più ero da solo con il distruttore di Au per eccellenza cioè il mio nemico Error.

Error: Allora Ink, non puoi lasciare il mio Au perché se la Mob ti trova, siamo pienamente nei guai. Quindi per ora, finchè non avrai il tuo pennello e non ti sarai rimesso, starai a casa mia.

Io: ok ma promettimi che non mi ridurrai in polvere ora.

Error: ok, dopotutto, non c'è molto gusto nel distruggerti senza che tu possa opporre resistenza, si rovinerebbe il divertimento.

Lo scheletro nero rise ma iniziò a glitchare, dei fili blu uscirono dalle sue dita e dalla faccia che fece Error, non era lui a controllarli. Prese velocemente dalla tasca degli occhiali e se li mise, tirò un sospiro di sollievo e mi guardò.

Error: Smettila di guardarmi, mi da fastidio.

Mi faceva pena, cercai di avvicinarmi a lui, volevo provare ad aiutarlo. Poteva anche essere il mio nemico ma anche lui aveva bisogno del mio aiuto. Ma lui mi allontanò.

Error: Non ti azzardare a toccarmi!

Io: Perché Error? Che ti prende? E perché quei fili erano usciti così all'improvviso?

Error: Non ti preoccupare, è normale quando quei fili escono così all' improvviso e non riesco a controllarli, succede quando non... indosso questi occhiali per molto tempo. E poi, non m piace essere toccato...

Io: Error, tu hai paura del contatto fisico?

Error: Ink, fatti i fatti tuoi per una buona volta! Vado in camer mia, non mi rompere. Anzi, a quest'ora fanno un programma che io adoro, lasciami in pace ok? Vai ad esplorare la casa ma non entrare in camera mia o ti frantumo l'anima!

Io: I-io non ho un'anima...

Error: ah... allora ti frantumo il cranio, pittore da quattro soldi. Ed ora lasciami in pace, devo guardare la Tv...

Io me ne andai dal salotto ed iniziai ad esplorare la casa. Era abbastanza grande ma era poco colorata, mi metteva ansia. Ho sempre odiato vedere le pareti bianche, mi ricordano gli anni passati in solitudine nel void. Bianco, c'era solo il bianco intorno a me, il nulla più assoluto. Entrai in una stanza che era aperta, le pareti erano blu, c'era un letto, una scrivania e una libreria ma al posto dei libri, c'erano delle bambole e delle marionette che dovevano rappresentare i Sans di tutti gli Au. A primo impatto vidi Classic, Fell, Lust, Horror, Dust, Dream e Blueberry... ma io non c'ero.  Guardai bene la scrivania, c'era una marionetta. Mi ci avvicinai e la marionetta in questione era quella che rappresentava me ma... era rotta. Era piena di crepature, crepature create dai fili di Error. Lui mi odiava, mi odiava così tanto che aveva fatto una bambola che mi somigliasse per sfogare la sua rabbia che aveva nei miei confronti. Forse era meglio se rimanevo con la Mob. Sicuramente Error non avrebbe esitato a farmi diventare polvere mentre dormivo, lui era bravo a mentire allora. E io che come un idiota ci avevo creduto, credere che uno come lui potesse trattenersi dal far diventare polvere al vento il suo nemico: era una cosa da veri pazzi. Non volevo morire così, volevo continuare a vivere, volevo salvare i miei amici. C'era solo una scelta da fare. Se non potevo andarmene da Errortale a causa della Mob e se Error poteva fare di me ciò che voleva mentre dormivo, dovevo trovare il modo di non dormire; così era sicuro che non mi avrebbe fatto niente. Presi la bambola ed andai in cucina, mi feci un caffè ed iniziai a sorseggiarlo. Guardavo Error dallo stipite della porta. Era nel divano e guardava... Undendernovela? Ma seriamente il potente distruttore più temuto fra gli Au guardava quel programma da donne disperate? Ma era serio? Quello scheletro, non lo avrei mai capito, o almeno così credevo. Solo in quel momento mi resi conto di alcune cose. Lui era solo, ogni volta che controllavo il suo Au, era da solo. Lui aveva paura del contatto fisico, soffriva d'afefobia (la fobia di essere toccati per chi non lo sapesse). Forse anche lui come me era stato da solo per anni. Forse lui aveva trovato il conforto nel distruggere, io invece avevo trovato conforto nel creare. Lui forse era diventato così per mancanza d'affetto e di attenzioni e forse credeva che portando distruzione, avrebbe trovato qualcuno che si potesse preoccupare per lui, qualcuno che si accorgesse che lui non stava bene; che lui soffriva la solitudine. Cercava qualcuno che lo capisse, come me. Anche se eravamo gli opposti, forse io e lui avevamo qualcosa in comune.  Forse non eravamo così diversi in fondo: entrambi abbiamo sofferto la solitudine, entrambi abbiamo trovato il conforto in un'azione specifica che per noi, doveva far in modo che almeno una persona ci volesse bene. Entrambi cercavamo qualcuno che ci capisse e che ci consolasse, qualcuno che ci dicesse che ora era con noi, che non ci avrebbe mai lasciato e che ora sarebbe andato tutto bene. Ma quella persona, non era mai arrivata. O almeno così credevamo...

Spazio autrice

Salve a tutti! Come promesso, ecco a voi il primo capitolo dell'Errorink in questa storia! Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che lasciate un commento e una stellina! A proposito, se volete che faccia un libro dedicato solamente all'Errorink ma che è collegato a questa storia o che abbia una trama a parte che non abbia a che fare con questa storia, ditemelo pure! Poi vorrei anche scrivere una X reader ma c'è un problemino: esistono troppi Sans e Papyrus e quindi non saprei chi scegliere (si lo so, sono troppo indecisa ma che ci posso fare, sono fatta così) quindi se avete qualche preferenza, scrivetelo nei commendi o mandatemi un messaggio privato e il Sans/Papyrus con più voti, sarà il protagonista maschile della Xreader!

Detto questo, ringrazio di cuore voi lettori e soprattutto @@shining-Ink  e @@SophieBrierwood (spero che questa volta sono riuscita a taggare, se non ci sono riuscita, pazienza, basta che sappiate che vi ringrazio) ora vado, forse ora farò anche un altro capitolo se ci riesco, altrimenti lo faccio domani.

DustBerry: amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora