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Dust's pov

Non sapevo spiegare il perché quando lo scheletro in blu se n'era andato sentii una strana fitta all'anima. Come se dentro me lo conoscessi veramente e non solo, come se fra me e lui ci fosse stato qualcosa di più di una semplice amicizia. Che Swapfell mi avesse ingannato dicendomi che invece io e lui eravamo fidanzati? Era molto probabile dopotutto, avevo trovato nella tasca dei miei pantaloni il foulard blu del piccoletto. Che loro avessero ragione? Lasciai Sadist con la madre e me ne andai. Mi nascosi dietro un masso e mi sedetti. Portai le ginocchia al petto e misi le mie mani sulle tempie, ero così confuso. A chi dovevo dare ascolto? A Swapfell o a quel piccolo scheletro carino che se non erravo si chiamava Blueberry? Perché la mia mente doveva essere così confusionaria? Però io l'avevo visto, avevo visto Blueberry nei miei sogni. Lo vedevo con me a rincorrere le farfalle, seduto accanto a me mentre suonavo il pianoforte e lui mi guardava con aria sognante e poi... io in lacrime, inginocchiato davanti a lui che gli dicevo delle cose che non riuscivo a sentire ma che nonostante ciò; mi facevano venire le lacrime agli occhi e una morsa forte al cuore. Che quelli che io reputavo sogni in realtà fossero stati i miei ricordi perduti? Io non facevo mai sogni su Swapfell, non provavo delle strane sensazioni quando lo vedevo o solo quando nominavo il suo nome. Invece anche quando non sapevo il nome di Blueberry, al solo pensare a quella figura che appariva nei miei sogni sentivo delle strane emozioni che sicuramente prima avevo provato nonostante in quel momento pensavo di non averle mai provate. Quegli occhi, erano delusi si vedeva, lui era deluso... da me. Ma perché il pensiero di averlo deluso mi faceva stare così male? Sentivo in me strani presentimenti. Sentivo di non potermi più fidare della Mob, sentivo di non potermi fidare di Blackberry e sentivo che invece io e Blueberry eravamo un qualcosa che nella mia mente suonava come "innamorati" e "amanti". Mi alzai, dovevo andarmene da quel posto. Ma come avrei fatto con il piccolo Sadist? Lui è mio figlio, non voglio lasciarlo da solo con il nano ciclato? Aspetta, nano ciclato? Perché quel nomignolo dedicato a Swapfell era emerso nella mia mente così all'improvviso? Forse prima lo chiamavo così?  Ma non era importante sapere il perché del nomignolo, dovevo trovare una soluzione per Sadist. Nel frattempo io mi dirigevo verso la dimora dello scheletro basso con il foulard rosso. Entrai e lo vidi cullare dolcemente il piccolo, sembrava così dolce ed affettuoso che mi dispiaceva lasciarlo da solo insieme al piccolino. Swapfell mi sorrise dolcemente, io ricambiai e mi avvicinai al piccolo scheletrino.  I suoi occhi erano favolosi: l'occhio sinistro era azzurro come quello di Swapfell mentre quello destro era rosso e azzurro come il mio occhio destro ma lui aveva un piccolo taglietto sotto esso, sicuramente ereditato dalla madre.

Io: Posso prenderlo i braccio?

S.F: Certamente Dust, è anche tuo figlio dopotutto!

Lo presi ed iniziai a cullarlo, era così carino, mi sorrideva innocentemente. Come poteva il figlio i due cattivi essere così innocente? Sorrisi d'impulso, era veramente piccolo e sapere che ero stato anche grazie a me se era nato mi riempiva di gioia e per qualche momento mi distraeva da tutti i miei pensieri e le mie preoccupazioni.  Sicuramente Papyrus sarebbe stato felice di vedere suo nipote e di vedere fra le braccia del suo Sans sua figlia, la piccola Beta. Chissà dov'era andato...

Papyrus pov's

Core Frisk mi aveva portato ad Underswap, l'Au di Blueberry. Io andavo molto d'accordo con Carrot, sicuramente avrebbe accettato i ospitarmi nel suo Au da quello che mi ha detto la bambina che a quanto pare sa tutto di tutti. Bussai alla porta di casa di Honey e venne lui stesso ad aprirmi.

Carrot; Hey che ci fai qui?

Io: Senti ma avresti un posto dove ospitare me e la mia piccola?

Dissi mostrandogli Beta che dormiva beatamente avvolta solamente da un leggero foulard rosso. Lui annuì e mi fece accomodare in casa. L'ambiente era abbastanza caldo e confortevole, lui mi porse una coperta per coprire me e la piccola poi si sedette accanto a me.

DustBerry: amore pericolosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora