Stavo tornando a casa con due bustine del McDonald's per la cena, come sempre svoltai nella viuzza dove c'era il portone di casa mia, in un buio vicolo poco frequentato.
Ma prima di aprire il portone mi avvicinai al grosso cassonetto dell'immondizia che si trovava lì vicino e bussai sul coperchio esattamente quattro volte.TOC-TOC-TOC-TOC
Come sempre il coperchio si aprì e la faccia logora e trascurata di un uomo venne fuori. Non appena mi vide, un debole sorriso illuminò il volto di Natas. Lui era un barbone che abitava nel mio vicolo, era sempre solo e triste così un giorno mi avvicinai e da allora facemmo amicizia.
Gli porsi una delle due bustine dicendogli:"Ecco quello che volevi!"
Lui allungò la mano senza troppi complimenti e mi sfilò la bustina di mano.
"Triplo cheesburger con ketchup?"
Domandò con la voce roca e pesante.
Gli sorrisi e risposi: "Si...proprio il tuo preferito."Iniziò a mangiare e improvvisamente, guardando il logo stampato sul suo giaccone mi venne un dubbio.
"Aspetta...tu lavoravi per la Ling Enterprises?"
Lui mi guardò sorpreso ed annuì.
"Sapevo che si guadagnasse bene lì..non per qualcosa, ma come mai ti ritrovi così adesso?"Mentre tirava un altro boccone abbondante rispose, con gli occhi velati di tristezza:
"Un po di tempo fa..sono iniziate a girare alcune voci su di me in paese. Dicevano che ero lunatico, dicevano che avvolte mi vedevano coinvolto in risse e giri di droga e sangue, per voi vedermi lo stesso giorno in Associazione...dove passavo il tempo libero ad aiutare i bambini malati... ovviamente erano tutte calugne su di me. Man mano la cosa è peggiorata, nessuno voleva più starmi vicino e mi accusavano di omicidi e rapimenti, tutti hanno iniziato a credermi pazzo... e in poco tempo ho perso tutto, il lavoro, la famiglia, la dignità..."Lo guardai sconvolto. Non ci avrei mai creduto, in fondo era solo quel simpatico barbone del cassonetto, come poteva aver fatto cose simili?
"Secondo me non sei pazzo."
Gli dissi sincero."Lo credevo anch'io, poi però mi ritrovai con un coltello insanguinato in mano, senza ricordarmi il perché..."
Il mio sguardo cadde sul fondo del cassonetto, c'era un coltello sporco di sangue nascosto in penombra e, nella parte illuminata dalla luna, si vedeva un piede circondato da un pozza di sangue uscire dalla zona in penombra.
Guardai rapidamente l'uomo, un ghigno sadico aveva preso forma sul suo viso e mi fissava con gli occhi iniettati di sangue sgranati in un espressione agghiacciante.
Senza pensarci due volte mi girai e fuggì, ma sentivo dei passi pesanti sempre più vicini e in breve tempo mi trovai per terra.
Natas salì sopra di me tenendomi fermo ed alzò la lama con entrambe le mani, che al chiarore della luna brillò.
Lo guardai terrorizzato e mormorai pietà ma lui mi guardò con lo sguardo di una belva e pronunciò le ultime parole che abbia udito prima di affondare il coltello nel mio cuore:"Natas è solo un idiota! Sono solo io, SATAN, quello che merita di possedere questo corpo!!"
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100+1 CREEPYPASTA
Horror(Raccolta di brevi storie horror raccapriccianti DA ME CREATE) Se siete degli impavidi, se volete mettervi in gioco e provare emozioni forti, sentire i brividi scorrervi il corpo e la paura trapassarvi le membra, se credete di essere invincibili e d...