36. Il male ha gambe e braccia e cammina

62 7 8
                                    


Attenzione! Prima che tu legga devo avvisarti che sono presenti contenuti abbastanza forti, quindi se sei facilmente impressionabile io ti ho avvertito/a. ;-)

Ken non è mai stato un ragazzo come gli altri.

Ken è nato precoce, piangendo sangue.

Sua madre è morta dopo il parto in condizioni terrificanti.

Ken è stato considerato il responsabile.

Ken è stato visto come un "abominio" da suo padre e la sua famiglia.

Ken è stato responsabile di strani avvenimenti attorno a lui.

Gli oggetti a volte si muovevano da soli dove c'era lui.

Di notte si accucciava a letto e ruotava la testa da un lato all'altro in maniera terribilmente innaturale, fissando la telecamera che suo padre aveva fatto mettere per controllarlo.

Ken è stato torturato in maniere atroci da suo padre, perché egli voleva 'correggerlo'

A scuola veniva deriso perché scriveva al contrario e sul suo banco vi erano simboli inquietanti e croci rovesciate.

Ken fu chiamato "il figlio di Satana" da tutto il paese.

Ma Ken era solo un bambino triste e introverso.

Aveva solo bisogno di qualcuno che tenesse a lui.

Angela fu ciò di cui aveva bisogno.

Si incontrarono alle medie.

Lei era bellissima, capelli biondi, occhi blu notte e un sorriso luminosissimo.

Ken se ne innamorò a prima vista così le se avvicinò.

Lei non era come gli altri, lei non lo giudicava male.

I due diventarono migliori amici.

Erano inseparabili, con una sintonia meravigliosa.

Ma Ken voleva di più e un giorno andò oltre.

Iniziò ad accarezzarle il viso come faceva sempre, ma stavolta osò rubarle un bacio e gli si gettò sopra toccandola ovunque e cercando di convincerla a farlo.

Ma Angela riuscì ad allontanarlo e guardandolo schifata andò via.

Ken provò tutta la sera a chiamarla e a mandarle messaggi ma lei non rispose.

Passò tutta la notte senza chiudere occhi a graffiarsi braccia e gambe facendo penetrare le unghia nella carne.

Sangue nero usciva a fiotti sporcando tutto il letto ma lui non sentiva dolore.

L'unico dolore era quello psicologico.

Il giorno dopo andò a scuola coprendosi con vestiti lunghi per non mostrare le terrificanti ferite.

Quel giorno non parlò con nessuno limitandosi a fissare il pavimento bisbigliando qualche parola in lingue incomprensibili.

Ken sentiva qualcosa di oscuro in sé prendere il sopravvento e cercó di resistere mordendosi le labbra e stringendo i pugni.

Ma la professoressa di religione, vedendolo distratto, lo chiamò dicendogli "Belbur, le dispiace condivdere con noi ciò a cui sta pensando?"
La classe si girò verso di lui ed egli alzò la testa e rispose cercando di dosare la voce cavernosa che gli usciva in quel momento dalla bocca : 'Non pensavo a niente , ascoltavo'
'Davvero? Allora mi dica quante sono le religioni principali del mondo e gli dei da esse venerate'

Ken le rispose con voce mutata, mentre gli occhi iniziarono a colorarsi di nero: 'Non esiste nessun Dio altrimenti vi avrebbe protetti...'

La prof lo guardò strano per poi rispondergli ridacchiando: 'E da cosa?'

Ken ghignò malignamente e con occhi diabolici disse 'Da me'

Coloro che accorsero attirati dalle urla atroci trovarono una strage agghiacciante.
Decine di corpi martoriati e letteralmente devastati, in un lago di sangue.

Sulla lavagna era stato scritto con un gessetto in maniera irregolare e curva una frase inquietante in latino che fu tradotta 'Giustizia sarà fatta, sangue rosso pioverà'

Ken arrivò a casa sua dopo alcune ore. La casa era piombata nel silenzio più totale.
Ken aveva negli occhi lo sguardo del Diavolo e aveva un ghigno che sarebbe stato presente negli incubi di chi lo avrebbe visto.

'Sono a casa padre!'
Affermò con voce demoniaca.

All'improvviso una mazza si ruppe contro la sua schiena ma Ken non provò il minimo dolore.

Ken sentì la voce tremante di suo padre alle sue spalle che cercava di trovare quel tono rigido e duro di sempre senza successo
'C-che cazzo s-sei.. Ken?'

'Sono il tuo abominio, Josh. Quello che hai torturato e considerato una maledizione.'

Il padre indietreggiò terrorizzato 'T-t-ti prego figl-uolo... possiamo ricominciare da capo..'

Ken sghignazzò istericamente fermandosi tutto ad un tratto.

'Ormai è troppo tardi... l'intera  Roadville mi ha chiamato "il figlip di Satana", ed è questo che ora sarò... Giustizia sarà fatta...'

Ken, rimanendo immobile, girò la testa di 360 gradi spezzandosi il collo e guardò suo padre facendolo alzare in aria a facendoli sputare sangue da bocca e naso.

'...e sangue rosso pioverà.'

Il padre fu lanciato nel sistema di irrigazione del parco di fronte casa loro, il più frequentato, triturandosi e facendo schizzare il suo sangue su tutto il parco tingendolo di sangue denso e scuro.

Ken non è mai stato un ragazzo come gli altri

E da quel giorno Ken vaga per il mondo in cerca di persone che sfamino la sua sete di sangue.

Ken è diventato il Male in persona



Ken è dietro di te

100+1 CREEPYPASTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora