«Ma si può sapere come conosci quella testa di cazzo?», Ethan entra in casa e sbatte la porta, furioso come non mai.
Ciao anche a te, amore.
Io inarco un sopracciglio e lo fisso confusa.
Ma che diavolo gli prende?
Si passa una mano tra i capelli e torna a fissarmi, i suoi occhi scuri sembrano lanciare fiamme. Si appoggia al tavolo e sbuffa, senza distogliere mai lo sguardo.
«Posso sapere di chi stai parlando?», mi stringo nel mio accappatoio e un brivido mi percorre la schiena.
«Josh, Cosh o come cazzo si chiama»
«Cush?», trattengo un sorrisetto divertito quando vedo che sgrana gli occhi e irrigidisce la mascella.
«Brava, ricordi pure il nome. Complimenti, davvero».
Fa una smorfia e incrocia le braccia al petto. Adesso non mi guarda, borbotta parole senza senso sottovoce.
È da rinchiudere, davvero.
«Certo che ricordo il suo nome! È il cassiere del supermercato, mette le mie cose nelle buste da anni ormai».
Questa frase sembra farlo infuriare ancora di più, «Anch'io vado al supermercato, ma non ricordo mica il nome del commesso!».
Ruoto gli occhi al cielo e mi avvicino a lui che si allontana immediatamente e trattiene un sorriso, «Non provare ad avvicinarti. Sono incazzato».
Scoppio a ridere, non riesco più a trattenermi, «Ma si può sapere che ti è preso?»
«Sono andato a fare la spesa, ho preso tutto quello che mi hai scritto nella lista», comincia a parlare mentre si sbottona la camicia nera lentamente, «Arrivo alla cassa e c'è questo tipo, okay?»
«Okay», ridacchio.
Quanto ti amo, Et.
Sei folle.
«Ha messo le cose nelle buste e poi mi ha consigliato di prendere il balsamo al latte di mandorla»
«Oh mio Dio, che brutta persona», lo prendo in giro e mi uccide con lo sguardo, dunque decido di smettere di ridere e lasciarlo continuare.
«Ti consiglio di prendere il balsamo al latte di mandorla, ha detto, Jamie lo adora e dimentica sempre di prenderlo subito. Torna sempre indietro»
«È vero», ammetto.
«Forse non hai capito», si siede sul tavolo e finalmente toglie quella camicia di troppo, il suo fisico perfetto adesso può essere osservato.
«Questo sconosciuto viene a dire a me che adori il balsamo al latte di mandorla. A me. Poi è stato attento eh, te lo prepara prima così non lo dimentichi? Che premuroso questo ragazzo»
«Ma tu stai male», borbotto.
«Scommetto che conosce il balsamo preferito di tutte le ragazze che fanno la spesa lì», continua.
«Beh, può darsi»
«Ma non dire cazzate», sbuffa, «A quel tipo piaci. È arrossito quando ha pronunciato il tuo nome. Brutto coglione»
«E allora?»
«Beh, cambia supermercato», dice in tono ovvio.
Per lui la conversazione è normale.
«Perchè il cassiere si ricorda del mio balsamo? Davvero?»
«Perchè il cassiere ha un' evidente cotta per te»
«Non credi di esagerare?»
«No», scende giù dal tavolo ed esce da casa mia lasciando la porta socchiusa.
Mi affaccio alla finestra e lo osservo mentre tira fuori dalla macchina le buste della spesa. Chiude lo sportello della sua auto con un calcio e sorride quando si accorge di me.
Adesso torna dentro, mette la spesa sul tavolo e si avvicina a me.
«Cosa devo fare con te?», sussurra, «Non posso mandarti nemmeno a fare la spesa».
Rido e allaccio le mani dietro al suo collo, immediatamente lui afferra i miei fianchi e mi attira a sé, «Sei troppo bella, pulce».
I nostri nasi si sfiorano, le sue labbra calde si posano prima sulle mie, poi sul mio collo. Gioca con il laccio del mio accappatoio e sussulto quando scioglie il nodo, lasciandomi quasi nuda sotto il suo sguardo rovente.
Mi allontana un attimo e mi osserva dal basso verso l'alto. Lentamente i suoi occhi attraversano tutto il mio corpo e sono come fuoco sulla mia pelle.
«Vieni qui», la sua voce adesso è bassa e rauca, «Non mi sazio mai di te».
Deglutisco e con le mani che tremano mi copro e mi schiarisco la voce.
«Ma no», protesta, «Fammi vedere ancora», si morde il labbro e ride quando gli schiocco un bacio sulle labbra.
«Ho lezione tra poco», gli ricordo.
Ho deciso di studiare per diventare un'insegnante di letteratura.
In carcere ho letto molto ed è stato un aiuto fondamentale per evadere dalla realtà.
I libri, a volte, salvano la vita.
E voglio spiegarlo anche ai miei alunni, un giorno.
Racconterò di una ragazza che per sfuggire dal male che la circondava leggeva di grandi amori e di avventure.
Mi dirigo verso la finestra e leggo una scritta comparsa qualche tempo fa, adesso è un po' sbiadita.
Ethan, dietro di me, circonda la mia vita con le braccia, «Sei cosí piccola e nessuno ti abbraccia mai», sussurra, «Era così quando l'ho scritto, sai? Non ti abbracciava mai nessuno».
Deglutisco e corrugo la fronte, «Hai detto "quando l'ho scritto"?»
«Certo, pulce. Credevi ancora che fosse per la vicina?».
Mi giro a guardarlo e vedo che sta trattenendo un sorriso dolce, «Sei cosí piccola e nessuno ti abbraccia mai», ripete, mi guarda ed i suoi occhi diventano lucidi, «Ma ora ti abbraccio solo io, pulce. Ti abbraccio solo io».
Si fionda a baciarmi e mi spinge verso il davanzale, con una mano tira le tende e lo sento sorridere sulle mie labbra.
«Facciamo che a lezione ci vai dopo», bisbiglia.
Torna a baciarmi e decido che forse è il caso di rimandare la lezione per davvero.
Di una cosa sono certa, non riuscirò mai a dire di no a Ethan Hamilton.
Mai.
«Ti amo, pulce. Ti amo così tanto»
«Ti amo, Et. È una promessa»
«È una promessa», ripete, «Non stancarti mai di me, morirei Jamie. Giuro, morirei».
Le sue parole mi stringono il cuore e rispondo con un bacio ancora più intenso.
Non mi stancherò mai di te, Et.
Perché tu mi fai bene come nessun altro.
Perché tu mi fai male come nessun altro.
Ma soprattutto, perché tu mi fai sentire viva come nessun altro.
L'ho sempre detto, Ethan, tu sei vita.
E lo sarai sempre.
«Mi abbracci solo tu», bisbiglio tra un bacio e l'altro, «Mi basti»
«Vedi di fartelo bastare per tutta la vita questo tipo qui»
«Lo faccio già, idiota. Mi basti da tutta la vita»
«Cerca di continuare a fartelo bastare, allora».
Senza dubbio.
Vai tranquillo.
Mi basterai sempre.
Ormai ti ho trovato.
Ormai ti tengo qui con me.
Ormai ti abbraccio solo io.Fine.
Boh, mi fa troppo strano.
Non potete capire.
Lavoro su questa storia da quasi tre anni tipo, tra alti e bassi.
E ora scriverne la fine è davvero strano e mi viene l'angoscia. 😢
Spero di non avervi deluso con questo finale un po' così, ma è stato voluto non andare troppo "oltre" con le loro vite.
Tipo sposati con 5 figli ahaha così magari potrò fare un sequel nel caso me ne verrà voglia.
(Anche se ne ho già voglia perché mi sta mancando Ethan 😢😢)
I love u Et.
Più di Jamie 😢😂
Beh, che dire, vi ringrazio per aver letto questa storia.
Per avere commentato e votato.
Per esservi affezionati ai personaggi e forse un po' anche a me, ditelo suvvia.
Fatemi sapere, per l'ennesima volta, cosa vi è rimasto di questo capitolo e anche della storia in generale.
Vi aspetto.
Un bacio grande.
Sara.
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L'amore ci farà a pezzi.
Storie d'amoreCOMPLETA. «Aspettavi qualcuno?» «No, tu?» «É casa tua, idiota», si avvicina alla porta e guarda attraverso l'occhiello. Quando torna a guardare nella mia direzione ha un'espressione di terrore dipinta sul volto. «Chi c'è?», domando. «La polizia»...