«Ciao.»
«Hey, ciao. Ci mancava poco che mi buttassi giù la porta per come stavi bussando.»
«Come hai fatto ad arrivare fino alla porta?»
«Il portone giù era aperto.»
«Ok, siediti e dimmi tutto.»
Kaylie di sedette nella poltrona di fianco al divano. L'appartamento era si un monolocale, ma era abbastanza grande da poter ricavare una stanzetta separata e farlo diventare bilocale.
«Posso avere un bicchiere d'acqua per cortesia?»
John andò verso la cucina e prese due bottiglie di acqua: una naturale e una frizzante, non sapendo cosa avrebbe preferito la ragazza, che optò per quella naturale. Si servì da sola non dando il tempo al partner di versarla lui; la bevve tutta d'un sorso e andò dritta al punto della questione per cui lei era li:
«Dietro al rapimento di Karina c'è Terence.»
«Cosa?»
John non credeva di aver sentito bene e Kaylie glielo ripeté una seconda volta, questa volta dando le sue motivazioni per accusarlo di una cosa del genere.
«È stato Terence. A casa sua ho trovato questo.» E li mostrò il braccialetto che aveva trovato e che si era messa subito dentro la borsetta.
Carter era rimasto senza parole. Aveva intuito che c'era qualcosa che non andava in lui, ma non avrebbe mai creduto che potesse arrivare a tanto.
«Se ha preso lui la giornalista, allora c'è sempre lui dietro questi morti. Dobbiamo avvisare Stevens. Ti accompagno a casa io.»
«No, ho la mia macchina. Stai tranquillo.»
«Assolutamente no. Ora che sappiamo questo mi voglio tranquillo. L'auto la riprenderai domani mattina. Verrò io a prenderti.»
I due uscirono di casa non sapendo che qualcuno li stava spiando; John mise in moto e partì, come subito dopo l'altra auto che li seguì per tutta la strada.
«Dove stiamo andando?»
«C'è un'auto che ci segue da quando siamo andati via da casa mia. Dobbiamo seminarla.»
L'agente diede gas e iniziò a correre, ma chi li stava seguendo era sempre dietro di loro, allora li venne in mente un'idea; poteva funzionare o no, ma era da tentare.
«Chiama la centrale e fai mettere un posto di blocco nella strada vicino a casa tua.»
Kaylie annuì e fece come le era stato detto.
Arrivando verso la sua abitazione si intravedevano già le pattuglie, e la macchina che li stava seguendo svoltò all'improvviso in un'altra via senza mettere freccia e tagliando la strada ad un'altra auto che stava giungendo in quell'istante. Fortunatamente non si creò un incidente.
Davanti a casa di Kaylie, John predisposte una pattuglia di controllo, nel caso che le persone che li stavano seguendo prima volessero fare chissà cosa.
Si salutarono e l'agente rimase li sino a che la Gold non fosse entrata dentro casa.
Prima di andare via diede ordine agli altri due uomini che sarebbero rimasti a sorvegliare la casa tutta la notte.
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Il Patto
ActionPuò il rancore per i torti subiti da adolescente portare a diventare assassini? Questa è la storia di due uomini che si alleano per vendetta; quelle persone che li hanno fatto del male pagheranno con la vita quei torti. Niente di dimentica. A fermar...