27

270 14 2
                                    

I tre giorni sono passati e come ci si aspettava nessuno ha voluto prendere Alec. Oggi ci sarà la cerimonia e dopo verrà lasciato in anonimo a un orfanotrofio babbano. Scorpius, come aveva detto, non è venuto a casa per tutti e tre i giorni. Quando potevo sono andata a trovarlo per portargli da mangiare e da vestire, ma quello che ho visto, non era lo stesso Malfoy di qualche giorno fa. Aveva un piccolo accenno di barba, i vestiti e capelli disordinati, la solita espressione corrucciata e il solito ghigno avevano lasciato il posto a uno sguardo immobile, completamente inespressivo. Per non parlare degli occhi. Non erano più del solito grigio ghiaccio ma erano simili a un grigio tempesta. Una di quelle tempeste in grado di distruggere città, una di quelle tempeste prossime a un'inondazione. Gli occhi erano circondati da un cerchio blu-viola di grandi occhiaie per indicare che non aveva dormito, probabilmente preferendo passare il resto del tempo a cullare il bambino sulla stessa sedia a dondolo di ormai tutti i giorni.

Per fortuna al lavoro non era successo nulla di importante, qualche avvistamento di mangia-morte c'è stato ma nessuno di loro si è accorto di noi, anzi, non sembravano neanche cercarci in realtà. Mi preparai per andare a mangiare insieme a Maya che era passata a prendermi. Con il fatto che Malfoy non dormiva in casa, aveva paura a lasciarmi da sola quindi veniva sempre a prendermi per andare da qualsiasi parte. Era gentile certo, ma non potevo mai farmi due passi in santa pace che aveva l'ansia che qualcuno mi venisse a prendere. Dopo gli avvistamenti sono tutti quanti molto preoccupati, tutti tranne me. L'unica cosa a cui in questo momento riesco a pensare è a Scorpius,.

Da qualche tempo non faccio altro che pensare a lui, a come starà andando al lavoro, a come si sarà svegliato questa mattina, alla sua salute. Mi preoccupo per lui molto più di quanto mi sia mai preoccupata dei miei amici o fratelli. È come se fosse scattato un improvviso senso di protezione verso quel ragazzo che di sicuro non sembra necessitare di nessuna protezione. O almeno fino a tre giorni fa. Da quando l'ho visto per la prima volta insieme al piccolo Alec, non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di lui preoccupato che piange per quel povero bambino. L'altro giorno c'è stato il funerale dei genitori e lui è venuto insieme al piccolo, si è seduto con lui in braccio per tutto il tempo, è andato alla loro tomba e ha messo con la manina del bambino una rosa rossa sopra ogni bara prima di andarsene di nuovo. Mi sedetti insieme agli altri al solito tavolo ma oggi non c'era la stessa aria, anche gli altri erano giù di morale. Ormai erano diventati una seconda famiglia per noi e in quanto tale erano preoccupati. Finita la cena ci dirigemmo nella piazza principale dove si sarebbe tenuta la cerimonia. Erano già arrivati tutti, compreso Scorpius che sedeva in prima fila accanto al passeggino del bambino. Mentre tutti si sedettero abbastanza lontano io mi andai a mettere nel posto vicino a Scorpius che fortunatamente era rimasto libero. Non lo salutai neanche, semplicemente mi sedetti e gli presi la mano come per dirgli "sono qui con te" e puntai lo sguardo avanti.

-Siamo qui riuniti oggi per celebrare l'addio a un piccolo membro della nostra società. Alec- disse con voce molto alta Marcus. Sfortunatamente questo piccolo bambino è rimasto orfano dopo la tragica perdita dei signori.

Ma,vi comunico che è già stato trovato un posto libero in un orfanotrofio in America, ed è esattamente lì che verrà portato alla fine di questa cerimonia.

Non appena finì di parlare senti la mano di Scorpius stringere più forte la mia. In America? dall'altra parte del mondo verrà mandato questo povero bambino? Come è possibile che non abbiano un altra soluzione in questo villaggio? Come è possibile che nessuno lo voglia prendere? - Come sempre però- continuò Marcus -Devo fare la domanda di rito quindi: c'è qualcuno che lo voglia prendere? - ma nessuno rispose – Detto ciò affido il bambino a un nostro viaggiatore che si occuperà personalmente di portare Alec in America. - Prese il bambino in braccio e fece per consegnarlo all'uomo ma fu in quel momento che io mi alzai e, con la mano ancora stretta in quella di Scorpius dissi- Io.- dissi sotto lo sguardo stupito di tutti. -Lo terrò io.-

Rosso come il sangue , verde come una serpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora