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Eppure, da quel giorno sono passate due settimane. Due settimane passate a difenderci da un nuovo possibile attacco che però non è mai avvenuto. Due settimane che ho passato a fianco del letto di Lily, che non si è mai svegliata. Eravamo convinti che dopo l'aver trovato Alec, si sarebbe svegliata di nuovo. Ma non è successo. Continua a dormire, è sempre più bianca, sta dimagrendo nonostante i medici le stiano dando tutti i giorni da mangiare attraverso degli incantesimi. Ogni giorno passano un'ora facendola lievitare, in modo che "faccia comunque movimento", e ogni giorno sto con lei. Mia sorella mi sta aiutando moltissimo con Alec, e non so come potrei mai fare senza di lei. Ogni giorno dopo avergli fatto salutare la mamma lo porta a fare un giro, a conoscere persone nuove anche se ovviamente di bambini qua non ce ne sono tanti se non quelli del villaggio.

Diciamo che inizialmente i due gruppi si contendevano Alec per chi stava più con lui, ma finalmente sono riusciti a creare un bel gruppo, dove sono insieme in modo che Alec possa divertirsi con tutti.

Le mie giornate non sono così divertenti invece, passo il tempo con il resto dei capi a cercare di organizzare al meglio questa convivenza forzata. Al villaggio manca la natura, e molti sono infastiditi da ciò, ma uscire dal castello è troppo pericoloso adesso. Viviamo con la paura di dover cominciare nuovamente la battaglia, quando in realtà il dubbio non è più se, ma è quando i mangia-morte torneranno. E io non posso fare a meno che pensare a cosa vorranno questa volta da Lily. Sono andati via, senza neanche portarla con loro, okay dormiva, ma avrebbe avuto più senso comunque cercare di portarla con loro, per studiarla, per cercare di svegliarla. Eppure l'hanno lasciata qua. Come se il pacchetto Lily senza Alec non fosse più così allettante.

Passo il mio tempo qua, a riflettere, a immaginare come sarebbe se si svegliasse da un momento all'altro. Inizio sempre a immaginarmi cosa le direi, cosa le vorrei così tanto dire, eppure non posso farlo. Mi immagino come sarebbe abbracciarla ancora, stringerla forte a me e sentire le sue braccia così fragili ma forti stringermi a se. Ma lei non c'è, è qui ma non risponde, come parlare con una bambola, con la differenza che lei gli occhi aperti non li ha. Le parlo sempre, forse pensando che prima o poi si sveglierà per chiedermi di tacere perchè non mi sopporta più. Le spiego i miei piani, come cercare di salvare il castello, e ogni tanto mi sembra di sentirla ridere quando mi rendo conto da solo di star dicendo delle cavolate assurde. Ma non ride, non mi sgrida, non mi chiede di smettere. Non fa nulla.

Ma so che se mi vedesse così adesso mi urlerebbe dietro di darmi una mossa, di fare qualcosa, di trovare una soluzione, invece che stare qui imbambolato.

Dunque mi alzo, le do un bacio sulla fronte, le accarezzo ancora una volta il viso, e mi allontano, chiudendomi la porta alle spalle e facendo un grosso respiro prima di lasciare quel posto.

Vado in sala grande, e mi siedo al tavolo con gli altri capi, che come sempre stanno discutendo su come agire e su cosa fare.

-Dobbiamo restare qua, a badare agli altri feriti e a ricostruire il castello- dicono alcuni

-Dobbiamo andare a cercare nuovi luoghi più sicuri- dicono altri

-Dobbiamo andare a cercare i Mangiamorte ed ucciderli- dicono altri ancora.

Insomma in queste due settimane nulla è cambiato. Appena notano il mio arrivo si ammutoliscono tutti, probabilmente stupiti dal fatto che sono riuscito ad allontanarmi un po' dal letto di Lily. Restano così fissi a guardarmi per un po' fino a quando il primo a parlare è Thomas

- Tu cosa pensi Scorpius, dicci cosa vuoi che facciamo e noi lo faremo. Si parla della tua famiglia.-

Lo guardai, ma la verità è che non sapevo cosa pensare. Se fosse meglio restare qua, trovare un posto dove nasconderci, o andare alla ricerca dei Mangiamorte. Di certo l'ultima cosa è quella che d'istinto vorrei fare, ucciderli tutti, eliminare qualsiasi minaccia contro di noi. Ma è anche quella che scarto a priori perché so perfettamente che non abbiamo neanche la minima possibilità di batterli da soli.

Rosso come il sangue , verde come una serpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora