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La prima parte del mio piano è stata fin troppo facile.

Appena atterrati alla Durmdstrang, ci hanno ricevuto le loro vedette che ci hanno immediatamente portato nell'ufficio del preside e non abbiamo neanche avuto il tempo di terminare di raccontare cosa stesse succedendo che ci hanno immediatamente dato il loro appoggio nella battaglia. Ma su di loro non avevamo mai avuto dubbi. Si vantano di essere la scuola nata per le battaglie, la scuola che sforna guerrieri, dunque la loro partecipazione era scontata. La loro ritirata sarebbe stata una vergogna per la loro reputazione

Il problema è stato convincere le streghe di Beauxbatons. Appena arrivati nel loro castello ci hanno inondati la calma e la perfezione di quel posto. Tutte le studentesse perfettamente ordinate, che parlavano con un tono di voce talmente perfetto che faceva sembrare tutta quella situazione surreale. L'unica cosa fuori luogo erano le voci di Albus e Blaise, che commentavano tutte le ragazze che passavano come se fossero degli animali. Chi era troppo piatto davanti, chi dietro, chi aveva i capelli tropo ordinati, chi troppo in disordine.

Gli apprezzamenti durarono ancora qualche minuto prima che una ragazza ci raggiungesse e ci invitasse a seguirla. Federica si dovrebbe chiamare, un'amica di Gloria, lei conosce chiunque faccia parte del mondo magico. Camminammo all'interno del castello pochi minuti prima di entrare al seguito di Federica in un ufficio.

L'ufficio sembrava una suit di un albergo, o almeno lo presuppongo da quelle piccole descrizioni che Lily mi aveva fatto nei sui tanti racconti del mondo babbano. Le pareti della stanza erano di un azzurro tenue, i due divani al centro erano bianchi come la neve e avevano dei piccoli cuscinetti azzurri ai lati. Nel tavolino di vetro al centro si trovava una teiera argentata, con tazze e biscotti e la preside era già seduta in uno dei due divani. I convenevoli durarono molto poco ci venne servito il nostro the, e immediatamente dopo la signora iniziò a farci delle domande. Spiegai tutto, dal primo attacco alla fuga di me e Lily, dall'attacco al castello alla trasfigurazione di mio figlio e il sonno interminabile. Ma sopratutto raccontai la promessa che ci era stata fatta. Raccontai del possibile imminente attacco.

Eppure se alla Durmdstrang avevamo avuto una tipologia di reazione, quella della preside di Beauxbatons fu completamente l'opposto. Immediatamente iniziò ad agitarsi, a spiegarci che Beauxbatons aveva giurato di non entrare mai più in una battaglia di nessun genere, a difendere le sue ragazze, a spiegarci i motivi per cui nessuno di loro era pronto ad affrontare una battaglia senza perdere innumerevoli vite. Federica e la signora preside iniziarono a parlare, a discutere direi normalmente, ma il loro tono di voce era fin troppo dolce e soave per farla sembrare una discussione. La studentessa sosteneva che fossero tutte pronte a difendere dei loro compagni, ma la preside, beh dire che non era d'accordo era un eufemismo.

Ma non finisce qui, l'avevo detto che ci sarebbe stato un problema. Infatti nel mezzo della nostra discussione, dove stavamo tutti provando a convincerla ad aiutarci, fummo interrotti. Non da un rumore, non da un colpo di bacchetta, ma da un patronus. Il patronus della McGrannitt che diceva solo 7 parole "siamo stati attaccati, non abbiamo più tempo".

É sufficiente come problema?

Rosso come il sangue , verde come una serpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora