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La prima cosa che vidi appena sveglia furono gli occhi grigi ormai così famigliari di Scorpius che mi guardavano attentamente. Probabilmente se non fossimo in questa situazione mi scioglierei. Infondo chi non lo farebbe se si svegliasse con la testa tra le gambe di un ragazzo del genere?

-Hey, ben svegliata rossa. Sono un buon cuscino?- disse il ragazzo sorridente, discostandomi dal mio monologo interiore.

-ottimo direi.- gli dissi sorridendo -Quanto ho dormito?-

-tre ore. ne mancano ancora altrettante quindi se vuoi dormi ancora un po'- disse ma mi tirai su senza ascoltarlo e gli dissi -Tranquillo ho dormito abbastanza, appoggiati pure te, hai bisogno di dormire.- -sicura?- annuisco e senza farselo ripetere due volte fa come consigliato. Appena si appoggia affondo le mani tra i suoi capelli chiarissimi , ricordandomi di quella sera di sei mesi fa, dove mi aveva confessato che lo rilassava, e inizio ad accarezzarli lentamente, notando quanto fossero inspiegabilmente morbidi. Sentii immediatamente il suo corpo rilassarsi e nel giro di pochi minuti il suo respiro divenne profondo e regolare, segno che si era ormai addormentato. Rimasi incantata a guardarlo per qualche minuto ripensando al nostro rapporto, a come fosse cambiato nell'arco di questi ormai numerosi mesi. Ho scoperto un nuovo lato si un ragazzo che non pensavo esistesse, e forse ora capisco perchè Albus sia così affezionato a lui.

Albus... chissà come sta... chissà cosa gli hanno detto di noi. Dopo l'incidente al Manor non siamo più riusciti a comunicare con nessuno, forse ci avranno dato per morti. Non posso neanche immaginare come sia stata dura per loro. Come devono aver vissuto tutta la faccenda. Albus deve essere quello che ha sofferto di più. Nell'arco di pochissimo tempo ha perso la sorella e il migliore amico. La sua ancora. Ho sempre invidiato l'amicizia di Scorpius e Albus. Non che quella mia e di Cassi e Gloria sia da meno, ma la loro è sempre stata qualcosa dal mio punto di vista, di diverso. Si vedeva da come si guardavano, si capivano con un solo sguardo. probabilmente se non fossero stati due dei ragazzi più ambiti di tutta la scuola, e non avessero chiarito più volte il loro orientamento sessuale, avrei avuto il dubbio che fossero Gay.

- Come sta?- mi chiese Maya. Mi ero completamente scordata che tutti quanti si trovavano nella carrozza con noi. Ci siamo divisi in due carrozze. I nostri amici sono qua mentre il resto della squadra che ci accompagnava è rimasto in un altra carrozza. I ragazzi stanno tutti quanti dormento, anche Thomas che, addormentato, ha l'aria un po' meno inquietante del solito.

-E' agitato. Si capisce lontano un miglio. Più che agitato è molto, molto preoccupato. Quando siamo scappati avevamo la convinzione che quelli ad essere in pericolo fossimo soltanto noi, e sapere che le nostre famiglie e i nostri amici erano al sicuro ci tranquillizzava. Invece ora non abbiamo neanche più questa certezza. Hogwartss veniva considerata uno dei luoghi più sicuri dell'intero mondo magico, e ora che è stata attaccata ci rendiamo ancora più conto della potenza delle persone contro cui stiamo combattendo-

-Non sono mai riuscita a capirvi voi due. Sembra che vi odiate eppure vi prendete cura l'uno dell'altro e siete una famiglia. Si vede lontano un miglio che c'è qualcosa che vi lega, e non dico amicizia, paura o cose del genere. Ma un altro tipo di legame. Quando siete arrivati qua non riuscivate neanche a parlarvi senza litigare, non che ora la cosa sia cambiata, ma adesso anche quando lo fate lo fate in modo diverso. C'è qualcosa tra di voi vero?-

A quel punto sorrido, arrossisco e rispondo - no, non c'è stato niente del genere che credi tu. Ma si, il nostro rapporto è diverso. Siamo insieme da 7 mesi e mezzo ormai, è diventato l mia famiglia, e quello che ci è successo ci ha fatto crescere entrambi. Però no, non c'è stato nulla del genere che credi tu. - - non c'è stato. Stai usando il passato. La mia domanda è: adesso?-

A quello non risposi, la risposta non la sapevo neanche io, quindi mi presi un secondo, feci ricomparire il solito ghigno che avevo e le rispondo -adesso è ora di dormire-

Fu Thomas a svegliare me e Scorpius dicendoci che eravamo arrivati. Scattammo immediatamente in piedi e aprimmo la porta della carrozza, ma quello che vedemmo ci raggelò il sangue.

Rosso come il sangue , verde come una serpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora