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POVS'SCORPIUS

Chiudermi quella porta alle spalle fu una delle cose più difficili mai fatte fino a quel momento. Allontanarsi da qualcuno che si ama non è facile per nessuno, ma immaginate allontanarsi da entrambe le persone amate in un solo gesto. E' quasi insostenibile.

Per mesi mi sono trattenuto da mostrare a Lily quello che ormai ero sicuro di provare per lei, per mesi ho cercato di reprimerlo, promettendomi, che gliene avrei parlato solo una volta finito tutto questo, eppure, due secondi fa, mentre me la ritrovavo tra le braccia, stavo per mandare tutto a puttane. Volevo baciarla, come oramai desidero fare da mesi, ma fortunatamente mi sono fermato in tempo. Non potevo permettermi distrazioni, non ora, e sapevo che, qualunque fosse stata la sua reazione non avrei fatto altro che pensarci per tutta la sera.

-Hey amico- mi disse Albus, affiancato da Blaise che mi mise una mano sulla spalla.

- Ci devi raccontare un po' di cose non credi?- disse quest'ultimo con il solito ghigno classico di noi serpeverdi, ben impresso nel suo volto.

-Avete ragione-ammisi io senza nascondere quel sorriso, che solo il pensiero di ciò che era successo negli ultimi mesi mi faceva spuntare. -Ci sono tante cose di cui vi devo parlare.

-Eh già amico mio- Disse Blaise rivolto ad Al -Te lo avevo detto dalla prima volta in cui lo abbiamo rivisto, che ormai lo avevamo perso. Qualcuno si è innamoratoooo.- Mi canzonò per poi continuare dicendo -Vogliamo i dettagli!-

-Nono parla al singolare, io non voglio nessun tipo di dettaglio- rispose Al tutto allarmato.

-Ma come amico mi abbandoni così? Da quando non vuoi i dettagli?-

-Da quando in questi dettagli rientra non solo il mio migliore amico ma anche mia sorella!- Disse il povero Potter esasperato al solo pensiero che tra quei due ci potesse essere stato qualcosa oltre che i semplici battibecchi.

-Ehi tranquillo, non c'è nessun dettaglio da sapere, o almeno non del genere che desidera Blaise. Ma ora muoviamoci, abbiamo una guerra da affrontare, e queste cose passano decisamente in secondo piano.-

Dissi io affrettando il passo cercando in questo modo di sviare l'argomento ormai imbarazzante che si era creato. Tra risate e spintoni arrivammo di nuovo nella stanza delle necessità che si era trasformata in un vero e proprio campo di addestramento. In certi angoli c'erano coloro che si allenavano con l'arco, in altri si vedeva maghi e streghe allenarsi con le magie di difesa, e in altro ancora si trovavano ancora i feriti della prima ondata di attacco.

Non appena vedemmo la McGranit e gli altri capi radunati in cerchio in un altro angolo della stanza ci avvicinammo a loro chiedendo contemporaneamente:

-dunque? Quale è il piano?-

- Signorino Malofoy eccolo arrivato. Pensavamo che, dato che li conosce meglio lei di tutti noi, spettasse a lei fare il piano. Cosa propone?- Disse con il solito tono pacato la Professoressa.

-Aspetteremo che siano loro ad attaccare, non sanno della stanza delle necessità quindi faremo finta che non esista e che tutti quanti i sopravvissuti siano fuori dal castello al loro arrivo. Metteremo dei sacchi di farina coperti da un lenzuolo bianco, per fingere le nostre vittime, in modo da giustificare l'assenza di tante persone.- Dissi rivolto a tutti i professori di Hogwartss, per poi girarmi verso Marcus e continuare.

-Per quanto riguarda il vostro popolo, loro non sanno del vostro arrivo, e possiamo usarvi a nostro vantaggio. Useremo il così detto effetto sorpresa. Vi nasconderete nella foresta proibita e al segnale, uscirete per unirvi a noi in battaglia. Non possiamo sperare di ucciderli tutti, ma possiamo sperare in una ritirata. Dobbiamo cercare di fare dei prigionieri, è l'unico modo che abbiamo per poter scoprire qualcosa sui nostri avversari che, per il momento, sono solo un grande, grosso, punto di domanda.- Presi fiato e continuai rivolto a tutti con voce più alta e sicura, in modo da poter essere ascoltato -Arriveranno tra meno di un'ora, quindi dobbiamo immediatamente iniziare a prepararci. Gli alunni dal terzo anno in giù resteranno nella stanza delle necessità, così come tutti i nati babbani. Nessun obiezione è concessa. Stessa cosa faranno le donne e i bambini, tranne coloro già appartenenti alla classe dell'esercito. Non possiamo permetterci altre vittime. Ci aspetta una lunga notte, e ormai il tempo si sta avvicinando.-

Rosso come il sangue , verde come una serpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora