Vengo svegliata dai raggi del sole che attraversano le foglie verdi che coprono la tana e, per la prima volta dopo giorni, vorrei restare ancora un po' a dormire in questo letto morbido e sotto queste coperte candide come la neve. La neve. Ecco cosa mi trasmette questa situazione. Quella sensazione che solo il freddo bianco della neve può trasmetterti. Quella bellissima neve, fredda ma spettacolare allo stesso tempo che ti lascia a bocca aperta senza fare nulla, semplicemente scendendo dal cielo. Fredda ma calda allo stesso tempo, triste e felice, amata e odiata. E in questo momento, in questa mattinata calda e sotto queste coperte calde ma bianche io riesco a pensare solo a quello. Penso a quando da piccola a natale tutti i miei cugini giocavano a palle di neve facendo attenzione a non beccarmi perché temevano una mia sorta di vendetta. Penso alle mie camminate, da sola nel bosco attorno alla tana, al lago ghiacciato dove ho dato il mio primo bacio a Oliver, alla prima volta che sono andata sulla scopa sotto la neve, e alla sensazione di libertà che mi davano i fiocchi che si scontavano sulla mia pelle nuda del volto. Mi giro dall'altra parte del letto e vedo il letto di Malfoy sistemato. Le coperte sono già messe a posto e i cuscini perfettamente in ordine ma di lui nessuna traccia. Mi alzo dal letto e vado in bagno, ma anche qui non c'è. Approfittando di ciò, vado verso il mio armadio, prendo della biancheria pulita bianca e un vestito verde scuro stretto con un profondo spacco sulla schiena. Mi dirigo in bagno e mi faccio una doccia veloce, mi metto un asciugamano attorno al corpo e un altro lo uso per asciugarmi i capelli. Fatto ciò, mi avvicino allo specchio appannato, ci passo una mano sopra e mi guardo. Sono diversa, ho un'espressione diversa, sembro più grande, più matura. forse ho perso qualche chilo ma poco mi importa. Mi asciugo i capelli con un asciugamano ed esco dalla stanza, eppure di Malfoy ancora nessuna traccia. Ma dove si sarà cacciato quel maledetto furetto? Mentre lo cerco, mi arrampico sull'albero per mezzo di una scala e salgo su fino a una grande "piazza" dove vedo molta gente intenta a mangiare e chiacchierare. Sotto gli occhi di tutti i presenti, alla vista di tutto quel cibo il mio stomaco brontola, così mi siedo ad un tavolo vuoto e prendo dal centro del succo di mela e delle uova.
Mentre mangio un ragazzo si avvicina a me e si siede di fianco. Ha dei capelli scuri, lisci e spettinati, un fisico snello e degli occhi scuri: il solito ragazzo fighetto. Si avvicina al mio viso mentre io non lo guardo per nulla e mi dice -sono Michael.- porgendomi la mano. Io però al posto di girarmi verso di lui continuo a mangiare le mie uova e ad aggiungermi altro succo di mela. Vedendo la mia indifferenza continua a parlare dicendo - e invece questa bellissima ragazza chi è?-. e devo ammettere che mi sto divertendo davvero moltissimo a comportarmi in questo modo e a metterlo in difficolta. Vedendo i suoi tentativi vani continua a provarci spudoratamente con me dicendo - Una ragazza così bella deve aver sicuramente un bel nome- ma appena finisce la farse mi viene talmente da ridere che mi giro a guardarlo negli occhi e rispondo - mi chiamo Lily Luna e perdonami, ma sono appena arrivata, e non voglio iniziare a parlare con te, quando è perfettamente chiaro il motivo per cui mi vuoi parlare, dunque saresti pregato di andartene.- Immediatamente nel suo volto compare un espressione stupita e rimane qualche secondo imbambolato. Una volta ripreso allora dice - Come immaginavo, che bel nome ma soprattutto che bel carattere. Mi piaci. Ci potremmo divertire molto insieme non credi. Puoi chiedere a chi vuoi, tutte ti diranno che sono molto bravo. Non hai voglia di divertirti un po'- e mentre parla mi sposta una mano lungo la schiena scendendo sempre di più con un tocco pesante. a quel tocco, non so cosa si riapre in me, ma mi immobilizzo completamente, terrorizzata e non riesco neanche a girarmi per dirgli di farlo. Mentalmente glielo sto chiedendo, ma nella realtà non riesco a muovermi, e nella mia testa si susseguono immagini e sensazioni che non riesco a capire. Sto per scoppiare a piangere, ma la sua mano si sposta pesantemente e di scatto, e viene susseguita con un'altra, poco prima che io possa sentire - si diverte già abbastanza senza di te quindi ti consiglio di levarti e andare a cercarti qualcun'altra.- non serve neanche dire che dopo queste parole il ragazzo se la da a gambe levate, e Scorpius si siede accanto a me. Tutto sorridente si gira verso di me e mi saluta dandomi il buongiorno, eppure io non rispondo. Il mio sguardo è ancora perso nel nulla, allora la sua mano si sposta leggermente dalla mia schiena e scende nella mia mano, per poi incrociare le sue dita tra le mie e chiedermi - ehi, tutto okay? - a quel suono la mia mente si come riaccende, lo guardo, sorrido e dico <si certo tutto okay, te? Dove eri finito sta mattina?- -Ti sono mancato?- Dice con il suo solito sorriso sghembo mentre si prende delle uova e del caffè. -Non immagini quanto.- rispondo io continuando a prenderlo in giro e prendendo altre uova. Con addosso quella maglietta grigia stretta e dei pantaloni verde scuro fa ridere, sembra quasi un contadino. Sono abituata a vederlo sempre in tiro con camicie bianche o maglie nere semi-aderenti che non fanno altro che evidenziare ancora di più il suo fisico scolpito, ma a vederlo vestito così sembra quasi una persona normale e simpatica.
-Comunque sono andato da Marcus... ha detto che dopo dobbiamo dirigerci in palestra per l'allenamento.- continua lui. Io annuisco ma intanto riesco solo a pensare a una cosa: come faccio ad allenarmi con questo vestito?
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Rosso come il sangue , verde come una serpe
FanficSussurro con la voce interrotta da un singhiozzo -cosa faremo ora?- allora lui mi prende la testa tra le mani e con voce dolce mi sussurra - da ora inizia la nostra nuova vita: dove saremo sempre insieme e ci aiuteremo a vicenda. Questa è una scorl...