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Il primo giorno di scuola allo Yuei. Non potrei mai dimenticarlo.
E sai perché?
Perché finalmente compivamo il primo passo per la realizzazione del nostro sogno.
Diventare Heroes.

La mia non fu la partenza migliore. Dopo le ferite riportate all'esame d'ammissione, quel giorno, ho compiuto il primo passo dentro il perimetro scolastico inciampando.
Un inizio terribile, se ci ripenso ora mi viene pure da ridere.

Grazie ad Uraraka ho evitato di dare una facciata a terra e di rompermi altre ossa. La castana è stata gentile con me, fin da subito, potrei definirla la mia migliore amica.

Avevo incontrato anche te, fuori da scuola. O meglio, ti avevo rincontrato.
Non ho adorato il primo giorno di scuola, solo per l'inizio del mio e del tuo sogno, ma anche per quel piccolo momento imbarazzante sul tram.

Ti ricordi, Kacchan?

Quella mattina i posti a sedere erano tutti occupati, quando siamo saliti sul tram, ed era pure affollato di gente data la riapertura delle scuole.
Mi hai mormorato un 'stammi lontano' e, quasi sicuramente, un 'crepa'.
Per quanto avessi voluto mi fu impossibile allontanarmi da te, e ben presto ci ritrovammo ancor più vicini.

Tu eri appoggiato con la schiena alla parete del tram, ed io a te.
Cercavo di mantenermi distante dal tuo corpo, ma sono finito ad appoggiare le mie mani sul tuo petto.
Tenevo lo sguardo fisso sulla tua camicia, avendo paura che tu potessi urlarmi contro o colpirmi con il tuo quirk.

Non so quanto tu fossi imbarazzato o quanto ti importasse la nostra vicinanza, ma a me importava.
Se inizialmente ero spaventato dal tuo carattere, ragionando come solo io so fare, giunsi alla conclusione che non avresti mai utilizzato il quirk. Non con tutta quella gente e in un mezzo pubblico.

Che ti desse fastidio, il sentir le mie mani sul tuo petto, penso fosse ovvio.
Allora perché non mi hai detto niente?
Perché non mi hai insultato una volta scesi a scuola?

Con la coda dell'occhio sono riuscito a scorgere un po' di rossore sulle tue gote.
E devo ammettere che, in quel momento, eri estremamente tenero.

Sempre col volto abbassato, ma questa volta sul tuo collo, ho pensato ad una tua possibile reazione. Hai presente gli anime per ragazze? Beh... ho sognato di ritrovarmi in uno di quelli.

Io e te, sul tram, vicini e imbarazzati. C'erano tutti i punti per far avverare il mio piccolo sogno.
Dovevi solo sollevarmi, con due dita, il mento e baciarmi.

Non l'hai fatto.

Forse per non essere pregiudicato dagli altri, dato che siamo due maschi. Oppure perché, forse, baciarmi ti faceva schifo.

Chissà se ti passò per la mente un nostro ipotetico bacio.

Come si concluse quel viaggio in tram?
Le porte si aprirono ed io e te scendemmo.
Tenevo lo sguardo basso, come avevo fatto per tutto il viaggio e ti vidi andare via per i fatti tuoi.
Non ti ho seguito. Ho pensato che avresti preferito restare solo, forse eri arrabbiato.
Ma lo ero anch'io.

Lo ripeto. Quel bacio lo volevo. Lo pretendevo. Lo desideravo.
Sono stato egoista e lo so. Scusa, Kacchan.

Pazienza.
Vorrei dirtele queste cose, ma se dopo averle sapute tu mi regaleresti un bacio ogni giorno sul tram, pensi davvero che mi sentirei felice?
Non conterebbero niente quei baci, saresti solo costretto.
Perché questo non era ciò che volevi tu, Kacchan.

Isn't That What You Always Wanted, Kacchan?  //BakuDeku\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora