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Hai detto che contro di me non avresti perso, non un'altra volta.
E mentre lo dicevi avevi le lacrime agli occhi.
Mi sentivo in colpa, ed ho mormorato un 'mi dispiace' che probabilmente non ti ha nemmeno sfiorato.

Io ed Uraraka contro te ed Iida. Ricordi? Voi recitavate la parte dei Villans, mentre noi gli Heroes. Abbiamo vinto alla fine, ma mi sono fatto male come sempre.

Quando hai fatto saltar in aria quell'area, in cui ci trovavamo io e te, ho avuto paura.
Temevo la morte.
Kacchan, cosa ti era preso? I tuoi 'crepa' si erano trasformati quasi nella realtà. Eppure ti ho sentito gridare.

-Se non miro a lui, non morirà.- E poi hai sghignazzato.

Volevi colpirmi davvero? Ma ti ringrazio per aver considerato un minimo importante la mia vita.

Uraraka ed io abbiamo vinto grazie alla nostra strategia, ma per un pelo.
Non vi eravate organizzati bene, ed è stata una fortuna per noi.
Ti ho visto avvicinarti per sferrarmi un altro pugno, dopo che All Might ti aveva rimproverato per l'esplosione.

Mi sono avvicinato anch'io, ma la mia intenzione non era colpirti. Infatti ho indirizzato il pugno verso l'alto, bloccando nello stesso momento il tuo.

Ed indovina?
Già! Mi sono rotto il braccio, ancora.

Non ti sei fatto problemi a ferirmi, ma io non avrei mai permesso a me stesso di farti del male.

Tuttavia all'uscita della scuola sembravi tu quello offeso, quello che era stato preso di mira e quello ferito. Sei incredibile...

Mi hai fatto pena e mi sono sentito in colpa, quando quello che avrebbe dovuto provare vergogna non ero io. Ma tu.

Le tue lacrime, le tue grida ed il tuo discorso mi indebolivano. Perché dicevi così? Perché non potevi ammettere di essere nel torto? O chiedermi scusa?

E perché io ti ho confessato il mio segreto più grande?
Nessuno ne era a conoscenza, se non All Might.
Nemmeno mia madre.

Kacchan... eri il primo a cui lo dicevo. L'ho confessato a te e a nessun altro.
Ma tu non mi hai creduto.

Hai pensato che fossi un pazzo e che ti prendessi in giro. Non ti ho mai preso in giro, ma tu l'hai sempre creduto.
Ti faceva comodo crederlo, forse.

Ti sei voltato di spalle e hai ripreso a camminare, ignorando l'eroe numero uno che ti stava parlando.

Volevo correrti dietro ed abbracciarti, tenerti stretto a me e chiederti scusa.
Nemmeno sapevo per cosa avrei dovuto farlo, ma mi sarebbe andato bene passare per il bastardo pur di abbracciarti o di consolarti.

Ma sapevo che non avresti voluto. Non sopportavi chi ti toccava, chi ti parlava e chi ti dava torto. Il primo della lista ero io, e chissà chi c'era al secondo posto.

Dalle tue labbra non trapelò mai nessuna scusa.
E io le volevo.

Pazienza.
Vorrei dirtele queste cose, ma se dopo averle sapute tu mi domandasti scusa per qualunque tuo comportamento, pensi davvero che mi sentirei felice?
Non conterebbero niente quelle scuse, saresti solo costretto.
Perché questo non era ciò che volevi tu, Kacchan.

Isn't That What You Always Wanted, Kacchan?  //BakuDeku\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora