Isn't That What You Always Wanted, Kacchan? //BakuDeku\\

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Immaginavo che tu non volessi parlarmi di quel bacio, e nemmeno Todoroki.
Ammetto che, all'inizio, ero infuriato con te e deluso dalle tue parole con cui mi avevi lasciato a mensa.

Se per te, baciarlo, era significato qualcosa e ti era piaciuto, per me era finita. E questa volta, sul serio.
Ma Todoroki mi ha raggiunto prima che potessi disperarmi o deprimermi.

-Va tutto bene?- Mi chiese il mio migliore amico sedendosi davanti a me.

Era strano, in quella giornata, tre persone diverse si erano sedute con me, per parlarmi.
E Todoroki era l'unico che mi aspettavo lo facesse.

Da te non mi sarei mai aspettato un dialogo dopo il compleanno di Kirishima, mentre da quest'ultimo non mi sarei aspettato che volesse impostare il discorso che, poi, avrei affrontato con te.

Era tutto troppo programmato, ma anche se lo fosse stato, andava bene.

-Non proprio.- Gli ho risposto cercando i suoi occhi.

-Ti ha detto qualcosa?- Ha domandato lui, sicuramente aveva sentito qualche pezzo di discussione.

O, quanto meno, il suo nome l'abbiamo ripetuto più volte, Kacchan.

Ho annuito, mentre Todoroki mi incitava a proseguire. Dovevo parlarne con lui? Era necessario? Mi avrebbe ferito ulteriormente?

Le domande negative si erano impossessate di me, ma se non me le fossi poste allora avrei continuato vivendo nel dubbio.
Così gli chiesi spiegazioni sul vostro bacio.

-Non è lui il ragazzo di cui sono innamorato.- Ha ammesso semplicemente il mio migliore amico.

Inizialmente non ci pensai, ma Todoroki mi stava confessando che di qualcuno era interessato. Eppure non capivo che quel qualcuno ero proprio io.

Tirai un sospiro di sollievo sperando che pure per te fosse così. Nonostante tu avessi ammesso che i baci di Todoroki sono fantastici.

-Gli ho offerto da bere, è vero, ma non ho mai avuto l'intenzione di provarci con lui.- Ha continuato tranquillizzandomi. -Quando gli ho parlato, al compleanno di Kaminari, non ero totalmente lucido. Se lo fossi stato non gli avrei nemmeno parlato.-

Con le sue parole mi rassicurai di più, sapevo che non poteva averlo fatto di proposito. E, se anche tra di voi ci fosse stato qualcosa, Todoroki non era ancora a conoscenza del mio amore per te.
Non avrei mai dovuto prendermela con lui.

-E, secondo te, Kacchan... si è innamorato? O lo era?- Gli ho chiesto, pur sapendo che Todoroki non poteva conoscere la risposta.

O che poteva fare solo delle ipotesi.

-Qualche tempo dopo mi aveva insultato, per via del mio orientamento sessuale, e non credo mi abbia mai amato. È stato solo un bacio, che non aveva significato né per me, né per lui.-

Le parole del mio migliore amico, per quanto fossero quelle che volevo sentire, mi ferirono ugualmente.
Aveva usato le stesse parole tue, per definire il vostro bacio.
Mi domandai se al compleanno di Kirishima non fossi ubriaco, ma non puzzavi di alcool e non c'erano bibite alcoliche in casa sua.

Eppure i vostri 'solo un bacio' per me erano importanti.
Il tuo, Kacchan, era il bacio che desideravo da troppo tempo e che mai avrei ricevuto.
Il suo, di Todoroki, era il bacio che desideravo dare e che mai avrei dato.
Ma, per voi due, non erano niente, erano 'solo un bacio'.

Salutai il mio amico, senza far trapelare la mia delusione e mentendogli, per la prima volta, in modo realistico.
Gli dissi che dovevo parlare con All Might e che ci potevamo sentire più tardi.

Non lo cercai più.

Corsi fuori da scuola cercando rifugio sul retro, mancava ancora un quarto d'ora alla prossima lezione, ed avevo bisogno di spazio.
Il cielo minacciava di piovere, sbuffai.

Non riuscii ad arrivare sul retro, perché qualcun altro occupava quel posto.
E farmi vedere in lacrime, chiunque esso fosse, non era la mia intenzione.

Mi nascosi dietro un albero, udendo quella persona piangere.
Cercai di capire chi fosse, ma sentii la sua voce.

-Non doveva saperlo... non dovevo dirglielo...- Ripeteva costantemente quelle due frasi, coprendosi la bocca con le mani.

Eri tu, Kacchan.
Stavi piangendo per quello che mi avevi detto?
Perché?
E, perché, non sembravi per nulla dispiaciuto quando me lo raccontavi?
Perché non sono corso ad abbracciarti?
Perché non mi hai dato le spiegazioni di Todoroki?
E, perché, quel giorno non ha piovuto fin dalla mattina?

Mi avresti parlato del bacio, sicuramente, in modo diverso. Forse piangendo, forse preoccupato o forse, appartati dallo sguardo di tutti, mi avresti stretto a te, come giorni prima.

Restai lì ad osservarti finché non scoppiò a piovere, e tu tornasti dentro la scuola.
Poi fu il mio turno.
Piansi, senza preoccuparmi di bagnarmi con la pioggia.
Piansi, senza nessuno che mi guardasse.
Piansi, senza alcuna domanda nella mia testa.

Piansi e basta.

Pazienza.
Vorrei dirtele queste cose, ma se dopo averle sapute mi raccontassi diversamente ciò che non so, pensi davvero che mi sentirei felice?
Non conterebbe nulla saperle, saresti solo costretto.
Perché questo non era ciò che volevi tu, Kacchan.