Isn't That What You Always Wanted, Kacchan? //BakuDeku\\

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Dopo quella nottata insieme, Kacchan, parlai con Todoroki. Il quale riuscì a risollevarmi il morale.
Prima che tu possa farti domande... no, non gli ho detto granché. Non gli ho detto della tua infamata, del mio amore per te e nemmeno di tutta la giornata che abbiamo trascorso io e te, insieme.

-Kacchan si comporta stranamente.- Gli ho detto.

Era poco chiaro a cosa mi riferissi, e Todoroki, per quanto sia intelligente, non poteva immaginare tutto quello che mi era capitato.

-Sul serio?- Domandò ironico lui.

Devo ammettere che, in quell'istante, risi. La mia affermazione era alquanto ovvia, non solo per Todoroki, ma un po' per tutti quelli che ti conoscono.

In nemmeno mezz'oretta, dimenticai te e le tue scenate, concentrandomi solo su Todoroki.
Abbiamo scherzato tra di noi, parlato delle lezioni di quella giornata e poi siamo andati a pranzo.

Nel pomeriggio non avevamo lezioni. Così, io, ritornai in classe, da solo.
Ero sfinito, dopo la prova di quella giornata e la mia notte, quasi del tutto, insonne.

D'istinto mi sedetti sulla tua sedia, tanto tu non c'eri. Appoggiai le mie braccia sul tuo banco, e tuffai il mio volto su di esse.
Chiusi gli occhi finendo con l'addormentarmi.

E nel dormire non udii Todoroki entrare in aula, e nemmeno tu spiarci dalla porta.
Tutto quello che so, adesso, era a me sconosciuto fino a qualche ora fa.

Sta di fatto, che Todoroki si sedette di fronte a me.
Allungò una mano davanti a sé accarezzandomi i capelli, probabilmente avrà sorriso considerandomi ridicolo.

Ero seduto in un altro banco, precisamente il tuo, Kacchan. Gli avevo raccontato lo stesso giorno di te, e nel pomeriggio mi ero addormentato sul tuo banco.
Pensando a te, lo sai.

Chissà a cosa avrà pensato, invece, Todoroki.

Alla fine, dopo molto silenzio e dolcissime carezze, parlò.

-Midoriya.-

Non risposi, ero perso nei miei pensieri, nei miei sogni e nella mia confusione.

-So a chi stai pensando. Non c'è dubbio che sia lui. Ma non importa.- Ha continuato con un tono di voce leggermente più alto.

-Sono contento di poterti stare vicino, o semplicemente di poterti parlare e qualche volta abbracciare. Sono geloso di lui.-

Sono quasi certo che, durante tutto il suo monologo, non abbia mai fatto il tuo nome, Kacchan. E questo è un bene.
Perché, anche se a passare di lì non fossi stato tu, chiunque avrebbe capito che io ero innamorato di te.

-Non riesco a capire cosa ti possa piacere di lui, visto come ti tratta e come si comporta. E non riesco a capire cosa non ti possa piacere di me, ma lo accetto. Il tuo cuore ormai è impegnato, ed io non posso farci niente.-

Passarono dei minuti, prima che riprendesse. Non stava piangendo, ma aveva bisogno di tempo e di calma.

In quel momento sei arrivato tu.

-Midoriya voglio baciarti.- Ha affermato convinto, ma sapendo che non lo ascoltavo.

Che espressione ha assunto il tuo volto, in quel momento?
Forse gelosia, forse disgusto o forse rabbia.
O tutte tre?

Ha spostato la mano, da sopra la mia testa, alzandosi dalla sedia.
Todoroki sospirò.

Si è abbassato raggiungendo l'altezza della mia guancia, e vi ha depositato un bacio innocente.

-Resterò sempre al tuo fianco. Sempre.-

Contando che non ho udito nulla di tutto questo, non potevo immaginare che tu avessi sentito solo l'ultima parte, e ti fossi fatto un'idea sbagliata su tutta la questione.

Però Kacchan, quando spii una conversazione, assicurati di prestare attenzione a tutto.

Io mi sono addormentato sul tuo banco e sulla tua sedia, non so quelli di Todoroki.

E, per favore, non trattarlo mai più come hai fatto in seguito.

Pazienza.
Vorrei dirtele queste cose, ma se dopo averle sapute tu diventassi amico di Todoroki, pensi davvero che mi sentirei felice?
Non conterebbe nulla quell'amicizia, saresti solo costretto.
Perché questo non era ciò che volevi tu, Kacchan.