Avventure dell'altro mondo - Haikyuu X Reader

Capitolo 15 - Tsukishima X Reader - Fine dei giochi (Parte 1 )

Il messaggio era stato chiaro e coinciso.

"Elimina i problemi a palazzo" era tutto quello che il messaggero gli aveva consegnato quella mattina.

Kei si pulì le grandi lenti opache della sua montatura con aria annoiata.

Il demone biondo era famoso per la poca pazienza con cui faceva ogni cosa.

E sapeva bene che solo lui avrebbe sistemato tutto quel macello.

I suoi sottoposti al contrario sembravano bearsi di quella pausa priva di ordini che gli era stata concessa.

Si erano sdraiati all'aperto sul tetto piatto del palazzo del re corvo.

Stravaccati al sole, contavano le nuvole nel cielo al loro passaggio.

- Ehy guarda un demone sputa fuoco! - esclamò Narita indicando con il dito tutte le figure che vedeva passare.

Al suo fianco Kinoshita sembrava essere ugualmente divertito dello spettacolo.

- Alzatevi - sottolineò il biondo sbucando dalla parete alle loro spalle, per sua fortuna il potere di attraversarli era sempre molto utile.

- C-Capo! - esclamarono i due alzandosi immediatamente,

- Cosa state facendo? pensavo di avervi detto di prepararvi, abbiamo un nuovo incarico - esclamò Tsukishima mostrandogli il messaggio

- Cosa dice capo? - chiesero i demoni

- Dobbiamo liberarci di alcuni problemi-....

                                ~                                 

                Tsukishima Pov                                              

Dovevamo dividerci con attenzione.

La missione era più complicata di quando avessi mai immaginato.

Dovevamo neutralizzare un assassino incallito all'interno del palazzo, e solo successivamente chiudere il portale che conduceva al mondo umano.

Dividerci era la cosa meno indicata da fare, quel tipo ovunque fosse avrebbe avuto poche difficoltà ad affrontare i miei sottoposti, ma tutti insieme forse avremmo potuto fermarlo in qualche modo.

Come mi aspettavo nessuno dei miei colleghi aveva idea di come gestire la cosa.

- Di solito non è (...) quella dei piani? - sussurrò alle orecchie di Narita il castano.

(...) era l'ultima di quel branco di incapaci.

La mercenaria più goffa ed imbranata che esistesse al mondo era la persona meno adatta da coinvolgere in quella situazione.

- (...) è fuori al portone d'ingresso, il suo compito è quello di non fare uscire nessuno - dissi ai due facendo segno che era il momento di tagliare le chiacchere ed iniziare a lavorare seriamente.

Ci saremmo divisi i compiti per quanto fosse fattibile.

Narita avrebbe dovuto preparare la trappola che usavamo quasi sempre nei nostri incarichi di cattura, la rete uncinata.

Doveva solo legare ben stretti i ganci che avrebbero impedito alla rete di cadere dal corpo del nostro fuggitivo.

Kinoshita al contrario doveva fare la vedetta e assicurarci che ogni movimento sospetto ci venisse riferito.

- Capo! Capo! Che succede se l'assassino attacca (...)? - chiese uno di quegli imbranati finendo in male modo il lavoro assegnatoli,

- Non credo che riuscirà ad ucciderla, quella tappetta ha un incredibile fortuna! - dissi quasi ridendo a quella frase, era palese che odiassi (...) con tutto il cuore.