capitolo 10

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CAPITOLO DIECI.

“ADDISON’S POV.”

Prendo Faith per un braccio e la trascino vicino alla console del DJ dove si trova Chris, lo salutiamo e poi io mi posiziono sulla piccola piattaforma illuminata.

Faith sussurra qualcosa all’orecchio di Chris che fa partire la canzone Pon the Replay di Rihanna. 

Inizio a seguire il ritmo muovendo i fianchi in modo sensuale, sento gli sguardi bruciare sulla mia pelle e questo non può che rendere lussuriosa e compiaciuta.

Faith e altre ragazze si uniscono a me nella danza, scendo dalla piattaforma e la pista si apre a noi.

Faccio uno spartiacque di persone e proprio a qualche metro da noi vedo Louis e i ragazzi.

Mi avvicino a lui ondeggiando i fianchi e sculettando, una stripper non saprebbe fare di meglio.

Ondeggio con tutto il corpo su di lui e gli giro intorno come una pantera pronta ad assalirlo.

Lo desidero, deve essere mio a costo di provare quel maledetto sentimento che tutti chiamano amore.

Me lo terrò stretto e lo difenderò con i denti e con le unghie se ne sarà necessario, è la mia preda e nessuno me lo deve toccare.

Ma prima lo devo conquistare fino a farmi desiderare in tutti i modi e volermi ad ogni costo.

Sorrido maliziosa e struscio il culo sulla sua erezione che gli stringe nei pantaloni, mi giro e scontro il mio bacino con il suo fino a farlo gemere.

Ormai è mio.

Appena la musica finisce affondo il viso nel suo collo e inizio a succhiare violentemente un lembo della sua pelle per poi morderlo ed infine passarci la lingua.

La folla di gente ritorna in pista e noi veniamo coperti.

Le mie labbra sono ancora attaccate al suo collo, appoggio le mani sul suo culo e lo stringo cercando di tenerlo il più incollato a me.

Sposto le labbra e lascio dei baci umidi e risalgo lentamente fino alla mascella per poi avvicinarmi al suo orecchio.

“Hai proprio un bel culo Tomlinson.” Sorrido per poi mordergli violentemente il lobo.

Lo sento gemere ad ogni mio tocco e questo non può che eccitarmi più di quanto non lo faccia già.

Louis passa le dita sul segno che gli ho appena lasciato e schiude la bocca.

“Non toccare il mio Louis!” Una voce stridula attira la nostra attenzione.

Quella bionda rifatta di Brittany è davanti a noi con le mani ai fianchi e con uno sguardo inceneritore.

“Togli i tuoi artigli dal suo culo!”

In tutta risposta lo stringo ancora di più e rilascio nell’aria una risata sonora la quale arriva fino alle orecchie ben tese di Chris.

“Ho detto: lascialo!” Urla isterica.

Chris ferma la musica di sottofondo e tutti assistono alla scena.

"Bionda. Lo vedi questo succhiotto?” Indico l’evidente e violaceo succhiotto che ho appena fatto a Louis.

Brittany sbarra gli occhi e si mette una mano davanti alla bocca per lo stupore.

“Questo gliel’ho appena fatto io e ciò significa che è mio quindi: prova solo a sfiorarlo con un dito e ti farò così male da mandarti in ospedale!” Il mio tono di voce è autoritario.

“A me non interessa!” La bionda afferra Louis per un braccio e lo strattona.

Stringo i denti e la mascella mi si contrae, mi stacco da Louis e carico un pugno che va a finire dritto sulla faccia di Brittany che cade all’indietro.

“Ti avevo avvisato puttanella.” Le do un calcio sullo stomaco e soddisfatta afferro Louis per un avambraccio, saluto Chris con un cenno di mano ed esco dal locale.

Prendo le chiavi dell’auto di Louis dalla sua tasca e mi avvicino ad essa.

“Sali in auto.”

Schiaccio il pulsante per aprirla.

“Io..”

“Sali in auto Louis.”

Il castano fa come gli ho ordinato e si mette al posto del passeggero mentre io a quello del guidatore.

Accendo l’auto e vado via sfrecciando.

Sono talmente nervosa ed incazzata che non so nemmeno dove sto andando.

“Addi calmati.” Louis appoggia una mano sulla mia coscia sinistra e sorride appena.

Grugnisco leggermente e arriccio il naso.

“Non c’era bisogno di esagerare in quel modo. Comunque non immaginavo fossi così possessiva.” Sorride.

“Se ti tocca di nuovo le spezzo le gambe.”

Il castano si lascia andare in una risata cristallina ed io lo osservo per qualche minuto prima di tornare a guardare la strada.

“Andiamo a casa mia?” Il castano sbadiglia.

“Hai sonno?” Mi giro a guardarlo con la testa inclinata da una parte.

“Si.”

“Disse quello che non ha fatto un cazzo per tutto il giorno.” Rido di gusto.

“Come sei spiritosa.” Mi fa il verso.

“Lo so.” Sorrido e torno a guardare la strada.

In pochi minuti arriviamo a casa Tomlinson, parcheggio l’auto e scendiamo.

Louis sta tipo barcollando da una parte all’altra e prima che possa cadere afferro la sua mano.

“Quanto hai bevuto?”

“Non molto.”

“Non sai reggere nemmeno un po’ d’alcol.” Sbuffo, prendo le chiavi della tasca dei pantaloni di Louis e apro la porta di casa.

Il buoi ci avvolge, è una cosa molto rilassante.

“Non c’è nessuno a casa.” Sorride.

“Non esaltarti bello.” Lo spingo leggermente verso l’entrata.

Chiudo la porta e nel silenzio più totale andiamo nella sua stanza.

Ci togliamo le scarpe, Louis la giacca e la camicia mentre io i pantaloni e mi tolgo la sua cravatta mettendola sulla sedia.

Ci stendiamo sul letto e Louis si stringe a me, nasconde il viso nell’incavo del mio collo e intreccia le nostre gambe.

Io in risposta metto solo un braccio intorno alle sue spalle e gli accarezzo i  capelli.

“Tutto questo è strano.” Soffia sul mio collo.

“Cosa?” So benissimo di cosa sta parlando ma dobbiamo aprire il discorso per puntualizzare alcune cose.

“Mi hai fatto un succhiotto degno di record, mi tieni stretto per il culo cosa che stai facendo anche ora, ma fai come ti pare eh!”

“Certo!” Sorrido e stringo di più la presa.

“Sei possessiva, aggressiva e detti anche legge.” Si allontana dal mio collo e mi guarda con i suoi occhioni azzurri.

“Dovrei essere e dare io tutte queste cose.” Inarca un sopracciglio.

“Per me invece è normale, ho sempre fatto così, quando voglio una cosa deve essere mia a tutti i costi e una volta mia nessuno deve toccarla. E comunque io non mi faccio sottomettere." Sorrido convinta.

“Beh, nemmeno io.”

“Sicuro?” Sorrido divertita e lo stringo a me per i fianchi facendo scontrare i nostri bacini.

Il mostro che è in leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora