capitolo 7

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CAPITOLO SETTE.

“ADDISON POV.”

Le prime due ore sono passate e finalmente ho 10 minuti di tranquillità per fumarmi una sigaretta e magari continuare la mia caccia.

Mentre sono seduta sul solito muretto a fumare con Niall e Zayn, una ragazza si avvicina a noi e mi si para davanti.

“Addison!”

“Saresti?” La squadro dalla testa ai piedi.

“La persona che ha le palle di dirti le cose in faccia!”

“Quindi? Stringi il discorso ragazzina.” Tiro l’ultimo tiro della sigaretta e butto il mozzicone.

“Lascia in pace Harry.” Scandisce bene le quattro parole.

“Chi sei tu? La sua protettrice? Il suo angelo custode?” La prendo in giro facendo ridere i ragazzi.

“Sei solo una sbruffona!”

“Pronunciati bimba.” La guardo negli occhi e con mia sorpresa regge il mio contatto visivo.

“Keith.”

“Keith.” Ripeto iniziando a girarle intorno come uno squalo affamato.

Cerca di darmi una spinta ma io la evito prontamente e le lascio uno schiaffo a mano aperta sulla guancia.

“Senti. Io non ho tempo da perdere, chiaro?”

La ragazza rimane in silenzio.

“E’ chiaro!?” Le urlo spaventandola appena.

“No, non è chiaro!”

Mi arriva una spinta ma non mi muovo minimamente.

“Keith!”

Styles arriva di corsa e prende la rossa per i fianchi.

“Addison.. Lei.. Scusala. Dimentica tutto quello che ti ha detto. E’ solo una ragazzina..”

“Styles, tieni a bada la tua ragazza.” Lo inchiodo con lo sguardo.

“Certo.” Fa un sorriso falso sfoderando i suoi denti bianchi e mettendo in mostra le sue fossette.

“Andatevene.” Gli faccio un cenno con la testa e lui, tenendo ancora la rossa, se ne va.

“HARRY’S POV.”

“Ma sei per caso diventata scema!?” Sgrido la rossa che ho appena messo con i piedi per terra.

“Io..”

“Tu cosa!? Perché tutti volete mettere alla prova la pazienza di Addison!? Lei è pericolosa! E’ un mostro!” Urlo con tutto il fiato che ho in corpo e Keith abbassa la testa.

“Io volevo solo che la smettesse di farti del male..”

“Non ti devi preoccupare per me, Keith.”

“Smetterai di farti del male?” Una lacrima le riga il viso.

Non posso credere che una persona entrata così all’improvviso nella mia vita si preoccupi tanto per me.

“Te lo prometto.” Le asciugo la lacrima e la stringo a me, lei mi lascia un bacio sul collo e un brivido percorre la mia schiena.

Il suono della campanella ci riporta alla realtà e torniamo nelle rispettive classi avendo due anni di differenza.

Per tutto il tempo non faccio altro che pensare a quello che è successo e il solo pensiero che Keith tenga così tanto a me mi fa sorridere come un idiota.

Quel brivido che ho provato quando mi ha baciato il collo era così rilassante e dolce.

La cosa che non riesco a togliere dalla testa è se Addison ora prenderà di mira anche lei..

Non voglio che le capiti quello che è capitato a me.

Devo proteggerla. A costo di farmi male.

Il suono della campanella mi riporta bruscamente alla realtà e, adesso che ci penso, ho passato due ore su questo banco a non fare niente ed è ora di uscire.

Dall’altra parte della strada vedo Louis appoggiato alla fiancata della sua auto.

E’ strano che sia qui ma conosco il suo scopo e non è per niente buono.

Il castano mi sorride e mi fa cenno con la testa di avvicinarmi.

“Posso solo immaginare perché sei qui.” Incrocio le braccia al petto mentre mi avvicino.

“Ciao anche a te piccolo Haz!” Sorride.

Inarco un sopracciglio e lo guardo.

“Ho bisogno che tu mi faccia un favore.”

“Oh no. Non ho intenzione di aiutarti.”

“Avanti Haz! Devi solo dire a Addison che..”

“Non mi avvicinerò assolutamente a lei!” Scuoto la testa freneticamente.

“Fallo per il tuo Boo.” Tira fuori il labbro inferiore e fa gli occhi da cane bastonato.

“No! E comunque guarda, la tua preda è proprio lì.” Indico Addison.

“Bene. Aspettami qui, dopo andremo fuori a pranzare.” Sorride e si allontana.

Il mostro che è in leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora