Capitolo 48

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CAPITOLO QUARANTOTTO.

"ADDISON'S POV."

Io e Liam abbiamo passato un'intera settimana in ospedale.

Lui inizia a ricordare da solo qualche episodio della sua vita con me e questo è un bene.

Odio sentirmi un'estranea con il mio gemello.

Ho messo su qualche chilo, adesso si che sembro incinta.

Oggi finalmente si torna a casa.

Sto facendo gli ultimi controlli e poi verrò dimessa.

"Allora, il bambino sta bene, lei è in ottima forma e tra quattro settimane possiamo scoprire il sesso." La dottoressa Sanders spenge il macchinario per l'ecografia e sorride.

"Bene. Spero proprio che sia un maschietto." Sorrido di rimando.

"Non mi aspettavo questa affermazione. Di solito una neomamma punta subito ad una bambina." E' sorpresa.

"Ho già una femmina."

"Ma questa è la sua prima gravidanza."

"Beh, Amanda non è proprio mia figlia ma è come se lo fosse." Sorrido di nuovo.

"E' bello sentirlo dire da una ragazza giovane come lei. I figli sono la cosa più bella."

"Già."

"Ora può andare. Mi raccomando, niente sforzi e mangi."

"D'accordo." Sorrido di nuovo ed esco dallo studio della dottoressa.

"Addison."

"Si?" Rispondo distrattamente senza badare a chi mi sta chiamando.

Alzo lo sguardo dai fogli medici e incontro quello di Nathan.

Faccio una smorfia, sospiro e torno seria.

"Cosa ti serve, Nathan?"

"Mia sorella." Risponde seccamente.

"Te l'ho già detto. E' sotto la mia legittima custodia."

"Siamo dello stesso sangue, stesso DNA. Lo vuoi capire?!" Mi ringhia contro.

"Tu non avevi degli affari in sospeso in America? Torna da dove sei venuto Miller e non farti più vedere." Lo guardo impassibile.

"Possiamo fare un accordo."

"Niente accordi. Io non patteggio per Amanda."

"Se collabori potremmo andare d'accordo io e te." Mi afferra per il mento e si avvicina pericolosamente a me.

"Invece se collabori tu non ti succederà niente." Sibilla qualcuno alle sue spalle.

Sposto lo sguardo e trovo quello cupo di Liam.

"Lasciala." Ordina a denti stretti.

"Non credere che sia finita qui." Nathan mi lascia andare, manda una strana occhiata a Liam e se ne va.

"Stai bene?" Mi sorride dolcemente.

"Si." Sorrido e circondo la sua vita con un braccio per poi percorrere il corridoio e uscire dall'ospedale.

Nel parcheggio troviamo Niall, Louis, Zayn e Harry che ci aspettano.

"Come mai ci avete messo così tanto?" Domanda Niall.

"Addi ha avuto un brutto incontro." Risponde Liam.

"Chi è che ha disturbato la mia piccola?" Louis mi da un bacio sulla fronte e mi circonda la vita con le braccia.

"Nathan." Sbuffo.

"Ah, ancora? Che cosa ti ha detto?"

"Che vuole Amanda. Liam fortunatamente lo ha interrotto e prima di andarsene ha detto che nnon è finita." Incrocio le braccia e metto il broncio.

"Ti va un po' di cioccolata?" Mi sorride il castano.

"Si!" Sorrido felice.

"Cos'era quello?" Chiede Zayn inarcando un sopracciglio.

"Uno sbalzo d'umore." Risponde Harry.

"Impressionante." Esclama Niall.

"Sei destinata ad ingrassare, sorellina." Mi sfotte Liam.

"Non la voglio più!" Mi acciglio.

"Liam!" Lo riprende Louis.

"Ma è vero. Tra meno di tre mesi sarà una balena." Sogghigna.

Spalanco la bocca e il mio labbro inferiore trema senza che io me ne renda conto e mi metto ad urlare e sbattere i piedi per terra come una bambina.

Perché mi sto comportando in questo modo?

"Liam!" Gli altri lo sgridano mentre lui ride come un matto.

Gli do un pugno sul braccio e salgo in auto offesa.

"AMANDA'S POV."

Io, Justin, Keith, Lottie, Faith e Ally stiamo aspettando gli altri.

Dovrebbero arrivare a momenti.

Keith, Lottie e Ally fantasticano sul matrimonio di Faith e la riempiono di consigli.

Finalmente sentiamo la porta di casa aprirsi e appare mamma che, secondo me. È un tantino infuriata.

"Ehi mamma."

Si mette pesantemente seduta sul divano, incrocia le braccia e mette il broncio.

"Sembri una bambina. Ti hanno forse proibito qualcosa o sgridata?" Faith la sfotte.

"Il tuo ragazzo mi ha dato della balena." Risponde stizzita.

"Ce l'hai ancora con me per quello? E comunque è vero." Risponde malignamente LIam.

"Liam." Faith lo ammonisce.

"Se vuoi che ti faccia male al polso dillo subito. Lì."

Ghigna mamma mentre si alza dal divano e si avvicina minacciosamente a Liam.

"Stammi lontana."

"Te le cerchi eh?" Papà prende mamma per la vita e le bacia il collo per poi sedersi sul divano e mettersela sulle ginocchia.

"E' così divertente darle fastidio."

"E non puoi nemmeno immaginare quanto sia divertente per me farti male." Mamma balza in piedi e corre verso Liam che scappa via.

"Addison!" La richiama papà.

"Sei fortunato, pivello." Mamma si ferma e si piega appoggiando le mani sulle ginocchia.

"Non ce la faccio piùùù." Cantilena mentre respira pesantemente.

Harry le circonda i fianchi con un braccio, l'altro lo mette sotto le sue ginocchia e la solleva mente mamma mette le mani sul suo petto e ciondola con le gambe.

"Il dottore ha detto che non ti devi affaticare." La rimprovera Faith.

"Va bene, va bene." Mamma sventola una mano in aria.

"Andiamo in cucina riccio. Ho fame."

"Cosa vuoi mangiare?"

"Tutto quello che riesco a mandare giù." Sorride felice.

I due se ne vanno in cucina e dopo svariati minuti tornano in soggiorno.

Mamma si siede sul divano tra papà e Liam mentre Harry solleva Keith, si siede al suo posto e se la mette sulle ginocchia.

"Sei apposto adesso?" Liam si rivolge a mamma.

"Si, anche se.." Si piega in avanti senza finire la frase e vomita.

Papà le raccoglie i capelli e quando mamma finisce si tira su con una faccia sconvolta.

Liam si gira verso di lei a bocca aperte.

"Mi hai vomitato sulle scarpe." Sussurra scioccato.

"Vedi Lì. Questa e tutta ripicca." Ribatte mamma con il fiatone.

Questa giornata non potrebbe andare meglio.

E' conveniente svignarcela.

Il mostro che è in leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora