Il mostro che è in lei

Capitolo 39

CAPITOLO TRENTANOVE.

“JUSTIN’S POV.”

Io e Amanda siamo tornati a scuola.

Melanie e Brad hanno fatto delle domande me noi gli abbiamo risposto di aver passato il weekend con la famiglia di Amanda e gli abbiamo raccontato un paio di cavolate per far si che il tutto sia credibile.

Oggi inizia il nostro addestramento.

So già tutto quello che c’è da sapere sulla boxe, la praticavo due anni fa ma poi ho smesso.

Addison e Harry ci addestreranno personalmente e sono sicuro che ci saranno anche Zayn, Niall, Liam, Louis e Faith.

Mi metto i pantaloni della tuta, le puma, una canottiera e una felpa.

Spero solo che ci alleneremo al chiuso perché si sta avvicinando l’inverno e fa veramente freddo.

Mi arriva un messaggio e prendo il telefono da sopra la scrivania.

‘Ehi Justine, sei pronto? :) A.xx’

Sempre molto simpatica la ragazzina.

‘Si Amy, sto arrivando. J.xx’

Metto il telefono in tasca, scendo al piano inferiore, saluto mamma e esco di casa trovando Amy seduta sul muretto di casa sua.

Lì è dove uno aspetta l’altra e viceversa.

“Muovi il culo Justine. Mamma e gli altri ci staranno sicuramente aspettando.” Mi rimprovera.

“Arrivo, arrivo.” Mi avvicino a lei, l’aiuto a scendere dal muretto e andiamo in casa sua.

“Mamma?” La chiama dal corridoio.

“Si?”  Addi spunta dalla cucina.

“Andiamo?”

“Dobbiamo aspettare tuo padre e gli altri.” Alza gli occhi al cielo e sbuffa tornando in cucina.

Io mi giro verso Amanda e inarco un sopracciglio, lei mi fa un sorrisino e si rifugia in cucina mentre io la seguo sorridendo e scuotendo la testa.

Ci sediamo sugli sgabelli e aspettiamo.

Dopo un quarto d’ora il campanello suona e Addison va ad aprire facendoci segno di seguirla.

Apre la porta accigliata e gli altri la guardano per poi indicare tutti Faith.

“E’ colpa sua!” Esclamano in coro.

“Certo! E’ sempre colpa mia.” La mora borbotta indignata entrando in casa.