Capitolo 11

768 24 0
                                    

CAPITOLO UNDICI.

“LOUIS’ POV.”

Ed ecco che i nostri bacini si scontrano di nuovo.

Non può farmi questo soprattutto se non mi da di più.

“Che c’è? Ti da fastidio se faccio così?” Scontra il suo bacino con il mio.

Mi libero dalla sua presa e mi metto a cavalcioni su di le.

“Oh, forse non hai ancora capito chi comanda qui.” Sorride e con mia sorpresa rivolta la situazione e me la ritrovo in mezzo alle gambe.

Le sue mani percorrono il mio fisico mentre sul suo viso c’è un mezzo ghigno perverso.

“Tutto questo è mio. E anche questo.”

E come immaginavo le sue mani sono sul mio culo, di nuovo.

“La vuoi smettere!?”

“Avanti bimbo, non fare il prezioso." Sorride.

“Non chia..” Mi bacia di colpo.

Mossa astuta per farmi smettere di parlare.

Le sue mani arrivano ai miei pantaloni, li sbottona e, alzandomi di poco dal letto, me li toglie velocemente.

“Ripeto, tutto questo è strano.”

“Sta zitto.” Alza gli occhi al cielo e si piega su di me per trasportarmi in un bacio violento.

“Vuoi stuprarmi?” Sorrido mordendomi il labbro inferiore.

“Hai pienamente afferrato il concetto.” Affonda il viso sul mio collo e morde il succhiotto che mi ha fatto poco fa.

Gemo un po’ per il piacere e un po’ per il dolore.

Con una mossa fulminea si mette a cavalcioni su di me, mi togli i boxer e afferra il mio membro.

“Ehi!” Protesto ma inutilmente.

“Ehi cosa?” Usa la sua voce sensuale.

Mi masturba tranquillamente facendo pulsare il mio membro sempre più.

“Addi sto..”

“No!” Molla la presa e sorride.

“Ma.. Stronza!” Mi imbroncio.

“Tomlinson, non è ancora il momento.” Sussurra al mio orecchio.

Si allontana, apre un cassetto del comodino e cerca qualcosa.

“E’ così prevedibile.” Prende un preservativo e richiude il cassetto.

Apre la bustina con i denti, tira fuori il preservativo e me lo mette.

“Hai intenzione di fare tutto da sola?”

“E’ uno stupro, ricordi?”

Addi si toglie le mutande tirandole in qualche angolo nascosto della stanza, si rimette a cavalcioni su di me e mi fa entrare in lei.

“Questa è la mia posizione preferita. A cavallo.” Sorride maliziosa.

“Addi non hai proprio tatto!”

“Non occorre tatto quando si fa sesso.”

“Io non voglio sesso ma amore.”

“Piano, piano. Ora pretendi troppo, una cosa alla volta." Sorride e si abbassa per lasciarmi un bacio.

Si posiziona per bene e appoggia i palmi delle mani sul mio petto e inizia a muoversi.

Metto le mani sul suo fondoschiena e l’aiuto con i movimenti mentre i nostri gemiti avvolgono la stanza.

Addi si attacca alla testata del letto e spinge più forte.

“A-Addi.. Piano..”

“Ormai non si può più tornare indietro.. Urla il mio nome Louis.”

“T-ti sembro una f-femminuccia u-urlante..” Gemo.

“La mia femminuccia urlante.” Sorride.

“C-come fai ad e-essere così c-calma..?”

“Esperienza.. Come pensi che mi sia tolta la verginità?”

“C-cosa!?”

“Proprio così, credo di aver addirittura traumatizzato il povero Zayn.” Sorride.

“Zayn?”

“Si, la mia prima volta è stata con lui.” Si ferma.

“Invece di pensare alla tua prima volta potresti pensare a quello che stai facendo adesso!?” Sbotto indignato.

“Di quanto tempo hai bisogno per venire?” Ricomincia a muoversi e questa volta però con più lentezza.

“Hai fretta?”

“No è che mi fanno male le pareti lì sotto.” I suoi movimenti aumentano e finalmente arrivo seguito da lei.

“Che orgasmo sofferto.”Addi sbuffa e si lascia andare stendendosi con il busto su di me.

“Questo lo possiamo togliere?” Le indico il top che ancora ha indosso.

“Direi di si.” Stende le braccia ed io glielo tolgo.

“Adesso va molto meglio.” Sorrido e le accarezzo un seno.

“Louis sto scomoda.”

“Considerando che sono ancora dentro di te, è normale.”

La castana sbuffa e si solleva facendomi uscire da lei, mi toglie il preservativo, lo butta e torna a stendersi sul letto vicino a me.

“Contenta ora?”

“Si!” Mi lascia un bacio vicino al capezzolo e sorride.

“Te l’ha mai detto nessuno che sei bipolare?”

“Oh si. E l’ho sempre preso come un complimento.”

“Tu sei strana.”

“Oddio Louis, dormi!” Tuffa la testa sul cuscino e si gira dall’altra parte.

Allungo un braccio, lo avvolgo intorno ai suoi fianchi, la stringo a me e ci copro con il lenzuolo.

“IL GIORNO DOPO”

“HARRY’S POV.”

Sono fuori casa di Louis, la domestica mi fa entrare e salgo in camera sua.

Apro la porta e nel letto trovo non soltanto Louis ma anche una Addison stesa a pancia in giù con un lenzuolo che le lascia scoperta la schiena e con un braccio del mio migliore amico avvolto intorno alla vita.

Apro la bocca dallo stupore e mi metto le mani in viso per coprirmi gli occhi.

“Lou..?”

Il mostro che è in leiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora