CAPITOLO QUARANTUNO.
Il fratello di Amanda?
Amanda ha un fratello?
Perché non me l’ha mai detto?
Senza dire niente lo invito con un gesto della mano ad entrare facendolo accomodare in soggiorno.
Chiamo gli altri dal telefono che comunica con la palestra e in pochi secondi sono tutti in soggiorno.
“Amanda!” Esclama Nathan appena vede la sorella.
Amy si acciglia e incrocia le braccia.
“Perché non mi hai mai detto di avere un fratello?” La guardo impassibile.
“Perché lui non è più mio fratello.” Risponde schiettamente e fa per andarsene.
“Amanda ti prego.”
“Ti prego cosa? Papà è morto quattro anni fa e tu ti presenti adesso? A ventisei anni e con una faccia da stronzo?! Dov’eri quando io avevo bisogno di te eh?! Potevi risparmiartelo!” Gli urla contro.
“Amanda io l’ho saputo solamente qualche mese fa e ho dovuto mettere in sospeso degli affari solo per venire da te!” Ribatte il castano.
“Solo per venire da me. Beh, te ne puoi anche andare ora.” Delle lacrime rigano il suo viso e corre al piano superiore.
“va da lei.” Guardo Justin per poi posare lo sguardo su Nathan.
“Se sei qui per i beni di tuo padre puoi anche andartene perché ne ho la legittima custodia fino a quando Amanda non avrà compiuto diciotto anni.”
“Sono venuto per mia sorella!” Mi ringhia contro.
“Ma come hai visto, lei non vuole venire con te.” Lo ammonisce Louis.
Nathan sospira rassegnato.
“Ora vattene.” Apro la porta.
Lui mi manda un’occhiataccia e esce di casa sbattendosi la porta dietro.
“Ha un fratello.” Rompo il silenzio che si è creato.
“Della mia età per di più. Sono giovane.” Esclama Louis.
“Ceeerto!” Lo prende in giro Harry.
“Io e te dobbiamo chiarire questa cosa, Harold.” Riduce gli occhi a due fessure.
“Spezzamento di clavicola con una ginocchiata, funziona sempre.” Gli suggerisce Liam.
“Amore, quanto sei violento!” Lo rimprovera Faith.
“Ma è bellissima come mossa. Soprattutto fatta da Addison.” Zayn mi loda.
“Infatti me l’ha già promessa lei stessa.” Puntualizza Harry.
“In un corridoio d’ospedale. Sarebbe stato eccitante.” Ghigno.
“Che paura.” Il riccio mi fa il verso e corre via.
Io gli corro dietro e poi gli salto sulla schiena senza però riuscire a farlo cadere.
Ridiamo come due bambini e mi fa scendere.
“Visto Louis? Questo vuol dire essere giovani.” Lo sfotto.
Il mio castano riduce gli occhi a due fessure e mi prende alla sprovvista caricandomi su una spalla.
“Anch’io ho fame di sesso, LouLou.” Gli sussurro all’orecchio prima di entrare nella nostra stanza.
“AMANDA’S POV.”
Come diavolo si è permesso quello stronzo di venirmi a cercare dopo quattro anni?!
“Andrai con lui?”
La voce di Justin mi distrae dai pensieri cercando di spezzare il mio mutismo.
Siamo seduti con le gambe incrociate sul mio letto e fino adesso io ho fissato il muro e lui me.
“Non ho intenzione di andare con quel menefreghista.” Lo inchiodo con lo sguardo.
“Dov’è stato in tutti questi anni?”
“In America.”
“E se si impuntasse per averti?”
“Mamma non gliela darà vinta.” Rispondo sicura di me.
“Non voglio che ti porti in America. Lontana da me.” Mi stringe possessivamente a se.
“Ricorda. Quando una cosa è nostra, rimane nostra.” Prendo il suo viso tra le mani e lo bacio.
“Infatti tu sei mia.” Sorride sulle mie labbra e mi bacia con foga e mi stende sul letto mettendosi sopra di me.
Mi allontano da lui e respiro faticosamente.
“Sei pesante Justine, mi stai schiacciando. Levati.” Gli do una spinta e lo faccio rotolare al mio fianco.
“Sono tutti muscoli, bellezza.” Mi bacia la punta del naso.
“Mmm, io sento un po’ di ciccetta qui.” Gli pizzico un fianco.
“Tu hai la ciccetta, grassona.” Si rimette sopra di me e inizia a farmi il solletico.
“Justin.. S-smettila.. S-sai.. Ahahahhaha! Che od-io.. Quando m-mi fai.. Il solletico!” Gli afferro le mani e gli salto addosso.
“Mi vuoi stuprare?” Fa un sorriso malizioso.
“Stai sempre a pensare male.” Alzo gli occhi al cielo.
“E tieni a freno il tuo amichetto lì sotto.” Rido.
“Come faccio se la mia ragazza è sexy e mi provoca?” Ribalta la situazione mettendosi a cavalcioni su di me.
“Già, soprattutto quando ha il ciclo.” Ghigno.
“Cazzo! Quando ti è venuto?” Fa una smorfia.
“Proprio questa mattina.” Sorrido.
“Che palle.” Si lascia andare poggiando la testa sul mio seno.
“Povero piccolo.” Gli accarezzo i capelli e trattengo le risate.
Gli uomini.
STAI LEGGENDO
Il mostro che è in lei
FanfictionLui, tranquillo e spensierato. Lei, aggressiva e casinista. Lui, dolce. Lei, cattiva. Lui, bello da star male. Lei, sensuale da far impazzire. Lui, Louis Tomlinson. Lei, Addison Payne. Riuscirà lui a sciogliere il cuore ghiacciato di lei?