Capitolo 52

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CAPITOLO CINQUANTADUE.

“HARRY’S POV.”
 
Siamo in sala operatoria, hanno preparato Keith e ora stanno cercando di togliere da torno al collo di Clarity il cordone ombelicale.
 
Sto andando in panico, ho paura.
 
I dottori borbottano tra loro e io sono troppo preoccupato per starli a sentire.
 
“Harry ho paura.” Sussurra Keith cercando di trattenere le lacrime.
 
“Non preoccuparti piccola.” Cerco di rassicurarla.
 
“Ecco! Ci sono riuscito!” Esulta il dottore.
 
“Bene. Ora non resta che far uscire la bambina.” L’infermiera ci sorride e si avvicina a Keith.
 
“Forza, ora spingi Keith.” La incita l’ostetrica.
 
Keith mi stringe la mano e sotto le indicazioni dell’infermiera e del dottore inizia a spingere.
 
Le sue urla sono strazianti e sembra che non succeda niente.
 
“Vedo la testa della bimba. Spingi Keith, avanti.” Il dottore esulta.
 
Keith continua a spingere e dopo un’infinita un pianto isterico si libera per tutta la sala operatoria.
 
La mia piccola Clarity.
 
L’infermiera prende la mia bimba avvolgendola in una coperta mentre io taglio il cordone ombelicale.
 
Esultiamo tutti mentre il dottore fa gli ultimi controlli a Keith.
 
“Fermi tutti.” Smorza l’entusiasmo. “Torna a spingere Keith, c’è un altro bambino.”
 
Cosa!?
 
Sbarro gli occhi e guardo tutti spaesato mentre Keith si agita.
 
“Avanti Keith, un ultimo sforzo.” Il dottore la incita di nuovo.
 
Keith prende un profondo respiro e torna a spingere.
 
Cosa sta succedendo? Perché c’è un altro bambino?
 
In poco tempo un altro pianto disperato risuona nelle mie orecchie.
 
“E’ un maschio!” Esclama l’ostetrica.
 
Mi infilo le mani tra i capelli e inizio a tremare.
 
Sto per avere un attacco di panico.
 
Non può essere..
 
Senza pensarci due volte corro fuori dalla sala operatoria sotto gli sguardi increduli di tutti, mi tolgo il camice e la mascherina buttandoli per terra e oltrepasso la porta arrivando nel corridoio, giro l’angolo scivolando e corro verso Addison.
 
“ADDISON’S POV.”
 
Mi guardo le unghie sbuffando per l’ennesima volta.
 
“Addison..” Liam attira la mia attenzione e alzo lo sguardo vedendo Harry che corre per il corridoio verso di noi.
 
Mi alzo in piedi e lui mi raggiunge buttandosi in ginocchio davanti a me e appoggiando la fronte sul mio pancione.
 
“Sono due..” Sussurra tra le lacrime.
 
Louis si avvicina e allunga una mano verso di lui.
 
“Fermo Louis, sta avendo un attacco di panico.” Lo fermo prima che Harry possa fargli del male.
 
Infilo le mani tra i capelli del riccio e lo accarezzo dolcemente.
 
“Cos’è successo, Harry?” Gli chiedo piano.
 
“Sono due.. Sono due..” Continua a ripetere.
 
“Harry, chi sono due?” Gli prendo il mento alzando il suo viso verso di me.
 
“I bambini Ad.. Sono due..” I suoi bellissimi occhi smeraldi si riempiono di lacrime e il suo labbro inferiore trema.
 
“Che?! Sono due?! Stai scherzando?” Sgrano gli occhi incredula.
 
Harry scuote la testa e appoggia di nuovo la fronte sul mio pancione respirando a fatica.
 
“Respira Harry, stai calmo.” Gli accarezzo i capelli.
 
“Non posso farcela Addi.. Non posso prendermi cura di due bambini..” Sussurra spaventato.
 
“Ehi, guardami.” Attiro la sua attenzione.
 
Lui alza di nuovo il viso e mi guarda.
 
“Ce la farai, okay? Infondo non sei solo. C’è Keith.” Sorrido.
 
“E tu? Ci sarai?” Mi chiede come un bambino.
 
“Sempre.” Asciugo i suoi lacrimoni con i pollici e mi piego faticosamente in avanti per dargli un bacio sulla fronte.
 
“Ora torna dentro ragazzino. I tuoi bambini ti aspettano.” Gli do una pacca sulla spalla.
 
Con l’aiuto di Louis e Zayn il riccio si rimette in piedi e mi stringe la mano.
 
“Vieni con me. Ti prego.” Sussurra tra un singhiozzo e l’altro.
 
“Andiamo.” Sorrido e insieme andiamo nel reparto neomamme dove troviamo due infermiere con dei bambini.
 
Un maschio e una femmina.
 
Il primo assomiglia a Harry ma ha gli occhi di Keith mentre la seconda assomiglia a Keith ma ha gli occhi di Harry.
 
“Awww!! Ma che cariniiii!” Esclamo esaltata.
 
Harry mi guarda con un sopracciglio inarcato e io ricambio lo sguardo.
 
“Che cazzo guardi?”
 
“Un attimo prima fai l’esaltata e un attimo dopo sei acida. Non le capirò mai le donne.” Scuote la testa.
 
Le infermiere si avvicinano a noi e sorridono.
 
“Keith è stata portata nella sua stanza, potete portare a farle vedere i bambini e ditele di provare a dargli il latte.” Dice la prima per poi dare in braccio a Harry Clarity.
 
Io prendo il piccolo in braccio e gli sorrido.
 
“Ciao piccolo.” Gli accarezzo una manica con il dito e lui lo stringe forte. “Sei una dolce sorpresa, lo sai? Sei così piccolo e carino. Proprio come il tuo papà. E diventerai la mia piccola macchina da guerra.” Sorrido eccitata per l’ultima frase.
 
“Inizi con la dolcezza e poi rovini sempre tutto eh?” Gracchia Harry con la sua voce roca per il pianto.
 
“Io posso, tesoro.” Gli sorrido e mi avvio alla stanza di Keith seguita da Harry.
 
Entriamo nella stanza e troviamo tutti quanti lì. Le madri di Harry e Keith sono il lacrime mentre i mariti le consolano.
 
“Ciao neomamma, guarda chi ti abbiamo portato.” Mi avvicino a Keith e gli do Noah in braccio.
 
Harry si siede vicino a lei e gli fa vedere Clarity, non la mollerà molto facilmente.
 
“Loro non hanno nemmeno dovuto scegliere. Hanno fatto direttamente maschio e femmina. Ci hanno dato dentro.” Sghignazza Niall ricevendo poi uno schiaffo dietro la testa da Lottie.
 
Mi allontano un po’ osservando quella dolce scena, sono tutti così felici e Harry ha superato la sua paura.
 
Sospiro felicemente e sorrido.
 
Due mani si appoggiano sul mio pancione e la mia schiena viene a contatto con un petto.
 
“Sono dolci, non è vero?” La voce di Louis risuona nelle mie orecchia.
 
“Si.” Appoggio le mani sulle sue e le guardo.
 
“Il nostro Harry è cresciuto.” Appoggia il mento sulla mia spalla sinistra.
 
“Già. Ora ci manca Amanda e.. Chiunque ci sia qui dentro.” Sorrido dolcemente.
 
“Ti amo Addi.”
 
“Ti amo anche io Lou.” Mi giro circondandogli il collo con le braccia.
 
“Oh, odio non riuscire ad arrivare alle tue labbra.” Borbotto.
 
Il castano ride e poi si sporge verso di me baciandomi dolcemente.

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