CAPITOLO CINQUANTA.
“CINQUE MESI DOPO.”
“KEITH’S POV.”
Io, Lottie e Ally siamo al centro commerciale per comprare l’occorrente che mi servirà per l’ospedale.
La mia pancia è cresciuta notevolmente , non ho fatto più un controllo ben specifico per il fatto che il lavoro mi ha tenuta così impegnata che ogni volta rimandavo gli appuntamenti.
“Keith, guarda questo completino.” Ally mi mostra una tutina rosa e sorrido.
Sono le uniche cose che devo mettere nella valigia, a breve partorirò.
Mentre continuiamo a girare nel reparto per neonati avverto una fitta nel basso ventre.
Oh no!
Non adesso.
“Ragazze..” Mi appoggio ad uno scaffale con la mano destra e l’altra la porto alla pancia.
Ally e Lottie si girano verso di me.
“Ho le doglie..”
“ADDISON’S POV.”
Sono seduta sul dondolo nel portico di casa con le gambe incrociate che mi accarezzo il pancione.
Non ho voluto sapere il sesso perché voglio che sia una sorpresa e non me la farò rovinare da Louis che tenta di estorcere la Dottoressa Sanders ogni volta che abbiamo una visita da lei.
“Addison.” Qualcuno mi chiama e io giro pigramente il viso di lato.
Un ghigno si impossessa delle mie labbra quando riconosco il proprietario della voce e i ragazzini che gli stanno dietro.
E’ Jason e la sua banda.
I Blacks.
“Ehi ragazzi, venite un po’ a vedere chi ci sono venuti a trovare.” Chiamo a gran voce gli altri.
Escono incuriositi e dei ghigni aleggiano sui loro volti quando vedono i Blacks.
Harry e Zayn si siedono sulle scale, Louis si mette con le mani sulla ringhiera di legno del portico e Liam e Niall si appoggiano agli stipiti della porta di casa mentre Justin e Amanda si siedono vicino a me.
“Bene bene bene. Guarda un po’ chi c’è. Qual buon vento vi porta?” Chiede Liam beffandosi di loro.
“Payne, tu e la tua banda avete sconfinato entrando nei nostri territori ma soprattutto uno dei tuoi ha colpito uno due dei miei e un altro ne ha ucciso uno.” Jason stringe i pugni e serra la mascella.
“Alla prima posso risponderti che a quanto pare nel campo siamo più apprezzati di voi. Le alte invece sono fatto che si sono susseguiti perché i tuoi compari toccano cose che non gli appartengono.” Sorride incrociando le braccia.
“Vuoi veramente farmi perdere la pazienza?!” Sbotta Jason.
“Oh poverino. Dai Liam, smettila di farlo arrabbiare o saranno guai.” Lo sfotto.
“Addison stanne fuori.” Mi ringhia contro il capo dei Blacks.
“Beh Jason, tu sei venuto qui a chiedere spiegazioni. Non me ne frega un cazzo se i ragazzi hanno sconfinato nel tuo territorio. Due dei tuoi hanno aggredito Justin e uno ha sparato a mia figlia e a Harry. Non sfidarmi.” Gli punto il dito contro.
“Tu non sfidare me, donna. Sta al tuo posto.” Mi ammonisce.
O almeno ci prova.
“Stai scherzando?” Riduco gli occhi a due fessure. “Tu osi mancarmi di rispetto? Sai Jason, ci metto poco a piantarti una pallottola in testa.” Lo minaccio.
All’improvviso il telefono di Harry suona e lui risponde fregandosene di quello che sta succedendo.
“Pronto?”
Rimane in ascolto e dopo poco sbarra gli occhi.
“Arrivo subito.” Si alza e chiude la chiamata.
“Che succede?” Domando osservando il suo viso preoccupato.
“Era mia sorella. Keith sta per partorire.” Deglutisce.
“Andiamo..”
“Dove credete di andare? Non abbiamo finito.” Mi interrompe Jason.
“Abbiamo finito eccome. E non interrompermi quando parlo!” Ringhio innervosita.
Uno di loro blocca Harry che si stava incamminando per raggiungere la macchina.
Afferro la pistola dai pantaloni di Louis e miro la fronte del ragazzo per poi premere il grilletto facendogli mollare la presa su Harry e inginocchiarsi a terra.
“Bella mira.” Si congratula Amanda.
“Qualcuno vuole essere il prossimo? Accetto volontari.”
Jason e i suoi rimangono pietrificati e osservano il ragazzo a terra.
“Zayn, Niall, occupatevi del corpo, Louis Liam, sbrigate la faccenda con loro e dopo di che passate e casa di Keith per prendere la valigia e raggiungeteci in ospedale. Justin, Amanda, voi venite con me e Harry.”
Detto questo scendo le scale seguita dai due e saliamo in auto di Harry per dirigerci in ospedale.
“Sto per diventare padre, Cristo santo!” Esclama Harry.
“Concentrati sulla strada, riccio.” Lo rimbecco.
“Non rovinare sempre i bei momenti, Ad.” Si lamenta.
“Sta zitto e guida. La tua ragazza ha bisogno di te in questo momento.”
STAI LEGGENDO
Il mostro che è in lei
FanfictionLui, tranquillo e spensierato. Lei, aggressiva e casinista. Lui, dolce. Lei, cattiva. Lui, bello da star male. Lei, sensuale da far impazzire. Lui, Louis Tomlinson. Lei, Addison Payne. Riuscirà lui a sciogliere il cuore ghiacciato di lei?