Capitolo 25

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- Poi c'era questa ragazza che continuava a chiamarmi Bacon, mentre io ripetevo all'infinito che mi chiamo Baekhyun.
Chanyeol rise per il racconto del sogno che gli stava facendo il suo.. amico? Ragazzo?

Lui e Baekhyun non ne avevano parlato davvero, e non avevano deciso, ma era chiaro che nessuno dei due cercava qualcun'altro da frequentare. Stavano bene loro due, insieme.
- I tuoi sogni sono quasi più strani dei miei, Baek.
- In realtà sono felice di fare finalmente dei sogni strani ma normali, prima facevo solo sogni erotici su di te.
Chanyeol arrossì e diede una leggera spinta al più basso:

- Stai zitto! Non dirmi queste cose mentre andiamo a scuola.
- Perché? - Baekhyun ridacchiò - Ti fa eccitare il pensiero di me che sogno noi due nudi?
Il gigante afferrò Baekhyun per un braccio mentre quest'ultimo urlava spaventato e rideva. Si mise la sua borsa e si caricò il più basso sulla spalla, dandogli poi uno schiaffo sul sedere.
- Ti ho detto di smetterla.
Baekhyun rideva e fingeva di dare dei pugni sulla schiena del gigante.
- Mettimi giù Yeol, ci stanno guardando tutti..
- No, lasciali guardare. Non mi importa cosa pensano.
Baekhyun sorrise e si arrese: era felice e non credeva fosse possibile esserlo così tanto.
Arrivati davanti alla loro aula, Chanyeol lo mise a terra.
- Visto che ti piace tanto portare cose e persone, porta la mia borsa al banco Park, perché..
Baekhyun non finì la frase perché Chanyeol lo baciò. I loro baci erano sempre più frequenti e quasi sempre l'iniziativa era presa dal più alto.
Baekhyun si chiedeva se il gigante fosse diventato dipendente dalle sue labbra.
La campanella suonò e i due si separarono: era ora di entrare in classe. Lì non avrebbero potuto scambiarsi effusioni né parlare molto.
- Ci vediamo dopo piccolo - disse Chanyeol, con le labbra ancora vicine a quelle di Baekhyun.

Lui sorrise per quel nomignolo e scansò il gigante per entrare in classe prima di lui, mentre Chanyeol gli portava la borsa.

*

Finite le lezioni, Chanyeol andò a sedersi sul banco di Baekhyun, mentre lui preparava le sue cose.
- Non torno a casa con te, devo restare a lavorare a una canzone.
- Una canzone da dedicarmi? - Baekhyun gongolò sorridendo.
- No.. d-dovrei dedicarti una canzone? - Chanyeol lo guardò spaventato ed il più basso scoppiò a ridere.
- Stavo scherzando, Yeol - si guardò intorno e vide che ormai erano rimasti pochi studenti nell'aula. Appena anche gli ultimi furono usciti, Baekhyun mise le braccia al collo di Chanyeol.
- Cosa facciamo stasera Park? - lo guardò maliziosamente - i miei hanno una cena di lavoro. Potremmo guardare un film, mangiare schifezze e fare cose sconce.
Chanyeol rise: - Ci sto, ma per le cose sconce non so.. cosa vuoi fare di preciso?
Baekhyun ghignò e si avvicinò all'orecchio del gigante per sussurrargli cosa aveva intenzione di fare con lui quella sera. Più Baekhyun parlava, più Chanyeol spalancava gli occhi e arrossiva. Quando gli prese tra le labbra il lobo, il gigante si lasciò scappare un gemito.
- Ti piace la mia idea?
Chanyeol deglutì a vuoto ed annuì: - Perciò finora mi sono perso tutto questo.
Baekhyun lo guardò, confuso: - Che intendi?
Il più alto gli mise le mani sui fianchi, avvicinandolo più possibile a sé. Ora Baekhyun si trovava tra le sue gambe mentre lui era ancora seduto sul banco.
- Tu, così sexy e malizioso. Sei una tentazione continua Baek. Io.. io non avrei mai potuto immaginare questo tuo lato.
Baekhyun gli diede una pacca sulla testa, ricevendo un mugugno di dolore dal gigante.
- E tutto questo perché? Te lo dico io: perché sei un gigantesco idiota. Avresti potuto avere il mio culo molto prima se ti fossi svegliato.
- Baekhyun!
- Che c'è?
Chanyeol cercava di trattenere le risate: - Non è necessario essere così volgare.
- Non sono volgare. Lo sarei stato se avessi detto che potevi scop..
Baekhyun non riuscì a finire perché il gigante lo interruppe con un bacio.
- Ti piace proprio interrompermi mentre parlo eh?
Chanyeol rise: - Finalmente ho trovato un modo per farti stare zitto.
Poi guardò Baekhyun maliziosamente e si alzò prendendolo in braccio e facendolo sedere. Ora le posizioni erano invertite: Baekhyun era seduto sul banco, mentre Chanyeol si trovava tra le sue gambe, con le mani sui fianchi del più basso.
- Credo che tu stia approfittando di ogni scusa per baciarmi, Yeol.
- Non posso? - il gigante rise - Non ti fa piacere?
Baekhyun gli avvolse le braccia intorno al collo e le gambe in vita.
- Non aspettavo altro.
Poi lo baciò con foga, bacio che Chanyeol ricambiò subito, interrompendolo solo per riprendere fiato. Si baciarono per un tempo interminabile, incuranti del fatto che qualcuno potesse scoprirli.
- Baek? - disse Chanyeol, mentre il più basso gli baciava il collo - mi sto eccitando, forse è meglio fermarsi.
- Perché? - ghignò Baekhyun - non ti eccita il sesso a scuola?
Chanyeol lo guardò con gli occhi lucidi per il desiderio e fece per dire qualcosa, ma venne fermato dalla porta della classe che si apriva.
I due ragazzi si allontanarono velocemente e Baekhyun scese dal banco.

In quel momento entrò nella classe Luhan.
- Accidenti Lu, ci hai fatto prendere un colpo - disse il più basso, mettendosi una mano all'altezza del cuore.
- Scusate - il cinese passò lo sguardo dall'uno all'altro ed abbassò la testa, triste.
- Non volevo disturbarvi, me ne vado.
- No Lu, aspetta.. - provò a fermarlo Baekhyun, ma lui era già uscito dalla porta.
- Che aveva? - chiese Chanyeol - non sembrava anche a te giù di morale?
Baekhyun annuì: - Non avrà litigato con Sehun?

*

Sehun aveva raggiunto il campo di calcio della scuola mentre gli allenamenti erano ancora in corso. Aveva aspettato Luhan fuori dalla sua classe, ma lui non c'era.

I suoi compagni gli avevano detto che era uscito subito e Sehun l'aveva trovato strano, visto che ormai avevano appuntamento fisso alla fine delle lezioni. L'aveva cercato anche in biblioteca e in altre aule, ma nulla. L'ultima speranza era il campo da calcio.
Sehun entrò e guardò i ragazzi che si allenavano, ed eccolo lì: Luhan.
Correva dietro a tutti gli altri e teneva la testa bassa. Sehun sentì una strana sensazione: il cinese sembrava giù di morale, triste.
Rimase lì, a seguire gli allenamenti fino alla fine.

Ora che aveva visto che Luhan stava bene poteva anche tornare a casa, ma qualcosa gli diceva di restare e parlare con lui.
Quando Luhan uscì dallo spogliatoio, Sehun gli si avvicinò.
- Ciao Lu.
Il cinese sussultò vedendo Sehun: - Ciao, cosa ci fai qui?
- Non mi hai aspettato - il più piccolo sorrise - Vieni, andiamo a mangiare insieme, devi essere molto stanco..
Gli prese la mano, ma Luhan la spostò.
- Non posso ora, devo tornare a casa.
Sehun era sorpreso: il suo ragazzo non lo guardava nemmeno in faccia.
- Luhan, cosa è successo?
- Niente - il più grande alzò le spalle e si avviò verso l'uscita del campo.
Sehun lo seguì, confuso: - Non è vero. Mi stai evitando. Stamattina non hai risposto ai miei messaggi, non mi hai aspettato fuori dalla classe e ora scappi via. Ho fatto qualcosa di sbagliato?

Il cinese non si fermava, così Sehun gli afferrò il braccio e lo fece voltare.
Gli occhi di Luhan erano pieni di lacrime e, quando puntò lo sguardo in quello di Sehun, quest'ultimo vide tristezza e confusione.
- Lasciami stare! - si scrollò la mano del più piccolo di dosso e corse verso la fermata dell'autobus, lasciando lì Sehun.
Ma che stava succedendo?

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