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Allora... Non siamo morti, è già un bel risultato.
Annabelle ha parlato per tre ore... 
TRE ORE VI RENDETE CONTO?!
Ad un certo punto anche Lai sembrava sul bordo dello svenimento da noia e lei è stata l'unica a seguire la lezione.
Fatto sta che finalmente è arrivato il momento più bello della giornata... LA CENA!
Inutile dire che io, James e Cecilia ci siamo precipitati al padiglione/mensa, mentre Annabelle ci seguiva chiacchierando amabilmente con Lai.
La mensa è decisamente semplice, otto tavoli di marmo, disposti in cerchio e con delle panche dello stesso materiale.
Ogni tavolo ha inciso sopra il numero della caserma, quindi non è stato difficile trovare il nostro.
Poco a poco i tavoli si sono riempiti, tutti tranne l'ottavo.
Annabelle ha fatto un piccolo discorso di benvenuto per noi ed ammetto di non aver ascoltato nemmeno una parola.
In compenso mi sono persa ad osservare gli occupanti dei restanti.

Il tavolo uno è composto da soli bambini, alcuni di circa 5 anni, altri di 11.
Al tavolo tre c'è Unik che parla con altre quattro ragazze.
Al tavolo 5 ci sono quattro ragazzi ed una ragazza dai capelli bianchi, che ridono fragorosamente.
Il tavolo più interessante è il tavolo due, dove si trovano anche Nikita e Bron. Assieme a loro infatti ci sono due ragazze che sembrano sorelle e un ragazzo dagli occhi schizzofrenici.

Mi fa un po paura...
Annabelle dice qualche altra parola, per poi sorridere e battere le mani.
Nell'istante in qui le sue mani si toccano, davanti a tutti appaiono dei piatti di arrosto fumante, con patate arrosto.
Al centro di ogni tavolo compaiono inoltre delle bottiglie di acqua e vari succhi di frutta.
Ma l'alcool no? Possibile che ovunque vado, trovo solo degli stramaledetti astemi?!
Mi fiondo sull'arrosto, sentendo il sapore della carne.
Dopo il cibo bianco ed insapore della clinica, questo sembra l'ambrosia degli dei!
In men che non si dica tutti completano il pasto, ed osservo nuovamente le altre tavolate.
Il ragazzo schizofrenico del tavolo due al posto dell'arrosto ha ricevuto una fetta di torta glassata, che però lui ha rifiutato.
Mary ci ha trascinato verso il melo al centro del campus.
Annabelle sorridendo ha achioccato le dita e l'albero è diventato un falò, con attorno abbastanza poltrone di vimini per tutti.
Mi sono seduta sulla mia, mentre Annabelle iniziava a parlare.
"Padron Errin ha deciso che potremmo mostrare i nostri poteri ai pazienti di Angel" dice Annie sorridendo.
Sembra così innocente...
Iniziano i bambini della caserma 1.
Sono abbastanza semplici come poteri: una bambina che evoca piante al suo passaggio, un bambino che evoca i fulmini, due che riescono ad evocare soldati di argilla e l'ultima che evoca la neve.
Erano adorabili, timidi, diffidenti e spaventati di farci vedere i lori poteri.

Della caserma due invece Nikita ha corso così veloce che è riuscito a girare tutto il campo in appena un secondo.
Bron si è astenuto.
Le gemelle hanno sorriso e la prima si è messa a premere tasti sul suo cellulare mentre la seconda sembrava spostare oggetti invisibili nell'aria.
Quando la prima ha acceso la torcia del cellulare, gli oggetti sono diventati visibili, una statua di vetro multicolore.
Il ragazzo schizofrenico non ha fatto nulla, semplicemente è rimasto al suo posto.

Dalla caserma 3 invece Unik diniega la proposta, sembra decisamente nervosa.
Le altre quattro ragazze invece fanno apparire alcune armi, archi argentati e spade di ferro bianco.
Mary gli fa cenno di andare avanti e le ragazze fanno sparire le armi e diventano quattro grandi lupi dal manto argentato.

Le Sare della caserma 4 invece dicono semplicemente di averceli già mostrati i loro poteri e che non avrebbe senso farlo di nuovo.

Indubbiamente quelli della caserma 5 sono i più interessanti.
La ragazza dai capelli bianchi sorride e fa un inchino, prima di chiudere gli occhi.
Le fiamme del falò si abbassano, il cielo sembra oscurarsi e pochi secondi dopo, le ombre si condensano dietro di lei, creando un gigantesco drago nero.
"Lui è Junivictar, il mio guardiano" dice prima di aprire tranquillamente gli occhi, ora di un rosso scintillante.
Il drago scompare e i suoi occhi tornano normali.
Il ragazzo dai capelli neri le dà il cambio sorridendole.
Fa una cosa molto simile a quella della ragazza, ma invece di apparire un drago, appare un grande albero di luce i cui fuori si aprono, creando una pioggia di scintille.
Torna a sedersi e l'albero scompare.
Il ragazzo che lo segue dopo ha i capelli biondi e gli occhi bendati.
Mary: "lui è Debisi, purtroppo non può mostrarvi il suo potere. Il suo sguardo fa innamorare chiunque lo incroci" dice sbuffando.
Il ragazzo seguente ha i capelli neri ed esegue una danza col fuoco, che segue i suoi movimenti. Un dominatore.
L'ultimo invece liquida l'esibizione con un gesto della mano e, con testuali parole: "Fottetevi tutti, non ho bisogno di mostrare i miei cazzo di poteri a degli idioti".

Per la nostra caserma si alza solo Mary.
"Non commentate, non urlate, accetto suggerimenti" dice velocemente prima che la sua pelle sembri rivoltarsi.
I capelli diventano fiamme, la pelle azzurra e viola, e in pochi secondi mi trovo davanti alla copia di me stessa.
Mi metto a ridete come un idiota.
Non sono tanto male fisicamente.
La pelle si rivolta di nuovo e adesso mi ritrovo davanti a un Errin strafottente.
"Non male, eh?" dice Mary pavoneggiandosi.
Torna normale e mi sento un po delusa, speravo che diventasse qualcun altro, la sua pelle è meravigliosa quando cambia.

Nella caserma 7 ci sarebbero Reyna, Pixel e Hor, ma a loro non viene neanche rivolto l'invito.
Reyna è la morte, Pixel è impossibilitato a fare sforzi mentre Hor è in sedia a rotelle.

Mary si alza "Bene sfigati! Tutti a nanna, domani il programma è lo stesso:
-sveglia
-colazione
-lezioni con quella nerd di Annabelle
-pranzo
-tempo libero per un ora."

All'ultima frase un sussurro contrariato si allarga fra i ragazzi.
Mary: "lo so, lo so ragazzi, di solito abbiamo due ore e mezza ma stavolta Errin è convinto che dobbiamo allenarci di più, un idea della sua Angel. Non rompete...
Dopo il tempo libero,
-allenamento fisico con Kain'" indica con un gesto la ragazza dai capelli bianchi.
"-cena
-falò
E poi di nuovo nanna.
E adesso filate, la sveglia è alle 9" si volta verso il dominatore del fuoco "Nick se ritardi ancora ti brucio del tutto le sopracciglia".

Neanche il tempo di rendermene conto che sono alle docce, i vestiti su un braccio e sull'altro un asciugamano.
Mary mi manda verso una doccia speciale per me.
Quando apro il rubinetto, al posto dell'acqua vengo inondata da una specie di fuoco violaceo liquido.
È piacevole, caldo e allo stesso tempo freddo, mi piace.
Sento la polvere scorrermi via dal corpo assieme al sudore degli allenamenti corpo a corpo.
Chiudo gli occhi e mi rilasso.
Forse questo posto è veramente il paradiso... O forse è solo un bel quadro che copre un'isola di fuoco e fiamme, chi lo sa.

Mi asciugo e mi metto il pigiama.
È uno abbastanza vecchio, totalmente blu notte e con delle stelle dorate.
Maniche corte e cappuccio, il pigiama perfetto.
Esco dal bagno comune fottendomene degli altri, voglio solo raggiungere il letto.
Sento sulle spalle tutto il peso della giornata, i lividi sul fianco, la stanchezza e una cosa sicura: gli incubi.
Alla clinica era facile, dalle bocchette dell'aria veniva erogato un gas calmante ed antidepressivo, me lo ha detto Blue, il ragazzo della cucina.
A quanto pare Angel ha molta paura delle rivolte, il gas calmante viene erogato 24 ore su 24, giusto per stare sul sicuro.
Cammino verso la mia caserma, sento la ghiaia sotto le ciabatte bianche che ci ha dato Mary.
Mi mancano le mie ciabatte da coniglietto satanico...
Entro nella caserma e lancio i vestiti impolverati nell'armadio prima di buttarmi sul mio letto, per poi arrotolarmi fra le coperte.
Penso a quando avevo una vita semplice, penso a quando ho accettato di andare con Hope, penso... Penso... Penso... Penso troppo...
Fino a quando i pensieri non diventano incubi.
Il massacro degli altri Grillby, la morte di Martina, Candy che viene catturata, l'esplosione della casa nell'accampamento di Hope e alla fine... Questo...
È tutta colpa mia, forse se non avessi accettato la proposta di Hope, adesso gli altro sarebbero vivi e starebbero bene.
Sarebbe tutto perfetto.
Anche io avrei una vita perfetta, tutto meraviglioso...
Ma a quanto pare, non tutto va come viene programmato... Nulla va mai come programmato.

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