CAPITOLO 36

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"Arrivo subito così ci prepariamo insieme" mi dice Sele dopo avermi lasciata davanti la porta della mia stanza.

Matt ci ha avvisato che questa c'era c'è una festa a casa di uno, e allora Sel ha subito accettato di andare obbligando anche me.

Mi stendo sul letto mentre la aspetto e Fede entra subito dopo.

"Già fatto col coach?" Domando giusto per non stare zitta a guardarlo.

"Si ci ha solo avvisato che la partita di domani inizierà alle 18 esatte e che dovremo dare il massimo"

"Come siete andati nei campionati degli altri anni?" In questo momento ho proprio voglia di fare conversazione.

"Sempre secondi. Non siamo mai riusciti a battere i Leopard, che ogni anno si aggiudicano il primo posto" sbuffa e si sistema il ciuffo.

Quando vorrei essere io a fare quel movimento.

"Magari quest'anno riuscirete a batterli" lo incoraggio.

"Chi lo sa. Ci siamo allenati duramente, magari potremmo avere una possibilità"

"Intanto dobbiamo pensare a battere la squadra di domani, anche se non dovrebbe essere troppo difficile" continua con sicurezza stampandosi sul viso un sorriso furbo.

"La sicurezza fotte la gente" sussurro con aria di sufficienza facendolo ridacchiare.

"È che il loro capitano non è assolutamente all'altezza del nostro"

"E chi è il vostro?" Domando incuriosita.

"Io" quando lo dice mi giro verso di lui e sbuffo. Come fa ad essere così sicuro di sé?

"Allora avrei i miei dubbi" lo stuzzico sorridendogli.

"Cosa intendi dire?" Fa il finto offeso e mette il broncio mentre si gira dall'altra parte. Ridacchio e non posso fare a meno di soffermarmi a guardare il suo viso.

In questo momento è tranquillo e rilassato, non capita spesso di vederlo così.

La fronte che di solito è corrucciata, ora è distesa e il suo solito ghigno è rimpiazzato da un piccolo sorriso sincero che cerca di nascondere.

"Dai non fare il bambino" lo riprendo ridacchiando quando lo vedo imbronciarsi di più.

"Io non faccio il bambino. Sei tu che mi offendi"

"Tanto niente potrebbe farti abbassare l'autostima"

"Chi te lo dice? Guarda che io sono una persona molto sensibile" ribatte girandosi verso di me.

"Lo so" rispondo seria godendomi la sua faccia perplessa. Quasi sicuramente pensava stessi scherzando, ma non è così.

So che tutti credono che lui sia un ragazzo insensibile, ma mi sono accorta che invece lo è, solo che lo nasconde.

Basta vedere la sua reazione quando mi ha raccontato del suo passato o quando Frederick mi stuzzicava.

"Ho voglia di cioccolato" esclamo interrompendo l'imbarazzo che si era creato.

Mi alzo e prendo dal comodino le mie scorte di cioccolato al latte con nocciole.

"Ne posso un quadratino?" Mi domanda Fede. Guardo lui e poi la barretta, poi di nuovo lui e di nuovo la mia ragione di vita.
Alla fine mi decido a rompere una fila di quadratini e dargliela.

"Grazie, Nanetta" mi ringrazia quando gliela sto porgendo. Di scatto la allontano da lui e lo guardo male.

"Non sono 'nanetta'"

"Si che lo sei"

"Allora ti scordi il cioccolato" lo guardo furba e mi metto il cioccolato dietro la schiena in modo tale da non farglielo prendere.

"Vedremo" inizia ad avvicinarsi ed io indietreggio confusa.

Quanto ci metti Sel?

Il solito sorriso sghembo si impadronisce del suo volto mentre continua a fare altri passi avanti lentamente.

"Dai, fai la brava bambina" protende una mano in avanti dove spera io ci appoggi il cioccolato.
Povero illuso.

Mi afferra la mano col cioccolato e la avvicina a sé.

"Non vale. Sei più forte" dico con tono di lamentela guardandolo.

Lui ride e sta per mangiare il cioccolato, quando Sele entra dalla porta facendo una confusione pazzesca.

Lui si distrae un attimo e io mordo il cioccolato con aria furba.
Fede mi guarda male e poi sorride in modo dolce. Credo che mi potrei sciogliere da un momento all'altro.

"Non sapevo che vestito prendere. Quindi ne ho portati quattro così mi dici qual'è quello che mi sta meglio. Devo fare bella figura con Nash" Sele è tutta agitata e non sta ferma un attimo.

"Tranquilla, sarai bellissima. Vediamo questi vestiti" mi avvicino a lei mentre tira fuori i vestiti.

Solo dopo mi ricordo di avere ancora in mano il cioccolato, allora torno da Fede e glielo faccio vedere. Lui in risposta apre la bocca e io ridacchio, imboccandolo.

"Come sei gentile, Nanetta" alzo gli occhi al cielo e lo ignoro.

"Esci" ordina Sele a Fede senza neanche guardarlo.

"Perché?"

"Perché ci dobbiamo preparare e non puoi vedere" insiste con tono ovvio. Certo che sono brava a trovarmi amiche strane.

"Perché?" Ripete lui sempre più confuso e non posso assolutamente biasimarlo.

"Porta sfortuna se i ragazzi vedono le ragazze prima di uscire"

"Guarda che è per il matrimonio..." intervengo in difesa di Fede, stranamente.

"Va beh stessa cosa. Esci" prende Fede per una maniche e lo butta letteralmente fuori dalla porta.
Devo dire che è proprio una scena comica, soprattutto la faccia di Fede quando gli ha sbattuto la porta in faccia.

"Quale mi sta meglio secondo te?" Mi domanda stendendo i vestiti sul letto. Sono tutti molto simili, quindi ne indico uno a caso.

"Vero? È lo stesso a cui pensavo io!" Sembra che per una volta io ci abbia azzeccato.

"Per te ho portato questo" e così ci vestiamo e ci trucchiamo.

Il suo vestito è blu notte, con delle sottili spalline e molto stretto. Le sta molto bene e le fascia le curve facendole risaltare.

Per me ha scelto un vestito color argento che arriva circa a metà coscia. Non ha le spalline ed è molto stretto, troppo per i miei gusti. Ci ho abbinato i soliti stivali, dato che di scarpe con tacco a spillo non voglio neanche sentirne parlare.

"Ti sta benissimo" mi fa l'occhiolino Sele e io ridacchio anche se non molto convinta. Mi sento troppi in mostra.

"Anche tu. Vedrai che faccia farà Nash non appena ti vedrà" esclamo facendola arrossire.
È proprio innamorata.

COINQUILINI ~ FEDERICO RUSSO~  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora