CAPITOLO 38

3.9K 113 10
                                    

Mi sveglio sentendo una lieve pressione sulla fronte.
Apro lentamente gli occhi trovandomi a fissare il viso imbarazzato di Fede.

Siamo nella stessa posizione di ieri sera, solo ancora più stretti l'uno all'altra. Immediatamente mi trasformo in un pomodoro, ma credo che ormai Fede se ne sia abituato.

"Giorno" sbadiglio staccandomi leggermente da lui.

"Buongiorno. Ti ho svegliata?" Si gratta la nuca imbarazzato e non posso fare a meno di trovarlo incredibilmente carino e tenero.

"No tranquillo"

Improvvisamente mi ricordo del naso sanguinante di Fede, allora mi allontano un po' e lo guardo.

"Lo so che sono bello ma così mi sciupi" si vanta toccandosi il ciuffo e ridacchiando.

"Stavo guardando come andava il naso, babbeo" alzo gli occhi al cielo e sbuffo.

"Non mi ricordavo neanche di essermi fatto male" fa spallucce e mi riattira a sé facendomi sentire il suo calore.

Mi piacciono tantissimo questi momenti che passo con lui, mi dimentico addirittura di quanto sia stronzo e pieno di sé.

Rimaniamo così ancora per minuti che sembrano interminabili, poi mi decido ad alzarmi e mi stiracchio.

"Non mi sento più il sedere" afferma alzandosi anche lui e facendomi ridacchiare.

"Vado in bagno" lo avviso prendendo dei vestiti a caso e avvicinandomi verso la porta del bagno.

"Prima io!" Grida precipitandosi dentro e chiudendomi la porta in faccia. Gentile.

Subito dopo apre la porta e mi stampa un piccolo bacio sulla guancia facendomi un sorriso, per poi rinchiudere la porta e lasciarmi inebetita a pensare a quel semplice contatto.

Possibile che basti un piccolo bacio sulla guancia per mandarmi in tilt?
Non mi riconosco più, cosa mi sta succedendo?

Non voglio e non posso affezionarmi a lui. Tutte le persone alle quali ho voluto più bene mi hanno abbandonata.

Prima mio padre, poi il mio ex che mi ha tradita e ora Tessa, quella che pensavo fosse la mia migliore amica.

Ma con le persone che ho conosciuto qui mi sembra tutto diverso. Sento di potermi fidare di loro e che dovrei lasciarmi andare.

Sono stufa di perdermi gli anni più belli della vita per delle cose accadute nel passato. Devo andare avanti.

"Sai che ore sono?" Domanda Fede uscendo dal bagno con un semploce asciugamano legato in vita.

Si vedono i muscoli perfetti dell'addome e la V per metà coperta dall'asciugamano.

Sta mettendo a dura prova i miei ormoni.

"Ehm... si sono le... 12?! Abbiamo dormito un sacco!" Esclamo spalancando gli occhi.

"Se vuoi andiamo a mangiare qualcosa al bar" propone e io, subito dopo aver accettato volentieri, mi chiudo in bagno e mi lavo.

Mi metto dei jeans blu stretti con piccoli strappi e una semplice maglietta a maniche corte.

"Possiamo andare" usciamo dalla stanza e appena arrivati al bar della scuola ci sediamo in un tavolino.

"Ehi ciao" Sele si siede al nostro tavolo e Nash fa lo stesso rivolgendoci un sorriso.

"Ciao" salutiamo io e Fede in coro.

"Ma cos'è successo ieri?" Ed ecco che Sel pone la fatidica domanda. Cos'è successo ieri? Perché Fede ha reagito così? Dove voleva arrivare Christian?

"Niente" taglia corto Fede guadagnandosi un'occhiataccia dalla nuova coppietta.

"Se non ce lo dici tu lo chiediamo a Christian" insiste Sele.

Vedendo che Fede non da cenno di voler aprire bocca, lo faccio io.

"Christian stava provando a toccarmi e Fede mi ha aiutata"

"E per aiutarti doveva spaccare la faccia di Christian?"

"Mi ha dato fastidio che la toccasse. Va bene Selena? Sei felice? Perché so che è questo quello che volevi sentirmi dire" dice Fede tutto d'un fiato prima di alzarsi rumorosamente dalla sedia e allontanarsi.

Noi tre rimaniamo interdetti per qualche minuto, poi sui volti di Sel e Nash si aprono due enormi sorrisi.

"Sì! L'ha ammesso!" Esclama Selena battendo il cinque al suo ragazzo.

"Vado a vedere cos'ha" li informo alzandomi e allontanandomi dal tavolo.

"Non tornare troppo presto" sento urlare alle mie spalle, così sorrido per le idee completamente sbagliate che si stanno facendo.

Continuo a camminare alla ricerca di Fede, ma lui sembra essersi dileguato.

"Attenta!" Mi blocco a sentire questa frase e mi volto spaesata.

"Ho versato il succo" mi indica una ragazza castana di circa la mia età.

"Ah grazie, non l'avevo visto. Scusami ma ora devo andare" la saluto non appena riconosco Fede da lontano.

Ma quanto veloce cammina?

Inizio a correre nella sua direzione guadagnandomi sguardi incuriositi da molti studenti.

"Fede!" Urlo ma lui sembra non sentirmi. Oppure mi sta ignorando.

Finalmente lo raggiungo e lo blocco per un polso per girarlo, trovandomi davanti i suoi occhi ... azzurri? Da quando?

"Oddio scusa io ... ti ho confuso" balbetto imbarazzata tornando alla mia ricerca.

Quando lo intravedo, lo raggiungo e mi piazzo davanti a lui cercando di fare uno sguardo un po' minaccioso, anche se non è facile con il fiatone che mi ritrovo per la corsa.

COINQUILINI ~ FEDERICO RUSSO~  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora