CAPITOLO 44

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"Cosa mi dovevi dire?" Domando impaziente a Fede che sta passeggiando accanto a me.

"È una cosa un po' complicata"

"Abbiamo tempo, sono solo le... cinque? Ma quanto abbiamo parlato?" Le cinque? Abbiamo pranzato per quattro  ore?

"In effetti è un po' tardi. Io ho già fame anche se abbiamo mangiato fin'ora" sorride ed io ricambio.

"Anche io ho fame. Mi dici quello che mi devi dire e poi ordiniamo qualcosa" suggerisco avvicinandomi ad una panchina.

"Si giusto. Allora, non farti strane idee ma volevo chiederti una cosa. Tranquilla puoi anche rispondere di no, ti capirei. Naturalmente preferirei se rispondessi di si però..." continua a sistemarsi il ciuffo e non posso fare a meno di ridere ottenendo una sua occhiataccia.

"Fede, arriva al punto"

"Mi hai chiamato Fede?" Domanda sorridendo.

"Si ma non cambiare argomento"

"Se ti chiedessi di... uscire, cosa diresti? Ti ricordo che non sei obbligata ad accettare..." ecco che riparte con il suo monologo e lo guardo con tenerezza.

Solo dopo realizzo quella che ha chiesto e allora il mio cuore perde qualche battito. Mi ha chiesto di uscire? E pensa che io possa rispondere di no?

Sto per accettare con un sorriso a 32 denti, fino quando lo sguardo non mi cade sul parcheggio poco più avanti.

"Oddio no" sussurro portandomi una mano alla bocca.

"Sapevo di non dovertelo dire. Mi spiace di..." inizia Fede ma io gli tappo la bocca con la mano.

Lui mi guarda interrogativo e dopo segue il mio sguardo.

Clary è davanti ad una macchina nera dalla quale è appena uscito un uomo con il quale si è abbracciata.

Non mi ci vuole molto a riconoscerlo: i miei stessi occhi marroni, stesso naso... mio padre.

Stringo forte la mano di Fede accanto  a me e mi porto una mano sulla fronte.

Non ci posso credere. Non riesco.

"Fede" riesco a dire prima di vedere tutto buoio e sentire i suoni attutiti.

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Mi sveglio sentendo del bagnato sulla mia fronte e mi guardo intorno.

Sono sul letto di Fede, nella nostra stanza mentre lui è inginocchiato accanto al letto con in mano il panno bagnato che prima avevo in fronte.

"Ginevra, stai bene?" Domanda subito guardandomi preoccupato.

Annuisco e mi alzo. Sto davvero bene.

"Cos'è successo?" Mi domanda e immediatamente mi viene in mente quello che avevo visto poco prima.

"Ho visto Clary" dico come se questo potesse spiegare tutto.

"Si l'ho vista anch'io" conferma.

"Era con mio padre" dico non riuscendo a trattenere le lacrime e buttandomi addosso a Fede.

Lui mi stringe immediatamente a sé facendomi sentire al sicuro.

Continuo a singhiozzare mentre lui si alza e si siede sul letto con me in braccio.

"Mio padre mi ha abbandonata per stare con lei. Ha tradito mia madre e provato a fare del male a me mentre fa il bravo padre con mia sorella!" Mi verrebbe da tirare un pugno, ma non posso dato che l'unica cosa che potrei colpire è Fede.

COINQUILINI ~ FEDERICO RUSSO~  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora