CAPITOLO 21

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'Non ho voglia di svegliarmi, non voglio svegliarmi per poi non trovare Fede che se ne sarà andato chissà dove a fare chissà cosa.'

Penso questo mentre mi sento accarezzare i capelli e spostarli dietro l'orecchio.

Una mano continua ad accarezzarli e a giocarci. Quando questa mano mi sfiora la guancia e sento una scarica elettrica percorrermi tutto il corpo, capisco che è Fede.

Non voglio aprire gli occhi e rovinare questo momento, ma non sono brava a fingere di dormire.

Apro lentamente gli occhi e incrocio quelli Ambra di Fede.

"Giorno" mi sorride. E che fantastico sorriso.

"Giorno"

Solo dopo mi accorgo della posizione in cui ci troviamo e arrossisco.

La mia testa è appoggiata sul suo braccio che mi fa da cuscino.

Lo sto abbracciando come a non lasciarlo andare e una mia gamba è appoggiata sulle sue.
Sono molto comoda.

"Comoda?" Ed ecco il solito ghigno spuntare sulla faccia di Fede.

"Nah, sei scomodo"

"Non ti credo" ribatte e si mette a ridere.
Magari fosse sempre così dolce.

"Mi hai bloccato la circolazione del braccio con la tua testa" ecco come rovinare tutto.

Sposto la testa indietro, sul bordo del letto.

"Non ho detto che mi dispiaceva. Sai che sorridi nel sonno?" In effetti non è il primo che me lo dice.

"Farò sogni divertenti" alzo le spalle è lo guardo. È bellissimo: i capelli scompigliati gli stanno benissimo, ha un sorriso dolce che fa venire voglia di sorridere anche a me.

Nel frattempo mi sono staccata del tutto da lui.

Ad interrompere questo momento di tranquillità, è una Susy arrabbiata che entra dalla porta come una furia.

"Tu" indica Fede "Perché non mi chiami più? L'altra volta ti ho dovuto supplicare e non hai neanche voluto"

Quanto mi fa piacere sentire questa frase.

"E tu" sta volta il dito è puntato verso di me.
"Pensi di portarmelo via? Lui non ti vuole, sei solo una troia illusa che pensa di contare qualcosa per lui"
Questa frase fa male. Non perché mi ha dato della troia (Cosa che non sono) ma perché ha ragione.
Io per lui non sono niente.

"Intanto troia lo dici a qualcun'altro. Ad esempio allo specchio quando ti ci trovi davanti.
Secondo, se pensi che io ti lasci entrare nella mia stanza senza bussare o un apparente motivo un'altra volta, ti sbagli di grosso.
E se proprio devi passare di qui, abbi la decenza di metterti qualcosa di coprente addosso, perché la plastica non mi piace vederla.
Terzo, se lui non ti ha chiamata, vuol dire che non gli interessi e che te ne devi fare una ragione" Finisco senza fiato.

"Come ti permetti brutta..." Inizia a dire guardandomi male.

"Susy, non ti permettere più di offenderla e darle della troia.
Inoltre non sei nessuno per venire qui a disturbarci mentre ce ne stavamo tranquilli.
Quindi ora, esci e chiudi la porta" Fede interviene e mi difende.
Credo proprio che oggi inizierò ad amarlo. Scherzo.

Susy non risponde ed esce dalla stanza sbattendo la porta.

"Sei stata una grande. Nessuno le ha mai detto quelle cose"

"Grazie, è che non ho pensato a quello che stavo dicendo. Parlavo e basta"

"Che fastidio, ci ha interrotti" se ne esce Fede con questa frase.

"In che senso ci ha interrotti?" Domando sulla difensiva.

"Nel senso che ero tranquillo e stavo bene. Non pensare cose strane. Dovresti vedere la tua faccia" Scoppia in una fragorosa risata. Quanto lo odio.

"Stupido" ridacchio abbassando lo sguardo sulle sue labbra.
Rosee e carnose. Vorrei provare a baciarle, magari un giorno succederà anche. Ma non mi devo illudere.

Non ci credo che sto pensando queste cose.

Mi sporgo per prendere il cellulare e vedere l'ora.

Sono le 11!!! Quanto cavolo ho dormito?!

"È tardissimo!" Esclamo e lui sorride.

"Eri comoda. Io mi sono svegliato circa un'ora fa" ed è rimasto fermo per un'ora per non disturbarmi?
Gentile da parte sua, cosa sta succedendo?

"HO fame" Fede si alza, entra in bagno ed esce dopo poco vestito. Senza aggiungere altro esce dalla stanza. Ma che ho fatto ora?

Sbuffo e mi alzo per iniziermi a preparare.

Dopo aver fatto la doccia, indosso un paio di jeans blu scuri, una semplice maglietta levi's e una felpa.

Chiamo Sele che risponde al terzo squillo.

"Ehy" da come rispondo, capisco che non si è ancora ripresa da ieri.
Mi sento incredibilmente male a pensare che mentre lei se ne stava in stanza mezza depressa, io ero comoda abbracciata a Fede.

"Come stai?"

"Meglio" risponde, ne sono felice, anche se avrei preferito se avesse detto un semplice bene.

"Oggi mangiamo insieme, aspettami tra poco arrivo" Le metto giù senza lasciarle tempo di rispondere.

Prendo chiavi, cellulare, soldi ed esco.

COINQUILINI ~ FEDERICO RUSSO~  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora